vladimir putin ponte crimea kerch

L’ESPLOSIONE DEL PONTE IN CRIMEA È LA LINEA ROSSA: ORA PUTIN POTREBBE FAR PARTIRE DAVVERO L’ESCALATION – “MAD VLAD” PREPARA LA RAPPRESAGLIA, CHE SARÀ INEVITABILE E DURISSIMA. GLI UCRAINI, DOPO AVER LANCIATO IL SASSO, NASCONDONO LA MANO E ACCUSANO LA RUSSIA DELL’ATTACCO, MA SONO MESI CHE MINACCIAVANO DI COLPIRE QUELL’INFRASTRUTTURA CON I LANCIARAZZI AMERICANI

 

VLADIMIR PUTIN

GOVERNATORE CRIMEA, 'C'È UN SANO DESIDERIO DI VENDETTA' 

(ANSA) - "Naturalmente si sono scatenate le emozioni e c'è un sano desiderio di vendetta": lo ha detto il governatore della Crimea insediato dal Cremlino, Sergei Aksyonov, riferendosi all'esplosione provocata ieri mattina da un camion bomba che ha distrutto parzialmente il ponte di Crimea. "La situazione è gestibile: è spiacevole, ma non fatale", ha aggiunto, secondo quanto riporta il Guardian.

 

MOSCA, INVIO ARMI LUNGO RAGGIO A KIEV SARÀ LINEA ROSSA

ESPLOSIONE PONTE CRIMEA

(ANSA) - L'invio da parte dell'Occidente di armi a lungo raggio o più potenti a Kiev rappresenterà una linea rossa per la Russia: lo ha detto oggi alla Tass un alto diplomatico del ministero degli Esteri russo, Alexey Polischchuk. "Per quanto riguarda le linee rosse, le abbiamo già designate. Prima di tutto, si tratta della consegna a Kiev di armi a lungo raggio o più potenti. Misure specifiche di risposta alle azioni degli Stati Uniti e dei suoi alleati che forniscono armi al regime di Kiev saranno definite dopo un'analisi approfondita dello sviluppo della situazione", ha precisato.

 

LO ZAR È GIÀ PRONTO ALL'ESCALATION MILITARE UN FALCO AL COMANDO ARRIVA «ARMAGEDDON»

Fausto Biloslavo per “il Giornale”

 

IL CAMION BOMBA CONTROLLATO DAI RUSSI PRIMA DELL ESPLOSIONE

Il colpo è simbolico e punta dritto al cuore, a demolire il prestigio di Vladimir Putin. Il ponte di Kherch, che unisce fisicamente la Crimea annessa nel 2014 alla Russia, era stato inaugurato dal nuovo Zar al volante di un camion. E adesso un camion imbottito di tritolo lo ha fatto saltare in aria. Anche se passerà in secondo piano, rispetto al resto, per la prima volta nel conflitto in Ucraina l'attentato è stato condotto da un kamikaze più o meno consapevole. Dell'autista del camion bomba non deve essere rimasto nulla.

 

STRANE ONDE SOTTO AL PONTE DI CRIMEA

Se, come tutto fa pensare, fosse un colpo a effetto degli ucraini, la rappresaglia sarà inevitabile e durissima. Lo stesso Putin aveva fatto capire che il ponte è una linea rossa del conflitto. I russi potrebbero colpire obiettivi in profondità e forse edifici governativi a Kiev, a cominciare dal palazzo presidenziale, come non hanno mai fatto prima. Un'ulteriore escalation del conflitto, che gli stessi comandi ucraini mettono nel conto anche a livello di armi di distruzione di massa.

 

Forse non per il ponte di Kherch, ma solo in caso di una Caporetto russa sul fronte del Donbass o di Kherson, un ordigno nucleare di non grande potenza potrebbe venire sganciato sull'isola dei Serpenti, sperduta nel mar Nero e riconsegnata agli ucraini. Un video con un fungo atomico che la polverizza riducendola ad un deserto radioattivo sarebbe un segnale terrificante per il mondo intero.

 

ponte sullo stretto di kerch

Dopo avere tirato il sasso, gli ucraini nascondono la mano mettendo in moto una campagna di gioco degli specchi. Ministro della Difesa e consiglieri presidenziali hanno tutti acclamato e ironizzato sul ponte abbattuto a poche ore dal settantesimo compleanno di Putin.

 

Nei mesi precedenti generali e fedelissimi di Zelensky minacciavano di colpire il ponte sfruttando i nuovi lanciarazzi americani. Gli Usa hanno messo il veto, ma adesso è crollato e gli stessi che si sono lasciati andare ai brindisi a Kiev hanno fatto marcia indietro accreditando una fantomatica pista russa.

 

meme sull esplosione del ponte tra crimea e russia

Se fosse la mossa di una faida interna condita da arresti a Mosca di ufficiali russi, rivelazione sparata solo dai servizi ucraini, ci troveremmo di fronte a uno scenario da purghe di traditori oppure golpe, vero o presunto.

 

Al di là dei complotti, la realtà dei fatti è che il Cremlino ha fatto sostituire l'ennesimo comandante delle operazioni in Ucraina. Il soprannome, «Armageddon», fa già capire che si tratta di un osso ancora più duro rispetto ai predecessori.

 

Il generale Serghei Surovikin durante l'invasione sovietica dell'Afghanisatn ha combattuto nei ranghi degli Spetsnaz, i corpi speciali. A Mosca, nel 1991, è rimasto coinvolto nel tentativo di golpe contro Gorbaciov. Nel 2017 ha comandato le truppe russe in Siria e prima dell'Ucraina guidava il Comando delle forze aereo spaziali, che comprende l'aviazione militare. In giugno era già stato incaricato di guidare il fronte sud riuscendo a rintuzzare, almeno in parte, gli attacchi ucraini e mantenendo il controllo di Kherson.

ESPLOSIONE PONTE CRIMEA

 

Gli inglesi sperano che «la guerra finirà entro Natale» se gli ucraini continuassero ad avanzare nel Donbass. Una pia illusione salvo scenari da diserzione di massa come nel 1917. I russi negli ultimi giorni hanno conquistato alcuni villaggi attorno a Bakhmut difesa con le unghie e con i denti dalle forze di Kiev. La caduta della città aprirebbe la strada verso la linea del Piave degli ucraini nel Donbass fra Sloviansk e Kramatorsk.

esplosione ponte tra crimea e russia 6

 

La vera Caporetto russa potrebbe verificarsi se le unità gialloblu riuscissero a liberare Kreminna. La posizione strategica sul fronte dell'Est permetterebbe agli ucraini di avanzare nell'auto nominata repubblica di Lugansk, la fetta del Donbass occupata dai filo russi. Le città di Severodonetsk e Lysychansk, che sono costate pesanti perdite da ambo le parti, potrebbero venir liberate.

E la sconfitta per Putin sarebbe irreparabile.

esplosione ponte tra crimea e russia 4esplosione ponte tra crimea e russia 2esplosione ponte tra crimea e russia 3esplosione ponte kerch crimea 2esplosione ponte kerch crimea 5esplosione ponte kerch crimea 4esplosione ponte crimeaesplosione ponte kerch crimea 3esplosione ponte kerch crimea 1esplosione ponte tra crimea e russia 1esplosione ponte tra crimea e russia 5

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...