scuole aperte

SCUOLE APERTE ANCHE IN ZONA ROSSA DOPO PASQUA? LA MINISTRA BONETTI NON LO ESCLUDE: “VALUTIAMO LA POSSIBILITA’ DI RIAPRIRE LA SCUOLA DELL’INFANZIA E LA PRIMARIA” (MA LE VARIANTI?) - ALLA SCADENZA DEL DPCM POSSIBILE UNA MODIFICA DELLE NORME. LA SPINTA DEL PD, DEL M5S E DEI VESCOVI - DA OGGI SARDEGNA IN ARANCIONE, IL MOLISE LASCIA IL ROSSO – I RICOVERI TORNANO SOPRA LA SOGLIA DI ALLERTA DEL 40%

Agnese Ananasso per repubblica.it

 

a scuola con la mascherina

In un'Italia colorata di rossa e arancione si apre uno spiraglio per le scuole: "La scuola è chiusa nelle regioni rosse e mi auguro che in questa settimana ci siano regioni che possano passare in zona arancione e quindi possano riaprire le scuole dell' infanzia, i nidi, la primaria e la secondaria di primo grado e 50 e 50 le scuole secondarie di secondo grado.

 

Già dopo Pasqua ritengo che in zona rossa, complice l'aumento delle vaccinazioni, dobbiamo rivalutare la possibilità di riaprire la scuola dell'infanzia e almeno la primaria". A dirlo è la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti a SkyTg24.

 

elena bonetti

Anche il Pd supporta la proposta della ministra: "Crediamo sia importante diversificare le prossime e necessarie aperture non solo per zone e colori ma anche per fasce d'età, valutando con attenzione se anche nelle zone rosse sia possibile procedere con l'attività almeno di asili nido, scuole d'infanzia e primarie", affermano i deputati del Partito Democratico Paolo Lattanzio e Flavia Piccoli Nardelli, componenti della Commissione Cultura.

 

varianti covid tra i minori

"Sugli altri ordini è importante continuare a monitorare le ricerche tenendo presente che alcuni dei dati che emergono adesso sono riferiti a periodi pre-varianti. Dobbiamo dare alla ricerca il tempo di produrre la documentazione con le ultime evidenze calibrando con l'assoluta urgenza di riaprire le scuole.

 

Da ultimo - concludono - ricordiamo che il Gruppo del Pd non solo sulle scuole ma sul tema infanzia e adolescenza, lavora in maniera incessante a livello parlamentare da più di un anno per offrire uno stimolo costante prima al governo Conte e ora a quello Draghi. Infatti il 30 di marzo discuteremo una mozione su questo tema".

 

le varianti circolano a scuola

D'accordo con la proposta anche il M5s: "Più teniamo i nostri bambini casa, più miniamo il loro futuro. Aspettare ancora per riaprire le scuole avrà solo conseguenze negative, per questo torniamo a chiedere al Governo che almeno gli alunni di asili nido, scuole dell'infanzia ed elementari tornino subito in classe, e che si lavori per riportare tra i banchi anche tutti gli altri il prima possibile: i danni educativi e psicologici su di loro stanno aumentando spaventosamente", ha detto Gianluca Vacca, capogruppo del M5s in commissione Cultura a Montecitorio.

 

 

 

I colori delle Regioni

Da oggi la Sardegna lascia il bianco e si colora di arancione, con cinque comuni in zona rossa. Il Molise diventa arancione. Coldiretti ha calcolato che da oggi due italiani su tre (il 66%) per un totale di 39,3 milioni di persone, che risiedono nelle regioni rosse, sono costretti al lockdown.

elena bonetti matteo renzi teresa bellanova 1

 

Negli ultimi giorni a Sindia (Nuoro) con 71 positivi e divieto di spostamenti fino al 30 marzo, si sono aggiunti Uri (Sassari), Samugheo (Oristano), Sarroch (Cagliari) e Golfo Aranci (Nord-Est Sardegna), in lockdown da ieri per i prossimi 14 giorni, mentre La Maddalena è uscita dalla zona rossa venerdì scorso.

 

Chiazze di rosso però sono disseminate anche qua e là in territori arancioni: in Calabria ad esempio il presidente facente funzioni Nino Spirlì ha disposto la chiusura del comune di Casali del Manco, in provincia di Cosenza, che diventerà zona rossa fino al 5 aprile. Decisione, è stato spiegato, presa a fronte di numerosi focolai distribuiti su tutto il territorio e di alcuni soggetti per i quali è stato necessario il ricovero.

 

 

focolai nelle scuole

Anche in Basilicata, quattro Comuni sono in zona rossa: si tratta di Francavilla in Sinni, Episcopia e Teana in provincia di Potenza, Tursi in provincia di Matera. Il provvedimento, in vigore fino al 28 marzo, è stato preso in base ai dati della task force regionale.

 

Ogni settimana viene effettuato un monitoraggio per Comune in cui sono presi in considerazione la percentuale di casi positivi per Covid-19 ogni 100.000 abitanti, la percentuale di casi positivi per Covid-19 sui casi testati, gli indicatori elaborati sui casi positivi per Covid-19 segnalati sulla piattaforma regionale nella settimana precedente a quella della rilevazione.

 

Per Francavilla in Sinni è la seconda settimana in zona rossa. Tornano in zona arancione, così come da classificazione dell'intera regione, i Comuni di Latronico e Senise (Potenza) e Montescaglioso (Matera).

 

Allerta per i ricoveri

I ricoveri di pazienti Covid nei reparti italiani tornano sopra la soglia d'allerta del 40%. A mostrarlo sono i dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) riferiti a ieri, da cui emerge come i pazienti positivi al Sars-Cov-2 siano ora il 42% di quelli ricoverati in Medicina interna, Infettivologia e Pneumologia. Continuano a crescere i posti letto occupati da pazienti Covid nelle terapie intensive, che sono ora pari al 38% e già da quasi due settimane oltre il livello d'allerta del 30%.

coronavirus ospedale

 

Per quanto riguarda i reparti di medicina interna, infettivologia e pneumologia, la soglia critica del 40%, individuata dal Decreto del Ministero della Salute e oltre la quale diventa difficile la presa in carico degli altri malati, risulta superata da 9 regioni o province autonome: Abruzzo (45%), Emilia Romagna (55%), Friuli Venezia Giulia (47%), Lombardia (52%), Marche (65%), Molise (45%), Piemonte (59%), Puglia (46%) e Umbria (43%). Il Lazio si attesta, invece, al 40%.

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