cannabis terapeutica

L’ERBA DEL VICINO È SEMPRE PIÙ VERDE - TUTTI GLI EFFETTI IN ITALIA DEL PROIBIZIONISMO DELLA CANNABIS – NEL NOSTRO PAESE LA CANAPA TERAPEUTICA E’ UN MIRAGGIO. L’UNICO ENTE AUTORIZZATO DAL MINISTERO DELLA SANITÀ A PRODURLA È L’ISTITUTO FARMACEUTICO MILITARE DI FIRENZE. MA DOVE LA CANNABIS LIGHT E’ DIFFUSA E’ DIMINUITA LA VENDITA DI ANSIOLITICI – IL CASO CLAMOROSO DI BANDI PUBBLICI AL QUALE PARTECIPANO SOLO SOCIETA’ STRANIERE E LA POLEMICA SULLA DADONE...

Francesca Santolini per “Domani”

 

CANNABIS TERAPEUTICA 7

La decisione del premier Mario Draghi di affidare la delega per le politiche antidroga alla ministra Fabiana Dadone ha scatenato una forte polemica da parte delle forze di centrodestra. Da Fratelli d’Italia a Forza Italia alla Lega, gli oppositori giudicano inopportuno far gestire la materia a un esponente politico dichiaratamente antiproibizionista come il ministro per le Politiche giovanili.

 

A dimostrazione di come, la canapa, o cannabis, sia ancora oggi una pianta circondata da pregiudizi, che si ripercuotono anche sul piano legislativo, con riflessi negativi sui cittadini e l’economia. “Cannabis”, “canapa”, “cannabis light”, “canapa industriale”, “canapa terapeutica” sono tante le definizioni attribuite a questa pianta, come tante sono le sue destinazioni d’uso.

 

CANNABIS TERAPEUTICA 7

La canapa terapeutica, o cannabis terapeutica, viene utilizzata per il trattamento di persone affette da varie patologie come cancro, sclerosi, glaucoma: riduce il dolore causato dagli spasmi dei malati di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica), stimola l’appetito di chi è sottoposto a chemioterapia, fino ad essere utilizzata come antiepilettico nei casi di epilessia farmaco-resistente. In questo caso le varietà contengono un principio attivo benefico:

 

il Thc (tetraidrocanbinolo), la molecola antidolorifica ma anche psicotropa che talvolta viene utilizzata come sostanza d’abuso. Nel caso della cannabis terapeutica il Thc è al di sopra dello 0,2 per cento (limite previsto per la cannabis light o canapa industriale), ed è proprio per questo che in Italia la coltivazione e la produzione sono consentite solo allo stato e non ai privati. Con delle conseguenze paradossali sia dal punto di vista medico sia economico.

 

Comprare all’estero

CANNABIS TERAPEUTICA 2

In Italia l’unico ente autorizzato dal ministero della Sanità a produrre cannabis terapeutica è l’Istituto farmaceutico militare di Firenze. Pur essendo un centro di eccellenza, l’Istituto non riesce a soddisfare con la sua produzione il fabbisogno dei malati del nostro sistema sanitario nazionale.

 

Diventa dunque inevitabile acquistare cannabis medica da compagnie estere a prezzi esorbitanti. Un caso clamoroso risale al 13 giugno 2019 con la pubblicazione da parte del ministero della Difesa di un bando il cui titolo recitava: “Gara procedura aperta accelerata per la fornitura di 400 kg di cannabis per le esigenze dello stabilimento chimico farmaceutico di Firenze”. Una gara a cui nessun produttore italiano avrebbe mai potuto partecipare, perché in Italia la cannabis terapeutica, medica e ludica non può essere coltivata da privati.

 

 A leggere il verbale, redatto il 3 luglio 2019, non solo nessuna società è riuscita ad aggiudicarsi la gara, ma tutte le società che hanno partecipato al bando erano straniere: Tilray Portugal, Medical organic cannabis Australia, Aurora Deutschland e Canopy growht Germany. Perché prevedere ingenti spese di fondi pubblici (nel caso specifico un milione e 520mila euro al netto di iva) per ottenere dall’estero quanto si potrebbe produrre facilmente nel nostro paese sotto la guida dell’Istituto chimico farmaceutico?

CANNABIS TERAPEUTICA

 

Domanda e offerta

L’International narcotic control board (che monitora la movimentazione della sostanza nei vari paesi) stima che il fabbisogno di cannabis terapeutica dell’Italia sia di circa due tonnellate l’anno, a fronte di una capacità produttiva di circa 150 chili da parte dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. La crescente domanda viene soddisfatta con cannabis acquistata in larga parte dall’Olanda e da Israele. Secondo l’avvocato Giacomo Bulleri, uno dei massimi esperti legali sulla cannabis industriale e terapeutica in Italia, «la soluzione non può che arrivare da una scelta politica chiara che sinora è mancata.

 

Da un lato c’è un difetto nella catena di comunicazione dei dati circa il fabbisogno della cannabis, il che porta il ministero a sottostimare le quantità. Dall’altro occorre aprire a partnership con aziende private che ben potrebbero produrre per conto e in favore dello stato, tra l’altro condividendo un consolidato know-how in materia».

cannabis 2

 

La canapa industriale

Diverso invece è il caso della canapa industriale, le cui varietà contengono una dose estremamente bassa di Thc, e quindi teoricamente potrebbero essere utilizzate senza sollevare alcun problema giuridico. E invece anche qui le regole sono di difficile interpretazione. A normare la materia in questo caso è la legge numero 242 del 2016 che consente a tutti la coltivazione della canapa industriale. Il problema è che la legge non è stata di fatto coordinata con le relative normative di settore, né tanto meno con la normativa europea.

 

Ad esempio, nel codex alimentarius si prevede che si possa utilizzare soltanto il seme della canapa industriale e non le altre parti della pianta. Un vero peccato, perché probabilmente pochi sanno che una delle caratteristiche più interessanti della canapa è che non si butta via nulla. Le possibilità di utilizzo sono molteplici: dal fusto si possono produrre fibra, materiali edili o biocarburanti; dalle infiorescenze, oli essenziali, tisane, farmaci e cosmetici; dai semi, farina ed olio di semi. La versatilità della canapa è la base del suo basso impatto ambientale.

canna al volante

 

Una questione di lobby

E allora perché non creare una filiera agricola legale e trasparente che possa essere valorizzata nell’economia agraria italiana? «Numerose lobby temono la canapa per ragioni diverse: il suo utilizzo come biomassa per la produzione di carta o energia rinnovabile, ma soprattutto il suo impiego in medicina.

 

Dal punto di vista farmacologico la canapa ha moltissime proprietà conosciute e meno conosciute che potrebbero essere sfruttate. La ricerca viene però spesso rallentata dalle amministrazioni e trova scarsi finanziamenti nel privato, all’apparenza per un pregiudizio duro a morire, ma in verità per le attente mosse del settore farmaceutico», racconta Marco Martinelli, ricercatore in biotecnologie vegetali alla scuola Sant’Anna di Pisa e autore del saggio Io sono la cannabis (Lupetti Editore).

FABIANA DADONE

 

Un recente studio pubblicato dall’Università di Catanzaro insieme all’Università di Rotterdam e all’Università Cattolica di Lovanio, in Belgio, ha correlato la diffusione della cannabis light all’interno delle città italiane tra il 2017 e il 2018 con i dati relativi al consumo di farmaci nelle farmacie dei medesimi centri urbani. Il numero di vendite di farmaci è diminuito in media dell’1,6 per cento ma con dei settori specifici. Le scatole di ansiolitici prescritte dai medici e vendute dalle farmacie sono diminuite significativamente dell’11,4 per cento, mentre il numero di antipsicotici è diminuito del 4,8 per cento.

 

fabiana dadone

«Considerando che il business degli ansiolitici in Italia porta nelle tasche delle case farmaceutiche circa 350 milioni di euro, un calo del 10 per cento delle vendite a causa della cannabis, sarebbe probabilmente una perdita troppo consistente», dice Martinelli. La vicenda paradossale della canapa – una vicenda, sinora, di miopia e di occasioni perdute – è un simbolo, quasi una metafora. Ci racconta di un paese incapace di affrontare le sfide della complessità, senza lasciarsi condizionare da lobby, da tenaci condizionamenti culturali, da pregiudizi ideologici.

cannabis

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...