paolo tortora big

"MIO MARITO E' MORTO IN DUE ORE" - IL DRAMMATICO RACCONTO DELLA MOGLIE DI PAOLO TORTORA, IL RE DEL CATERING MORTO DI COVID A 61 ANNI - "SI E' AMMALATO ALL'INIZIO DI AGOSTO. I PRIMI DIECI GIORNI L'HO CURATO A CASA" - POI E' STATO NECESSARIO IL TRASFERIMENTO ALL'OSPEDALE COTUGNO: "C'E' STATO UN MOMENTO IN CUI CI SEMBRAVA ANCHE CHE LE COSE ANDASSERO MEGLIO. POI DOPO GIORNI PASSATI CON IL CASCO E QUALCHE MIGLIORAMENTO..."

Anna Paola Merone per il Corriere.it

 

Paolo Tortora

Stringe fra le mani una lettera. Quella che suo marito le ha scritto lo scorso 25 giugno. Con la sua grafia minuta e una prosa diretta Paolo Tortora racconta a Valentina Abbruzzeso cosa rappresenta per lei, le dice del suo amore, le chiede di essere paziente per le sue intemperanze caratteriali, le confida le sue prospettive per l’azienda che infine le affida. Presagendo quasi una fine vicina.

 

Paolo Tortora e Valentina Abruzzeso

Paolo Tortora — figura di prima grandezza nel mondo del catering, del banqueting e della ristorazione — è morto a 61 anni domenica mattina a causa del Covid. «Questi sono gli ultimi messaggi che mi ha mandato dall’ospedale — racconta Valentina —. Li ha scritti dopo che ci eravamo visti per dirmi che stare vicini era stata “una grande iniezione di vita”. Poi tutto è precipitato».

 

Quando è stato intubato?

«Il 22 agosto. Aveva chiesto ai medici di vedermi, non accettava un no, ha insistito tanto chiedendo una strappo alle regole. E loro, prima di trasferirlo in rianimazione, hanno acconsentito».

 

Quanto tempo vi hanno concesso?

«Quaranta minuti. Poi la sera alle 21.09 lo hanno intubato e hanno indotto il coma farmacologico. Lui non voleva. Mi aveva ripetuto mille volte che non voleva l’accanimento terapeutico. Io gli ho detto che era una piccola sedazione, non che lo avrebbero addormentato...».

 

Paolo Tortora e Valentina Abruzzeso 2

Quando aveva incominciato a stare male?

«All’inizio di agosto. I primi dieci giorni l’ho curato a casa e né io né le bambine ci siamo contagiate anche se abbiamo continuato a stare tutti insieme. Io ho anche dormito con lui. Tanto eravamo comunque costretti alla quarantena».

 

Poi è stato necessario il trasferimento al Cotugno.

«Sì il 12 agosto. Lui voleva che io restassi sempre fuori dall’ospedale, voleva avere la percezione di una mia vicinanza. C’è stato un momento in cui ci sembrava anche che le cose andassero meglio. Poi dopo giorni passati con il casco e qualche miglioramento la situazione è precipitata nel giro di due ore».

 

Paolo Tortora e Valentina Abruzzeso 3

Suo marito non era vaccinato. Era un no vax?

«Le cose non stanno esattamente così. Paolo aveva già avuto il Covid».

 

Quando era rimasto contagiato?

«Lo scorso ottobre, anche se era stato attentissimo».

 

Già da qualche mese avrebbe però dovuto fare il vaccino.

«Sì, ma aveva detto che lo avrebbe fatto ad ottobre per poi affrontare l’inverno».

 

Paolo Tortora 3

Dunque è finito nella morsa della variante Delta.

«Sì. E lui aveva anche una fragilità polmonare, che si portava dietro da anni. Aveva dolori alle spalle, ma prendeva un antinfiammatorio e via. Infatti i medici gli hanno trovato tessuto cicatriziale ai polmoni quando è stato ricoverato, segno di vecchi problemi».

 

In queste ore si è mai rammaricata per non aver insistito affinché facesse il vaccino?

«Me lo sono chiesto, certo, ma poi mi sono anche detta che se era destino...»

 

Paolo Tortora 2

Lei è vaccinata?

«Solo una dose, Pfizer».

 

E la seconda?

«Lo scorso anno ho avuto un serio problema di salute e non me la sono sentita».

 

Lei ha due figlie...

«Azzurra e Giulia Pia, hanno 13 e 16 anni e Paolo le ha adottate».

 

Le ragazze sono vaccinate?

Paolo Tortora 4

«La piccola ha appena compiuto 13 anni e dunque fino ad ora non si poneva neanche la questione. La grande qualche anno fa ha avuto una reazione terribile al vaccino contro la meningite e non era perciò consigliabile sottoporla ad un nuovo vaccino».

 

Lei e Paolo come vi siete conosciuti?

«Per caso ed è stato un colpo di fulmine. Io sono di Foggia, lui di Napoli: ci siamo conosciuti a Brescia e fidanzati e Bergamo. Ci siamo sposati il 19 maggio 2019 ad Anacapri, al Cesare Augustus».

 

Paolo Tortora 5

Lei è giovane e adesso ha un notevole peso sulle spalle.

«Ho 36 anni, ma la differenza d’età io e Paolo non l’abbiamo mai avvertita. Per lui ho lasciato Foggia e il mio lavoro, avevo una scuola materna. Grazie a lui ho scoperto e amato Napoli e incominciato ad affiancarlo in azienda. Lui ha visto in me la persona giusta per supportarlo nella vita e anche nel lavoro. Sarò all’altezza della sua fiducia, portando avanti anche i suoi tanti progetti di beneficenza».

 

Paolo Tortora e Valentina Abruzzeso 4

Le esequie di Paolo Tortora si svolgeranno oggi alle 11, alla chiesa di Sant’Antonio a Posillipo. «Lui è già stato cremato — aggiunge Valentina — e dopo il funerale porterò le sue ceneri a casa con me, per tenerlo sempre vicino».

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?