molestie sessuali capodanno milano duomo

"CE LI AVEVAMO TUTTI ATTORNO E AVEVO LE LORO MANI ANCHE SOTTO LA GONNA” - LE MOLESTIE SESSUALI DI GRUPPO LA NOTTE DI CAPODANNO IN PIAZZA DEL DUOMO SAREBBERO RICONDUCIBILI ALLA “TAHARRUSH GAMEA”, CHE IN ARABO SIGNIFICA “MOLESTIA COLLETTIVA” – UNA DELLE VITTIME DELL’AGGRESSIONE: “ERANO TUTTI STRANIERI TRA I 20 E I 30 ANNI E NON PARLAVANO ITALIANO. NESSUNO CI HA AIUTATE. LA POLIZIA NON HA FATTO NIENTE EPPURE GLI AGENTI ERANO VICINI, NON POSSONO NON AVERCI VISTE”

PARLA LA 19ENNE AGGREDITA E MOLESTATA DA UN BRANCO DI TRENTA RAGAZZI A MILANO, DURANTE I FESTEGGIAMENTI DI CAPODANNO - https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-ho-pensato-volessero-rapinarmi-ho-dato-borsa-ma-non-mi-295266.htm

ragazza molestata dal branco a capodanno a milano 1

 

Claudia Guasco per “il Messaggero”

 

Il terrore, la sensazione di impotenza, l'angoscia di sentirsi braccate. Le giovani vittime della folle notte di Capodanno in piazza del Duomo raccontano, nei verbali di denuncia, quei minuti che sembravano un'eternità: molestie e abusi sessuali definiti «orribili» e subiti da ragazzi che si sono mossi con modalità da branco. 

 

Ricordano le lacrime, le disperate richieste di aiuto che si sono perse nel frastuono dei botti e nell'allegria dei brindisi. Sono almeno cinque, ma potrebbero aumentare, i casi di aggressioni sessuali ai danni di altrettante ragazze avvenuti il 31 dicembre in centro a Milano. 

 

La Procura sta indagando con l'ipotesi di violenza sessuale di gruppo, le modalità sono molto simili a ciò che avvenne nel 2016 in Germania, a Colonia, sempre durante i festeggiamenti di inizio anno, quando centinaia di giovani stranieri, agendo in piccoli gruppi, abusarono di decine di donne, anche con l'obiettivo di rapinarle. 

ragazza molestata dal branco a capodanno a milano 2

 

«ERAVAMO CIRCONDATE» 

Gli abusi di mezzanotte potrebbero essere riconducibili al fenomeno della «Taharrush gamea», che in lingua araba significa molestia collettiva. Come si evince dai racconti delle vittime. «Abbiamo provato a respingerli, la mia amica li ha colpiti e ha dato schiaffi ma loro ridevano e hanno continuato a molestarci, avevo quindici mani addosso», è ancora scossa una delle due ragazze tedesche aggredite. 

 

Sono studentesse, hanno vent' anni e ieri hanno presentato denuncia a Manneheim, dove vivono. Il video che le riprende mentre chiedono aiuto «è solo la parte finale di un incubo che è durato dieci minuti». Le due giovani erano arrivate a Milano il 31 dicembre per brindare all'anno nuovo e come molti altri turisti sono andate in piazza Duomo. 

 

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«A un certo punto la mia amica mi ha detto che qualcuno l'aveva toccata e ok, c'era tanta gente e poteva anche essere stato per sbaglio. Ci siamo però guardate attorno e abbiamo capito che era meglio andare via. Ci siamo prese per mano, ma all'improvviso eravamo circondate da una trentina di uomini». 

 

Non c'era via di fuga. «Hanno iniziato a spingerci e a toccarci ovunque - prosegue la giovane - Ci venivano addosso e io sono caduta, erano tutti stranieri tra i 20 e i 30 anni e nessuno parlava italiano. La mia amica mi ha aiutato ad alzarmi ma non potevamo scappare, ce li avevamo tutti attorno e avevo le loro mani anche sotto la gonna. Piangevamo e urlavamo, ma nessuno ci ha aiutate». 

 

Forze dell'ordine comprese, è l'accusa: «Non hanno fatto niente, è stato davvero scioccante. Eppure gli agenti erano vicini, erano a pochi metri e non possono non averci viste. Hanno notato che ci spingevano e che stavamo urlando ma sono rimasti fermi». 

 

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Quando finalmente sono riuscite a liberarsi si sono rivolte ad agenti della polizia, «ma non ci capivano. L'unico che ci ha aiutate è stato un fotografo che ha fatto da traduttore dall'inglese, ci hanno detto che potevamo andare a fare denuncia ma eravamo sconvolte e siamo andate via». Lasciando la piazza, hanno però riconosciuto uno dei loro aggressori «e lo abbiamo fotografato, era uno di loro e infatti è scappato via appena ha visto che lo stavamo inquadrando». 

 

Materiale che finirà nell'inchiesta aperta dalla procura di Milano sulla notte che ha segnato le due ragazze: «Ci siamo fatte aiutare qui a casa anche dal punto di vista psicologico, ma la mia amica non riesce ancora a dormire». E non sono le uniche vittime di un Capodanno senza limiti.

 

 La squadra mobile milanese sta indagando anche sull'aggressione a una diciannovenne avvenuta verso l'1,30 da parte di una trentina di ragazzi, soprattutto di origine straniera, mentre la studentessa che era con lei sarebbe riuscita a evitare la violenza grazie all'intervento di un amico. 

 

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Accertamenti sono in corso sugli abusi nei confronti di due giovani straniere (anche questi ripresi in un video), rimaste in balia di un altro gruppo, spaventate e in lacrime, nella piazza che quella sera era presidiata dalle forze dell'ordine. E si sta indagando anche su un presunto caso di violenza ai danni di un'altra giovane. 

 

ALTRI VIDEO 

Gli investigatori stanno esaminando tutte le immagini delle telecamere della zona e i filmati amatoriali: potrebbero esserci episodi simili, perciò vengono recuperate tutte le denunce su furti e rapine commesse quella notte attorno al Duomo, perché potrebbero nascondere fatti di violenza sessuale non denunciati. 

 

Gli investigatori stanno inoltre lavorando per mettersi in contatto con tutte le presunte vittime, alcune delle quali erano arrivate da fuori Milano per festeggiare il Capodanno in piazza. «Quelli di Milano sono fatti gravissimi - dichiara il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese - Le Forze di polizia sono impegnate quotidianamente a garantire la sicurezza delle nostre città. Lo sforzo dovrà essere massimo per evitare che possano ripetersi analoghi deprecabili comportamenti». 

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Intanto, sulle pagine social del sito che ha pubblicato il primo video due giorni fa, spuntano altri racconti: «È successa praticamente la stessa cosa con me - ha scritto una ragazza - fortunatamente mi hanno solo toccata e spinta a terra».

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