omicidio fernanda cocchi 3

SI PUÒ MORIRE PER MENO DI 300 EURO? - È IL VALORE DEL BOTTINO OTTENUTO DAI LADRI CHE A MILANO HANNO AMMAZZATO LA 90ENNE FERNANDA COCCHI: L'HANNO COLPITA CON UN FERRO DA STIRO IN TESTA E SI SONO PORTATI VIA UN PICCOLO OROLOGIO, DUE COLLANINE D'ORO, 40 EURO E UN PAIO D'OCCHIALI - I RESPONSABILI, DUE IMMIGRATI SUDAMERICANI, SONO RAPINATORI DILETTANTI ED ERANO PROBABILMENTE UBRIACHI - DOPO AVER UCCISO LA NOVENTENNE HANNO DATO FUOCO ALLA STANZA E...

Paola Fucilieri per “il Giornale”

 

Omicidio Fernanda Cocchi

Un piccolo orologio e due collanine d'oro, 40 euro in contanti e un paio di occhiali. Venerdì pomeriggio Fernanda Cocchi è stata uccisa per un bottino che, anche a volersi tenere larghi, non supera i 300 euro. Una miseria, insomma.

 

A rapinare queste sue poche cose, perlopiù ricordi e regali del marito morto, sono stati due immigrati sudamericani. Rapinatori dilettanti, quasi sicuramente ubriachi visto che tra le prove determinanti che li incastrano ci sono le loro impronte su una bottiglia di whisky trovata vuota, abbandonata per le scale della palazzina dove abitava la donna, a due passi dalla stazione Centrale, in via Ponte Seveso 26. Balordi con piccoli precedenti di polizia che, una volta impegnatisi in qualcosa più grande di loro, hanno perso subito la testa.

 

Omicidio Fernanda Cocchi

E dopo aver ucciso la novantenne colpendola alla testa con un ferro da stiro, con l'intento (fallito) di far sparire ogni traccia del loro passaggio nella sua casa prima di scappare hanno appiccato un incendio nella sua camera da letto. Una fuga, la loro, durata poco più di 24 ore appena. Ieri all'alba (erano le 4) infatti gli investigatori della squadra mobile, grazie anche al lavoro sempre più determinante dei colleghi del gabinetto di polizia scientifica della questura, hanno arrestato gli autori dell'omicidio della pensionata assassinata nel suo appartamento al primo piano.

 

Omicidio Fernanda Cocchi 2

Per il delitto la polizia ha fermato un ecuadoriano 22enne, regolare in Italia, con precedenti per lesioni e maltrattamenti e residente con madre e sorella in una casa popolare di viale Mar Jonio (in zona San Siro). Il suo complice è invece un peruviano di 44 anni. Senza fissa dimora, irregolare e con precedenti a sfondo sessuale, negli ultimi tempi l'uomo abitava proprio nel condominio della vittima visto che di solito dormiva a casa di una parente.

 

Anche se l'anziana usciva poco e a orari regolari, solo per fare la spesa e buttare la spazzatura in cortile, secondo gli investigatori è così - cioè per una questione di vicinato - che il peruviano, dopo averla incontrata tra le scale e il cortile, era venuto a conoscenza delle sue abitudini. I due sudamericani hanno potuto così potuto mettere a punto un piano, poi trasceso in tragedia, per aggredirla mentre sapevano con certezza che si trovava da sola nel suo appartamento e rapinarla.

 

Omicidio Fernanda Cocchi 3

Parte della refurtiva è stata rinvenuta a casa dell'ecuadoriano, il resto potrebbe già trovarsi nelle mani di qualche ricettatore o di un «Compro oro» della zona. Oltre alle tracce rilevate dalla Scientifica all'interno del bilocale, uno dei due assassini di Fernanda Cocchi era stato anche ripreso dalle telecamere in strada. Nelle immagini si vede infatti un uomo con la testa coperta da un cappuccio e le mani infilate in tasca, che cammina in fretta verso il portone, in un orario compatibile con quello dell'omicidio.

 

Le immagini e le tracce hanno poi condotto gli investigatori guidati dal commissario capo Alessandro Carmelo e dal dirigente della squadra mobile Marco Calì, coordinati dal pm Rossella Incardona - verso un paio di ladri specializzati in furti in appartamento, già conosciuti a chi conduce le indagini. A quel punto persone vicine ai malviventi sono state così rintracciate e interrogate per verificarne i movimenti. Ed è così che si è giunti alla soluzione del tristissimo giallo, che proprio non avrebbe mai dovuto degenerare in dramma.

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT