coronavirus roma

TRA ROMA E IL RESTO DEL LAZIO CI SONO QUATTORDICI NUOVI CASI POSITIVI, IN TOTALE SIAMO A 44 - UNA PAZIENTE 87ENNE, CON GRAVI PROBLEMI CARDIACI, È DECEDUTA CON IL CORONAVIRUS (MA NON A CAUSA DEL VIRUS) - UN MEDICO DEL SAN CAMILLO È RISULTATO POSITIVO, DOPO LA SETTIMANA BIANCA IN VENETO E RIMASTO IN ISOLAMENTO A CASA - DUE NUOVI CASI A POMEZIA: C'È IL SOSPETTO CHE SIANO COLLEGATI CON LA FAMIGLIA DEL POLIZIOTTO DEL COMMISSARIATO DI SPINACETO…

Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

 

coronavirus roma

Tra Roma e il resto del Lazio quattordici nuovi casi positivi, in totale siamo a quota 44. Una paziente è deceduta con il coronavirus («ma non a causa del coronavirus»), era stata ricoverata mese e mezzo fa all'ospedale San Giovanni, e una domanda drammatica: era già positiva quando è arrivata, è stata contagiata in reparto, è stata infettata da un parente del nord venuto a visitarla? Alcuni grandi ospedali sono stati coinvolti dal passaggio di pazienti infetti (Sant'Andrea, Policlinico Casilino, San Filippo Neri e Santo Spirito).

 

coronavirus roma

Un medico del San Camillo è risultato positivo, dopo la settimana bianca in Veneto e rimasto in isolamento a casa. Due nuovi casi, infine, a Pomezia: c'è il sospetto che siano collegati con la famiglia del poliziotto del commissariato di Spinaceto, residente nella cittadina dell'hinterland romano. È stato uno dei giorni più difficili per la Capitale. «Se continua l'aumento dei contagiati con questo ritmo, il sistema andrà in crisi», dice un medico di un pronto soccorso.

 

EMERGENZA

coronavirus roma

All'Ospedale San Giovanni di Roma una paziente, una donna di 87 anni ricoverata dal 17 gennaio prima in medicina, poi in terapia intensiva cardiologica, è morta ed è risultata positiva al Coronavirus. Secondo le prime verifiche, la donna aveva dei parenti del nord Italia che le avevano fatto visita. Si tratta del primo decesso nella Capitale, ma dalla Regione Lazio precisano: «Era cardiopatica, ha avuto una severa endocardite, in quanto portatrice di protesi valvolare, seguita da una problematica respiratoria. È quindi possibile affermare, stante il complesso quadro clinico, che la donna sia deceduta con il Covid-19 e non a causa dello stesso».

 

Questo però non è sufficiente a garantire che non ci sia un problema di diffusione del coronavirus nella struttura, anche perché per un paziente di un altro reparto un primo tampone ha dato esito positivo (ma serve la conferma). «Sono stati individuati i contatti all'interno dell'ospedale, tutti asintomatici, ed è in corso la verifica da parte della Asl Roma 1 sulle visite e i contatti esterni per il completamento dell'indagine epidemiologica».

coronavirus roma

 

All'ospedale San Giovanni è stato individuato un altro paziente positivo, in questo caso trasferito dal Policlinico Tor Vergata, anche lui con patologie differenti, ricoverato in Pneumologia. Secondo i primi riscontri, non c'è alcuna relazione con la donna deceduta. C'è il rischio che sia necessario chiudere qualche reparto?

 

In Regione lo escludono, tra l'altro c'è da attendere la conferma dell'Istituto superiore della sanità, perché, a causa del decesso della donna - che era passata in pronto soccorso, in medicina d'urgenza, in terapia intensiva coronarica - le verifiche si sono fermate dopo il primo tampone. Ma oltre al decesso di ieri, Roma e il Lazio devono fare i conti con una impennata dei casi, anche se l'assessore regionale alla Salute, Alessio D'Amato, invita a non fare allarmismo: «Siamo comunque sempre a isolare i vari casi, per ora sono numeri che possiamo gestire».

 

coronavirus roma

Il totale dei contagiati è passato da 30 a 44: 7 sono in terapia intensiva, 20 ricoverati in altri reparti, 14 in isolamento domiciliare, 3 i guariti. Al San Filippo Neri è scattato l'allarme perché il 3 marzo un uomo, già in cura per una patologia oncologica, è andato in pronto soccorso: aveva avuto un infarto, dunque per i medici nulla che facesse pensare al Coronavirus. Successivamente, a causa di una crisi respiratoria, è stato effettuato il tampone ed è emersa la positività al Covid-19. Medici e infermieri sono state messi sotto sorveglianza, mentre si sta indagando per capire come l'uomo sia stato contagiato.

 

Secondo i primi riscontri, la moglie, anch'ella malata, è ricoverata in Veneto, ma ci sono approfondimenti in corso. A Pomezia, sono positivi una donna di 91 anni e un uomo di 51: le indagini in corso servono a capire se vi sia un collegamento con la famiglia del poliziotto. In realtà, a preoccupare è soprattutto la storia di Cisterna di Latina, con il paziente passato dal pronto soccorso di Velletri e ora grave allo Spallanzani.

 

roma deserta per il coronavirus 3

Si tratta di un bracciante agricolo di origini indiane e, vista la precarietà della sua attività, appare molto complicato ricostruire la rete dei contatti dell'uomo nella provincia di Latina. In totale, i contagiati in quella zona sono otto. Infine, allarme anche al Policlinico Casilino, ieri mattina, dove per il passaggio di un paziente poi rivelatosi positivo, si è temuta la chiusura del pronto soccorso. Sarà sufficiente, invece, isolare parte del personale. «Il problema - racconta chi vive in prima linea questa battaglia - è capire cosa accadrà. Ci sentiamo come chi aspetta lo tsunami».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…