assalto capitol hill campidoglio

SE NON ENTRANO CON LE CATTIVE, CI PROVANO CON LE BUONE - DEI 733 AMERICANI ARRESTATI PER L'ASSALTO A CAPITOL HILL, POCO PIÙ DI 70 SONO STATI PROCESSATI E SOLO 7 CONDANNATI A PENE SUPERIORI A UN ANNO - L'85% DEGLI ARRESTATI E INCRIMINATI È STATO SUBITO RILASCIATO - ALLA FINE L’UNICO A PRENDERLA IN CULO È STATO LO “SCIAMANO” JAKE ANGELI, CONDANNATO A 41 MESI DI CARCERE – ALMENO 57 PARTECIPANTI A QUELL'ASSEDIO HANNO GIÀ PARTECIPATO COME CANDIDATI A ELEZIONI NEL 2021 O LO FARANNO QUEST'ANNO...

assalto al campidoglio

Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

 

Alla fine a pagare con una qualche severità per l'assalto di un anno fa al Campidoglio di Washington è, per ora, solo Jake Angeli (vero nome Jacob Chansley) lo sciamano dei QAnon: l'irruzione nelle Aule parlamentari e la celebrità planetaria guadagnata grazie al suo suggestivo abbigliamento gli è costata 41 mesi di carcere. 

jake angeli

 

Per il resto, dei 733 americani arrestati per l'assalto al Congresso (170 dei quali rei confessi) solo poco più di 70 sono stati fin qui processati. Le condanne a pene detentive sono state una trentina (durata media 45 giorni). Solo sette le pene detentive superiori a un anno e tutte (salvo il caso di Angeli, condannato per resistenza alla forza pubblica) comminate per violenze contro i poliziotti.

 

robert palmer 1

La sentenza più dura (5 anni e 3 mesi) l'ha avuta Robert Palmer che ha ammesso di aver colpito gli agenti che difendevano il palazzo con l'asta di una bandiera, con un estintore e con tavole di legno. Sulla Fox , sulle altre reti televisive e sui social network della destra schierata con Donald Trump, i protagonisti dell'assalto al Congresso, inizialmente dipinti come criminali, forse addirittura infiltrati della sinistra radicale Antifa, mese dopo mese sono stati trasformati in patrioti. 

 

rivoltosi al campidoglio 4

E quelli finiti dietro le sbarre ora vengono venerati come prigionieri politici. La minaccia più grave mai subita dalla democrazia americana, l'attacco al palazzo del Campidoglio difeso da 140 agenti, un'irruzione costata cinque vite umane (ma sarebbe andata molto peggio se deputati e senatori dei due partiti non fossero riusciti a fuggire nei sotterranei) ora viene derubricata dai repubblicani a manifestazione di rabbia di cittadini esasperati, convinti che davvero quella di Biden sia stata una «elezione rubata». 

 

ryan kelley

Così a destra l'aver partecipato alla marcia sul Congresso promossa dallo stesso Trump diventa una medaglia da esibire, addirittura credenziali da spendere davanti agli elettori. Il sito Politico ha individuato almeno 57 partecipanti a quell'assedio (non incriminati per essere entrati illegalmente nella sede del Parlamento) che hanno già partecipato a elezioni nei Parlamenti statali o in altri organismi pubblici nel 2021 o che quest' anno si candideranno ad alte cariche: ce ne sono già 24 che puntano a seggi nel Congresso di Washington e 5 aspiranti governatori di Stati importanti, come Doug Mastriano in Pennsylvania e Ryan Kelley in Michigan. 

 

teddy daniels 2

Reazione troppo dura di uno Stato che, scampato il pericolo, si vendica facendo prigionieri politici anche tra attivisti entrati in parlamento senza intenzioni violente come dicono tanti a destra? O baldanza favorita dalla mano troppo leggera dei tribunali nel punire i rivoltosi come sostengono i progressisti che condannano anche Biden per una reazione del governo non abbastanza energica? 

 

doug mastriano

Beryl Howell, chief justice di Washington, la donna che è capo dei magistrati della Procura distrettuale della capitale, ha considerato schizofrenico l'atteggiamento del ministero della Giustizia e quello dei giudici: hanno definito gravissimo quanto accaduto il 6 gennaio di un anno fa, ma poi, non solo le pene fin qui comminate sono molto blande, ma gran parte degli imputati sono stati lasciati a piede libero in attesa del processo, a differenza di quanto accade per altri reati penali meno gravi. 

 

L'85% degli arrestati e incriminati di Capitol Hill è stato subito rilasciato rispetto al 42% medio dei reati penali in genere. C'è chi, anche a sinistra, pensa che sia meglio così: convinto che calcare troppo la mano potrebbe portare a reazioni ancor più violente e che una crisi di credibilità della politica non si cura col carcere. 

kristina malimon 2

 

Ma per i più il rischio è quello di diffondere una sensazione di impunità: Joseph Hackett, il miliziano degli Oath Keeper che ha guidato uno degli assalti è stato rilasciato quando la moglie ha promesso al giudice di farlo rigare dritto, bloccando i suoi istinti estremisti. Ma la signora ha dimenticato di informare il magistrato di essere titolare di un podcast politico nel quale descrive Joseph come un perseguitato politico. 

 

Mentre Yevgeniya e Kristina Malimon (madre e figlia), organizzatrici di parate di motoscafi trumpiani in Oregon, hanno evitato il carcere anche grazie al loro avvocato: uno di quelli che ha difeso The Donald durante la procedura di impeachment.

jake angeli 6jake angelirivoltosi al campidoglio 1bandiera con il simbolo di the punisher alla rivolta del campidoglioguardia nazionale davanti al campidogliocampidoglio blindato dopo l'assalto manifestanti assediano il campidoglio a washington guardia nazionale al campidogliomanifestanti assediano il campidoglio a washingtonrivoltosi al campidoglio 2

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”