tunnel di tenda2

LO SPUTO E IL MORTO – LA MAGISTRATURA BLOCCA I LAVORI DEL TUNNEL DEL COL DI TENDA: “LE GALLERIE TENUTE SU’ CON LO SPUTO”, IL FERRO DESTINATO AI LAVORI TAGLIATO E RIVENDUTO AL MERCATO NERO. UN APPALTATORE HA MONTATO A CASA A SALERNO LA CALDAIA DEL CANTIERE – GLI OPERAI: “SE NON MUORE NESSUNO CONTINUIAMO A LAVORARE A CAZZO DI CANE”

 

Marco Imarisio per il Corriere della Sera

 

TUNNEL DI TENDA1TUNNEL DI TENDA1

«Guarda che la strada prima o poi si muove, e si spacca tutto». Lo sciovinismo non c' entra nulla, almeno questa volta. «Il problema sai qual è? Sta cedendo da un lato». «Ah, deve essere il lato dove non abbiamo fatto la fondazione».

 

Quando i colleghi italiani gli hanno fatto leggere i dialoghi tra l' ingegnere responsabile dei lavori e un suo dipendente, il procuratore di Nizza non ha potuto fare altro che acconsentire alla richiesta di sequestro del nuovo tunnel del colle di Tenda anche sul versante francese. Ma dopo aver ascoltato certe bestialità, la prudenza non è mai troppa. E adesso la magistratura d' Oltralpe sta valutando anche la chiusura della strada a senso unico alternato, con code ai semafori anche di trenta minuti, che in attesa della fine dei lavori del raddoppio della vecchia galleria risalente alla fine dell' Ottocento costituisce il passaggio oltralpe dalla provincia di Cuneo.

 

TUNNEL DI TENDA3TUNNEL DI TENDA3

Con certe cose non si scherza, a meno di essere dei costruttori italiani. In tal caso, si può anche «eseguire fraudolentemente il contratto d' appalto di lavori, omettendo la costruzione di fondamenta dotate di un' idonea armatura in cemento armato per almeno cinque metri, causandone così lo "spanciamento" ed il cedimento, a loro volta occultati alla committenza mediante la falsificazione dei dati».

 

L' oggetto della conversazione e delle accuse di cui sopra è «OA09», un muro portante dell' altezza di undici metri, la più grande opera di contenimento dell' intero progetto, destinato a sorreggere la strada in uscita dal nuovo tunnel, proteggendola dalle frane e dalla montagna incombente.

 

TUNNEL DI TENDA4TUNNEL DI TENDA4

Ma i titolari della Fincosit, l' azienda che si è aggiudicata l' appalto per il mega scavo che avrebbe dovuto raddoppiare il tunnel tra Limone Piemonte e la francese Tende, il più grande cantiere aperto fino a pochi giorni fa nel nord Italia, avevano piena coscienza del modo in cui procedevano i lavori.

 

«Non c' è molto da fare» chiosavano commentando lo stato dell' opera sul versante italiano. «Se lo sono detti anche gli operai da soli: qua se non muore qualcuno continuiamo a lavorare alla ca... di cane. Esce acqua da tutte le parti, una cosa pazzesca, 24 calotte che pisciano acqua, una cosa da fare schifo».

 

TUNNEL DI TENDA5TUNNEL DI TENDA5

E dire che il raddoppio del traforo stradale del Col di Tenda nasce nel 2001 all' insegna della necessità di «una maggiore sicurezza», giudicata «una priorità assoluta» dalla Commissione intergovernativa. Il valore iniziale dell' appalto unico è stimato in 176.065.431,16 euro. L' offerta più vantaggiosa è della Grandi Lavori Fincosit, che nel marzo del 2012 si aggiudica i lavori per un importo complessivo di 117.531.538,01 euro.

 

Le carte dell' inchiesta della Procura di Cuneo, che ha portato al blocco totale dei lavori, sono una lettura dolorosa, soprattutto in un Paese dove i cavalcavia e le strade tendono a crollare con una certa frequenza, da Fossano alle Marche passando per Lecco, solo per elencare i casi più recenti.

TUNNEL DI TENDA6TUNNEL DI TENDA6

 

I muri di contenimento e le gallerie sono «fissati con lo sputo, diciamo». Le centine, ovvero i manufatti in metallo il cui principale scopo è sostenere un arco di volta, vengono vendute nuove di zecca ai ferrovecchi della zona, sezionate e tagliate per poter permettere il trasporto sui camion degli acquirenti, per i quali nel cantiere era prevista una apposita zona di carico e di parcheggio.

 

TUNNEL DI TENDA7TUNNEL DI TENDA7

E pazienza se in loro assenza una galleria diventa insicura per chi ci lavora e per chi poi ci passerà sotto. Le cose importanti sono altre. «Mettendo le centine... la profilatura ci farebbe perdere un sacco di tempo! e, quindi, capito? Anche li si risparmia parecchio...». La rivendita in nero dell' acciaio e il suo mancato utilizzo sono fonte di risparmio e di reddito personale degli indagati, uno dei quali non ha mancato di far dirottare a casa propria, in provincia di Salerno, la caldaia che doveva essere installata nel cantiere al confine tra Italia e Francia.

 

Ma non sono neppure questi dettagli e queste ruberie a rendere l' ordinanza della Procura di Cuneo un documento inquietante. È la consapevolezza, la leggerezza degli ingegneri responsabili dell' opera, e della sua sicurezza. Due di loro temono di ricevere la visita di un collega e si preoccupano. Ma solo della propria reputazione.

 

«Che magari uno dice: "ma... qui... che è successo?" ...come per dire... "ma si sta muovendo la galleria... e avete continuato a scavare?"... cioè... sai che figure di merda che facciamo?». Un ingegnere commenta con la moglie il crollo di due centine sul versante francese.

TUNNEL DI TENDA2TUNNEL DI TENDA2

 

«Scava!... scava!... scava!... e poi come tanti montoni... riprendiamo da capo a scavare... e il bello è che all' Anas gli hanno detto "ma no... no... adesso le rimontiamo... diamo una pulita... e poi spariamo il cemento!"... come spari?... ti è caduta la montagna e vuoi ancora sparare?». Tutti sapevano. Nessuno faceva niente. I magistrati di Cuneo forse hanno evitato un disastro. Per la nostra figuraccia internazionale invece non hanno potuto fare nulla.

 

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)