mario cerciello rega sergio brugiatelli

SERGIO BRUGIATELLI, L’UOMO (CON LO ZAINETTO) DEL MISTERO – OMICIDIO CERCIELLO, IL RIS A CACCIA DI NUOVI INDIZI SULLO ZAINETTO DEL MEDIATORE CHE LA NOTTE DEL 25 LUGLIO AVEVA ACCOMPAGNATO I DUE AMERICANI A COMPRARE DROGA - BRUGIATELLI AVEVA SEMPRE SOSTENUTO CHE IN QUELLO ZAINO CI FOSSERO LE SUE CHIAVI DI CASA E CHE FOSSE PREOCCUPATO PER L'INCOLUMITÀ DEI SUOI FAMILIARI - CIRCOSTANZE CHE SONO RISULTATE FALSE - GLI ACCERTAMENTI SUL CELLULARE DI BRUGIATELLI…

S.G. per “il Messaggero”

 

 

brugiatelli

Accertamenti anche sullo zainetto di Sergio Brugiatelli, il mediatore che la notte del 25 luglio aveva accompagnato Natale Christian Hjort e Finnegan Lee Elder a comprare droga. Il proprietario dello zaino rubato dai due ragazzi americani, quel borsello che Andrea Varriale e Mario Cerciello Rega avrebbero dovuto recuperare, era stato anche oggetto di alcune verifiche dei carabinieri. Il cavallo di ritorno, come si dice in gergo, si era concluso con l'omicidio del vicebrigadiere. Undici coltellate sferrate da Lee Elder. Gli accertamenti sul cellulare di Brugiatelli sono già stati eseguiti. Sono stati gli stessi militari, che coordinano l'indagine, a verificare tutti i contatti attraverso i tabulati.

MARIO CERCIELLO REGA

 

E sulla figura dell'uomo la procura ha da tempo acceso un faro. Adesso si potrebbe arrivare a definire la sua posizione. Brugiatelli aveva sempre sostenuto che in quello zaino ci fossero le sue chiavi di casa e che fosse preoccupato per l'incolumità dei suoi familiari, visto che gli americani erano in possesso anche dei documenti. Circostanze che però, almeno secondo il verbale di acquisizione del reperto, sono risultate false.

 

gabe natale finnegan lee elder 2

Ieri il Ris ha avviato l'esame dello zainetto. Natale Hjort e Finnegan erano andati all'appuntamento senza quello zaino. I militari lo hanno ritrovato dopo poco distante dal luogo del delitto, in una fioriera dell'hotel Le Meridien, dove alloggiavano i due ragazzi. E adesso sarà il Ris a compiere gli accertamenti e a verificarne il contenuto. Sono gli ultimi esami, dopo quelli che hanno consentito alla procura di individuare le impronte delle dita e del palmo della mano di Natale Hjort sul pannello che nascondeva l'arma del delitto. I tecnici dei carabinieri hanno anche isolato una traccia di sangue nella quale si confondevano il Dna di Natale e quello della vittima.

MARIO CERCIELLO REGA E ANDREA VARRIALE

 

Un passaggio centrale per gli inquirenti, dal momento che Natale aveva negato la sua partecipazione all'omicidio, sostenendo di ignorare che l'amico fosse armato. Dopo la consegna degli ultimi esami e la definizione di fascicoli paralleli all'inchiesta per l'omicidio del vicebrigadiere, la procura potrebbe chiedere il processo con il rito immediato.

SERGIO BRUGIATELLI

 

Dal momento che le prove nei confronti dei due americani vengono considerate formate e solide, i pm potrebbero ricorrere a questo istituto previsto per chi è detenuto. Un passaggio che rinvia direttamente al processo gli indagati, saltando la fase dell'udienza preliminare. Secondo le nuove norme, invece i due turisti, accusati di omicidio, non potranno più ricorrere a riti alternativi che prevedano sconti di pena.

 

MARIO CERCIELLO REGA ANDREA VARRIALE

GLI ACCERTAMENTI

Sono iniziate ieri mattina le analisi dei carabinieri del Ris sullo zaino di Sergio Brugiatelli. L'esame di ieri ha riguardato il contenuto dello zaino e i manici della borsa. Agli accertamenti hanno partecipato anche il difensore della vedova di Cerciello Rega, l'avvocato Massimo Ferrandino, e il medico legale nominato come consulente dalla famiglia del vicebrigadiere, Gianni Pittella. «La conclusione di tutti gli esami relativi al caso si avranno entro fine mese - dice Pittella - Farò il massimo perché venga accertata la verità su un delitto così efferato che ha strappato alla vita un giovane valoroso carabiniere».

gabe natale e finn elder appostati in attesa di cerciellocerciello regaSERGIO BRUGIATELLI CON I DUE AMERICANI

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?