UN PO' DI ISTRUZIONE CHI ME LA DAD? - NELL’ULTIMO ANNO UNO STUDENTE SU QUATTRO HA DOVUTO FARE RICORSO ALLE LEZIONI PRIVATE PER COMPENSARE LE LACUNE DELLA DIDATTICA A DISTANZA - IL BOOM NELLE RICHIESTE DI DOCENTI PRIVATI HA FATTO CRESCERE I COSTI DELLE RIPETIZIONI - GLI ISTITUTI NON SONO RIUSCITI A SOSTENERE I RAGAZZI CON I CORSI DI RECUPERO GRATUITI E LE SPESE SONO FINITE SULLE SPALLE DELLE FAMIGLIE…

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Lorena Loiacono per "il Messaggero"

 

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Uno studente su 4, quest' anno, ha deciso di fare ricorso alle lezioni private. Una scelta necessaria per recuperare le insufficienze accumulate negli ultimi due anni di scuola. Una corsa ai ripari dovuta al fatto che, nel 2020, per gli studenti delle superiori non ci sono stati debiti né bocciature, perché lo scoppiò della pandemia fece chiudere le scuole a marzo e la didattica a distanza stentò a mettersi in moto.

 

Ma ora tutte le lacune, in qualche modo, devono essere colmate. Spesso a spese delle famiglie, visto che le ripetizioni private si pagano.

 

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Secondo un sondaggio di Skuola.net, si stanno rivolgendo al docente privato per lezioni extra non solo i ragazzi con forti lacune e debiti da sanare con gli esami a settembre ma anche il 50% di coloro che hanno la sufficienza stentata. A questi si aggiungono, in diversi casi, anche coloro che decidono di mettere mano al portafoglio, per le ripetizioni, anche senza avere debiti formativi. Sono ragazzi che vogliono approfondire quegli argomenti che, con la didattica a distanza, non sono stati studiati a dovere: in questo caso si tratta di un ragazzo su 5.

 

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VOTI PIÙ BASSI

Le difficoltà maggiori, ancora una volta, sono da ricollegare alla didattica a distanza che ha messo a dura prova studenti e docenti, complicando la situazione anche a chi, prima, non aveva alcun problema nello studio: un terzo degli intervistati è sicuro che la sua pagella avrà voti più bassi per colpa delle lezioni da remoto. Se fossero stati in presenza, assicurano, avrebbero avuto una media più alta. E così sta crescendo il numero di coloro che hanno deciso di rivolgersi al docente privato: si tratta di rimboccarsi le maniche e affrontare il risultato di due anni di disagi.

 

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Basti pensare che la metà dei ragazzi che ha deciso di seguire le ripetizioni a pagamento, lo fa per materie nelle quali già 12 mesi fa aveva delle insufficienze. Non ha avuto il debito un anno fa, ma ora deve comunque far quadrare i conti. Adesso infatti, con i quadri di fine anno, i problemi escono fuori. Ed emerge che spesso la scuola non è stata di aiuto, perché non è riuscita ad intervenire sostenendo i ragazzi con i corsi di recupero gratuiti. Così i problemi si sono trascinati per mesi.

 

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IL CORSO CHE NON C' È

Tra i ragazzi che seguono le ripetizioni private uno su 5 non ha potuto svolgere corsi a scuola, perché non sono stati organizzati. Tra coloro che invece hanno seguito i corsi di recupero, uno su 2 si trova comunque in difficoltà perché non è riuscito a recuperare. C' è anche chi, avendo avuto la sufficienza un anno fa, non ha potuto seguire i corsi organizzati dalla scuola perché non rientrava tra gli studenti con debiti formativi. E così, per diversi motivi, si ricorre sempre più spesso al docente privato che comporta dei costi, inevitabilmente, a carico delle famiglie.

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Quindi è chiaro che le ripetizioni sono possibili solo per gli alunni i cui genitori possono permettersele. La spesa non è di poco conto: mediamente infatti, per un' ora di lezione, uno studente delle superiori deve pagare tra i 20 e i 25 euro.

 

I costi aumentano per determinate materie, come greco o matematica per le quali si arriva a pagare anche 30 euro e oltre.

 

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Se il docente privato poi è universitario, la tariffa lievita a 40 euro. Sale ancora di più se ci si trova in vacanza. E così sarà, visto che l' estate per molti rappresenterà il momento di rimettesi sui libri: circa un alunno su 4 ha già deciso di ricorrere alle ripetizioni durante i mesi estivi. Lo stanno già facendo anche molti maturandi: uno su 6 si rivolge ad un docente privato anche per prepararsi al colloquio previsto per l' esame di Stato, che inizierà in tutta Italia il 16 giugno. Per molti di loro si tratta anche di un' occasione per ripassare e mettere a punto l' elaborato, per poi arrivare alla prova più sereni.

 

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