famiglia pianarosa

LA STORIA DELLA FAMIGLIA PIANAROSA: DODICI FIGLI, UN ISEE SOTTO I 15MILA EURO E UN SOLO REDDITO - VIVONO IN UNA CASA CON SETTE CAMERE DA LETTO, TRE BAGNI E DUE TELEVISORI, GESTITA COME UN CAMPO SCOUT: SUL FRIGORIFERO C'E' UN CARTELLONE CON L'INCARICO CHE SPETTA A OGNI BAMBINO - PULIZIA DEL PAVIMENTO, APPARECCHIARE LA TAVOLA, LAVARE I PIATTI...  

Francesco Moscatelli per "la Stampa"

 

famiglia pianarosa 5

«Io e mia moglie ci siamo messi lì anche ieri sera. Ma devo dire la verità: dopo anni di ore perse ad affrontare i labirinti della burocrazia e quelli del sito dell'Inps, ormai siamo molto zen. Aspettiamo e vediamo se davvero alla fine del mese avremo ricevuto un euro in più dallo Stato».

 

Nella villetta unifamiliare della famiglia Pianarosa a Casasco, una frazione di poche centinaia di abitanti del comune di Centro Valle Intelvi, a metà strada fra il lago di Como e quello di Lugano, in questi giorni la calcolatrice non può mancare. Per Diego e Claudia, dodici figli, otto maschi e quattro femmine dai 4 mesi ai 19 anni, l'assegno unico universale votato ieri dal Consiglio dei ministri avrà l'effetto di una piccola rivoluzione. Almeno finanziaria.

 

famiglia pianarosa 3

«Potrebbe - mette le mani avanti Diego, consulente informatico di 44 anni nella vicina Menaggio -. In Italia le sorprese non finiscono mai. Io sono rimasto a quello che disse Mario Monti: "Questo non è un Paese per famiglie numerose"».

 

La casa, sette camere da letto, tre bagni e due televisori - «Appena sposati abitavamo sul lago ma comprare lì era impossibile, diciamo che siamo stati lungimiranti» - è gestita come un campeggio degli scout. Inutile dire che dopo i mesi del lockdown e della didattica a distanza, qualunque sfida oggi sembra una passeggiata.

 

Sul frigorifero un cartellone con una freccia indica l'incarico che spetta a ogni bambino - pulizia del pavimento, apparecchiare la tavola, lavare i piatti - e Paolo, il primogenito, l'unico con la patente, fa un po' anche da tassista per i fratelli.

famiglia pianarosa 2

 

«La nostra gestione famigliare più che complicata è piena» spiega Claudia, cresciuta a sua volta con sei fratelli, e per nulla contenta quando la sua famiglia viene definita «speciale». A tutti quelli che glielo chiedono ribadisce che chiedere ai figli qualche sacrificio in più, e avere un buon rapporto con la parola «No», più che un limite può essere un vantaggio educativo. Le doti pedagogiche e organizzative sono importanti ma anche la gestione economica, fra carrelli della spesa monstre ogni due settimane e iscrizioni alle attività sportive, è degna di un amministratore delegato.

famiglia pianarosa 4

 

«Questa è una terra di frontalieri, lavorano tutti in Svizzera e guadagnano bene. Paghiamo di tasca nostra anche tutti i servizi comunali: il bus che passa a prendere i bambini per portarli alle elementari e alle medie a San Fedele, i buoni mensa, le rette della materna» raccontano.

 

I Pianarosa, da ieri, sperano che qualcosa cambi davvero. «Finora abbiamo sempre guardato con invidia gli altri Paesi europei, dove esiste il quoziente famigliare - ragionano -. Negli ultimi mesi non abbiamo percepito nemmeno gli assegni. Abbiamo ereditato alcuni immobili, che al momento sono totalmente inutilizzabili e che non abbiamo certo la forza economica di sistemare, ma questo è bastato per farci uscire dai parametri reddituali.

famiglia pianarosa 1

 

Una beffa, visto che a luglio la nostra famiglia si è ulteriormente allargata. Nel 2021 ci siamo fatti bastare un migliaio di euro di detrazioni fiscali». Da marzo le cose dovrebbero cambiare. Per i Pianarosa, che sono mono reddito dato che Claudia si occupa a tempo pieno della famiglia e che attualmente hanno un Isee sotto i 15 mila euro, ogni mese i soldi in arrivo dallo Stato dovrebbero quasi triplicare. In base ai primi calcoli, fatti con le dita incrociate, dovrebbero ricevere ogni mese 175 euro per ognuno dei dieci figli minorenni, 85 euro per i due figli maggiorenni, ulteriori 85 euro moltiplicati per ogni figlio a partire dal terzo e i 100 euro forfettari previsti per tutte le famiglie con più di quattro figli. Il totale fa circa 2800 euro.

 

assegno unico universale 4

«Non mi occupo di politica ma se davvero fosse così non possiamo che dire viva Draghi - scherza Diego - Intanto dobbiamo aspettare di ricalcolare bene l'Isee». Non che abbiano in mente spese pazze, sia chiaro.

 

«Continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto: le vacanze in Trentino partendo con un mini-van da nove posti e con un'automobile, la baby sitter che chiamiamo solo quando io e mia moglie vogliamo prenderci una serata libera e un paio di fine settimana ogni anno in cui ce ne andiamo in giro da soli o al limite con qualche altra coppia. Senza pargoli».

assegno unico universale 3assegno unico universale famiglia numerosaassegno unico per i figliassegno unico per i figli 7assegno unico universale

Ultimi Dagoreport

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")