il sottomarino perduto da mosca

IL SOTTOMARINO PERDUTO DA MOSCA RILANCIA LA GUERRA DEI MARI TRA USA E RUSSIA - IL TWEET DELLA CIA RICORDA LA MISSIONE SEGRETA CONTRO I SOVIETICI PER RECUPERARE IL RELITTO DEL MEZZO SVANITO NEL PACIFICO NEL 1968 – UN VICE DIRETTORE DELL'AGENZIA VISITERÀ IL CANTIERE DELLA NAVE INDOSSANDO UNA PARRUCCA, VERRANNO COMPIUTI DIVERSIVI E MOSSE. CHISSÀ SE NON ESISTA UN LEGAME TRA IL POST DELLA CIA E UN ARTICOLO DELL'AGENZIA RUSSA TASS USCITO IN QUESTI GIORNI…

Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

Profilo Twitter della Cia, 18 marzo. Poche righe ed un link ad un testo per ricordare una notizia di storia, un pezzo di guerra fredda.

IL SOTTOMARINO PERDUTO DA MOSCA

Quarantacinque anni fa - scrivono - il giornalista Jack Anderson rivela al mondo i dettagli completi della missione impossibile. Il recupero del sottomarino nucleare sovietico K-129 da parte della Cia, un mezzo svanito nel Pacifico e considerato ormai perduto.

 

È l' inizio della primavera del 1968, l' unità sovietica è impegnata in un pattugliamento quando scompare, non manda più contatti. Mosca la cerca, ma con scarsi risultati. Non ha strumenti adeguati e ritiene che neppure gli avversari siano in grado di farlo. Invece, l' Us Navy si è mossa, i suoi sensori hanno captato un evento, probabilmente un' esplosione. Il successivo «rastrellamento» consente di localizzare il relitto a 2.600 chilometri a nordovest delle Hawaii, ad una profondità di 4.600 metri.

 

Per l' intelligence e il Pentagono mettere le mani sui resti del K-129 è vitale, sperano di scoprire dettagli sui missili a testata atomica, sulla costruzione dello «squalo», sui codici segreti della Marina sovietica. E per questo lanciano un' operazione che durerà diverso tempo - quasi sei anni - in quanto costruiranno una nave ad hoc con la collaborazione del miliardario Howard Hughes, personaggio originale, dentro a mille storie, stravagante e capace di tutto. Nasce così la Glomar Explorer, dotata di gru e attrezzature che devono essere calate sul fondo per poi tirare in superficie il «vascello».

 

IL SOTTOMARINO PERDUTO DA MOSCA

Il Project Azorian - questo il nome in codice - si sviluppa tra depistaggi, cortine fumogene e trucchi. La Cia vuole impedire che le spie d' oltre- cortina si accorgano del piano e c' è poi la necessità di tenere alla larga occhi troppo curiosi, compresi quelli dei media, che subiranno pressioni per non pubblicare i primi dettagli. Un vice direttore dell' agenzia visiterà il cantiere della nave indossando una parrucca, verranno compiuti diversivi e mosse.

La Glomar Explorer, ufficialmente una nave per la ricerca di minerali preziosi sul fondo marino - partirà finalmente da Long Beach (California) e nel luglio 1974 raggiunge il punto X, dove scatta la seconda fase. La gigantesca «presa», la pesca delle componenti del sottomarino.

Quali? Infinite le teorie, tra quelli che ritengono che sia stato un successo completo e gli scettici che, invece, parlano di un risultato a metà (il vascello si spezzerà durante il recupero). Si ipotizza che gli Stati Uniti siano entrati in possesso di siluri ed altro materiale top secret. Nonostante il guscio di sicurezza il Kgb fiuta qualcosa e alcune navi saranno inviate nella zona senza però poter contrastare i rivali. Che riserveranno l' onore delle armi ai caduti.

IL SOTTOMARINO RUSSO BELGOROD

 

Tra i rottami ci sono infatti anche le salme di sei marinai: saranno sepolti in mare, con una breve cerimonia funebre accompagnata dagli inni americano e sovietico. Un saluto documentato da un filmato che sarà poi consegnato, nel 1991, all' allora presidente Boris Eltsin. Oggi chiunque lo può vedere su Internet (YouTube). Sarà, invece, Jack Anderson a raccontare tutti i passaggi il 18 marzo del 1975, scoop lanciato nonostante le autorità statunitensi tentino di metterci sopra un pesante coperchio. Il New York Times , che si era piegato dalla richiesta del governo di mantenere il silenzio, aggiungerà altro.

 

Chissà se non esista un legame tra il post della Cia e un articolo dell' agenzia russa Tass uscito in questi giorni.

Rivela come l' Aleksander Nevsky, sottomarino della classe Borei, sia riuscito a compiere un lungo viaggio di 42 giorni dal Mare del Nord fino al Pacifico senza che gli Stati Uniti se ne siano accorti.

 

cina sottomarino

Questo grazie alla sua silenziosità, all' abilità dell' equipaggio e alle manovre messe in atto per sottrarsi alla caccia.

La Navy avrà la sorpresa quando il battello entra in porto, sottolinea ancora la Tass nella sua ricostruzione dell' episodio avvenuto nel 2015. Caso che ne ricorda un altro verificatosi nel Golfo del Messico dove si sarebbe infiltrata un' altra unità nucleare.

Le schermaglie Russia-Usa (senza dimenticare la Cina) si consumano con incursioni reali e quelle mediatiche su un fronte invisibile, quello negli spazi infiniti sotto la superficie del mare.

sottomarino nucleare russo foto del 1998base della marina russa a severomorsk nel mare di barentsvladimir putin a severomorsk nel 2014

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…