paolo borsellino strage via damelio

"C'ERANO I SERVIZI DIETRO STRAGI E DEPISTAGGI" - CLAUDIO FAVA SU VIA D’AMELIO: “IL RUOLO DEI SERVIZI SEGRETI È ANOMALO E SI VEDE NELLE IMMEDIATEZZE DELLA STRAGE CON LA SPARIZIONE DELL'AGENDA ROSSA DI BORSELLINO - LA LEGGE VIETAVA IL COINVOLGIMENTO DEI SERVIZI SEGRETI NELLE INDAGINI EPPURE FU CHIAMATO IL SISDE DEL QUALE ERA NUMERO TRE ALLORA BRUNO CONTRADA, GIA’ SOSPETTATO PER I SUOI RAPPORTI CON LA MAFIA…”

Marco Lillo per il “Fatto quotidiano”

 

Oggi alle 15 la Commissione Antimafia della Regione Siciliana pubblicherà la relazione conclusiva di 80 pagine sul depistaggio nelle indagini per la strage del 19 luglio 1992 nella quale sono stati uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta.

CLAUDIO FAVA

"La relazione è il primo tentativo di interrogarsi a livello politico sulle conseguenze delle rivelazioni di Gaspare Spatuzza sulla strage di via D'Amelio.

 

Dieci anni dopo era un passaggio necessario", spiega il presidente della Commissione regionale antimafia. Per Claudio Fava non basta processare i tre poliziotti ora a giudizio a Caltanissetta o prendersela con il loro capo ora scomparso, Arnaldo La Barbera, o con il procuratore Giovanni Tinebra, allora alla guida delle indagini sulle stragi a Caltanissetta.

 

Alla luce del vostro lavoro chi sono i responsabili ultimi del depistaggio?

GASPARE SPATUZZA

Ci sono state più responsabilità che si sono cumulate. Il depistaggio è la somma di colpe e consapevolezze che attraversano la magistratura, le forze di Polizia e i servizi segreti. Il frutto di molte azioni, negazioni e omissioni.

 

I servizi segreti si sono impegnati nel depistaggio per celare i veri colpevoli? O è giusta la lettura minimimalista: Arnaldo La Barbera e alcuni uomini della sua squadra volevano fare carriera?

Abbiamo appurato una tale quantità di forzature, reticenze, omissioni che non si possono spiegare solo con la voglia di fare carriera. Questa mi pare una lettura di comodo.

 

E allora qual è la lettura corretta del più grande depistaggio del secolo?

PAOLO BORSELLINO - STRAGE DI VIA DAMELIO

Noi siamo arrivati alla conclusione che l'ipotesi di lavoro da seguire sia un' altra: la mano che ha accompagnato questo depistaggio potrebbe essere la stessa mano che ha organizzato la strage.

 

Quali sono gli indizi emersi dal lavoro della Commissione d' Inchiesta per sostenere questa tesi?

Il ruolo dei servizi segreti è assolutamente anomalo e si vede nelle immediatezze della strage del 19 luglio 1992 già in via D' Amelio con la sparizione dell' agenda rossa del giudice. Ma questo ruolo prosegue con una vera investitura ufficiale della Procura di Caltanissetta. Fa impressione un dato: tra Capaci e via D' amelio in 57 giorni non ci fu tempo e voglia di sentire Paolo Borsellino mentre fu coinvolto ufficialmente nelle indagini sulla strage di Capaci, Bruno Contrada.

BRUNO CONTRADA

 

Cosa avete appurato sul ruolo avuto dal Servizio Segreto in quei giorni?

La legge vietava oggi come allora il coinvolgimento dei servizi segreti nelle indagini.

Invece il procuratore Giovanni Tinebra coinvolse ufficialmente il Sisde del quale era numero tre allora Bruno Contrada. Senza tenere conto del fatto che Bruno Contrada era sospettato in quel periodo dai magistrati di Palermo per i suoi rapporti con la mafia (poi Contrada sarà condannato in Italia ma - in esecuzione di una sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo - la condanna sarà revocata nel 2017 dalla Cassazione perché negli anni dei fatti, secondo la Cedu, il concorso esterno in associazione mafiosa non era abbastanza delineato nell' interpretazione giurisdizionale in Italia, Ndr). Sin dall'inizio l'intervento dei servizi è finalizzato al depistaggio.

 

In quali tracce vi siete imbattuti?

LA BORSA DI PAOLO BORSELLINO

I primi atti di indagine prodotti dai servizi nell' ottobre del 1992 erano finalizzati a delineare un profilo criminale mafioso di Vincenzo Scarantino. Quel profilo contrastava con quanto tutti sapevano cioé che era un venditore di sigarette di contrabbando. Era il primo tassello. Poi è emerso un incontro conviviale, descritto con toni diversi dai testimoni, tra i dirigenti dei servizi e i dirigenti della Procura di Caltanissetta nel dicembre del 1992.

 

Fiammetta Borsellino ha posto 13 domande. Siete riusciti a dare una risposta alla figlia del giudice?

Le sue domande sono state come una guida nel nostro lavoro. Non siamo certamente riusciti a rispondere a tutte. Però l' importante è proseguire nel lavoro e continuare a fare le domande. Noi speriamo che la nostra relazione possa essere utile alla magistratura per andare avanti.

giovanni falcone paolo borsellinoPAOLO BORSELLINO

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”