UNA PRESA PER IL CULLORS – PATRISSE CULLORS, LA PIÙ MARXISTA DELLE ATTIVISTE AMERICANE E COFONDATRICE DEL “BLACK LIVES MATTER”, LASCIA IL MOVIMENTO DOPO ESSERE STATA TRAVOLTA DALLO SCANDALO IMMOBILIARE: A SCATENARE LA BUFERA È STATO L’ACQUISTO DELL’ULTIMO VILLONE IN ZONA WASP A MALIBU CHE HA FATTO INCAZZARE PURE I PARENTI DELLE VITTIME DI COLORE CHE NON HANNO BECCATO UN QUATTRINO DAL MOVIMENTO CHE HA INCASSATO 90 MILIONI DI DOLLARI...

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Giorgio Gandola per “La Verità”

 

patrisse khan cullors 5 patrisse khan cullors 5

Black House Matter. Alla fine ha dovuto andarsene, Patrisse Cullors, cofondatrice del Black Lives Matter, inseguita dai fantasmi dello scandalo immobiliare che un mese fa aveva fatto tremare il movimento no profit più famoso del mondo. Lei si è difesa con le consuete armi dell'indignazione nei confronti dei media con due peccati originali, bianchi e di destra; ha versato lacrime di rabbia davanti alla Tv, ha incassato la solidarietà di facciata del gruppo dirigente.

 

Ma alla fine domenica ha salutato la compagnia e ha fatto un passo indietro, adducendo a ferree motivazioni come la realizzazione del suo secondo libro (Il manuale dell'abolizionista) che sarà pronto a fine anno e un accordo con Warner Bros per la produzione televisiva di contenuti per «voci nere storicamente emarginate».

 

la casa in georgia di patrisse khan cullors la casa in georgia di patrisse khan cullors

Il realtà le è caduto in testa il tetto, dopo che un'inchiesta del New York Post aveva portato alla luce i curiosi affari nel mattone conclusi dalla più marxista delle attiviste americane, con l'accusa di averli concretizzati con i fondi del movimento. Incrociando i dati fiscali suoi e di alcune società, il quotidiano ha scoperto che recentemente la Cullors, 37 anni, ha acquistato una villa da 1,4 milioni di dollari a Topanga Canyon (vicino a Malibu) che andrebbe ad aggiungersi ad altre quattro proprietà immobiliari a South Los Angeles, Inglewood, Conyers in Georgia (un ranch) e New Providence alle Bahamas, quest' ultima in comproprietà con la sua compagna Janaya Khan, guerriera del mondo queer.

 

casa a los angeles di patrisse khan cullors casa a los angeles di patrisse khan cullors

La stessa Cullors ha più volte dichiarato di voler combattere per distruggere la famiglia tradizionale, «iprocrisia suprema della società capitalista bianca». L'inchiesta del Post sbagliato - quello mitico e politicamente corretto, il Washington Post di Jeff Bezos, mai avrebbe messo il dito dentro il formicaio - ha destabilizzato il Blm e fatto vacillare qualche certezza. I genitori di Michael Brown e Breonna Tyler, due ragazzi afroamericani morti per mano di agenti di polizia bianchi e quindi eroi della resistenza black, hanno subito protestato davanti al portafoglio immobiliare della cofondatrice, rilasciando interviste nelle quali denunciavano che «l'organizzazione non ha fatto niente per aiutarci economicamente».

 

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Il clamore ha costretto i vertici di Black Lives Matter a precisare che erano state fatte donazioni anonime alle famiglie delle vittime e che avrebbe avviato un'indagine interna per verificare se Cullors avesse sottratto fondi indebitamente. Risultato, una dichiarazione nella quale si dichiara che alla regina delle attiviste nere, dal 2013 al 2019, sono stati liquidati solo 120.000 dollari. Una pezza giustificativa che non spiega tutto perché il fiume di denaro al gruppo è arrivato nell'estate del 2020 dopo la morte di George Floyd e l'incendio sociale avvampato in molte città americane, tenuto acceso con astuto fervore politico proprio da Blm.

la casa alle bahamas di patrisse khan cullors la casa alle bahamas di patrisse khan cullors

 

Il saldo di fine anno per la fondazione è stato di oltre 90 milioni di dollari. Riguardo a quella che per una parte della stampa americana è «l'abbuffata immobiliare», la Cullors spiega in politichese: «Ogni volta che un uomo o una donna di colore acquista una casa c'è clamore perché si interrompe la supremazia bianca». È curioso annotare che le abitazioni sono tutte o quasi in quartieri wasp e questo ha fatto irritare non poco i militanti più radicali della causa nera

 

patrisse khan cullors patrisse khan cullors

.Al culmine delle polemiche, Cullors ha dato le dimissioni sperando che il gesto contribuisca ad abbassare i toni. «Sono soltanto attacchi della destra» ha sottolineato andandosene, accompagnata verso il cono d'ombra dalla processione compìta dei media progressisti e dei tycoon dei social media silico-valligiani. Facebook impedisce a chiunque volesse farlo di condividere il reportage del New York Post e un giornalista di colore ha denunciato di essersi trovato l'account di Twitter bloccato dopo avere pubblicato l'articolo. Non si mette in dubbio la versione di una signora.

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