mascherine lazio iene

TI CONOSCO, MASCHERINA! – QUESTA SERA “LE IENE” MOSTRANO IN ESCLUSIVA IL DOCUMENTO CHE COINVOLGEREBBE INDIRETTAMENTE LA SORELLA DEL GOVERNATORE NICOLA ZINGARETTI NEL CASO DELLE “MASCHERINE FANTASMA” DELLA REGIONE LAZIO – UNA STORIA DA COMMEDIA DELL'ASSURDO, CHE TIRA IN BALLO ANCHE UN ISTRUTTORE DI PILATES (SE NON FOSSE CHE STIAMO PARLANDO DI UN’INCHIESTA GIUDIZIARIA E DI 11,7 MILIONI DI EURO DI SOLDI PUBBLICI BUTTATI AL VENTO) 

Daniele Di Mario per “Il Tempo”

 

Nuovo colpo di scena nel caso sulle «mascherine fantasma» della Regione Lazio.

le iene inchiesta mascherine regione lazio 3

«Le Iene» nella puntata in onda questa sera documentano in che modo Angela Zingaretti, sorella del governatore, sarebbe entrata nel «mascherina-gate», una vicenda che risale al marzo 2020 quando, in piena pandemia, la Regione Lazio acquistò milioni di dispositivi di protezione personale pagando 35,8 milioni di euro e anticipandone 14,6 come acconto.

 

Le mascherine però sono state fornite in minima parte e la Regione ha perso 11,7 milioni di euro, cifra per la quale la Procura della Corte dei conti ha inviato un invito a dedurre al governatore Zingaretti e al responsabile della Protezione civile regionale Carmelo Tulumello contestandogli il danno erariale.

 

le iene inchiesta mascherine regione lazio 4

«Le Iene», nel servizio firmato da Antonino Monteleone e Marco Occhipinti, mostrano in esclusiva il documento che collegherebbe indirettamente un imprenditore fornitore di mascherine alla sorella di Zingaretti, all'epoca dei fatti segretario del Pd e presidente della Regione Lazio, oggi neoeletto deputato.

 

Tra i documenti su cui si focalizza l'attenzione della trasmissione - in onda su Italia 1 alle 21.20 - c'è una e-mail inviata dall'imprenditore Filippo Moroni all'indirizzo della Protezione civile del Lazio e mandata all'attenzione di una certa signora Rita e di Fabio De Luca. Entrambi non lavorano in Regione né per la Protezione civile, ma De Luca è amico su Facebook di Moroni.

 

le iene inchiesta mascherine regione lazio 10

L'imprenditore voleva proporre la vendita di 50 milioni di mascherine alla Regione Lazio a un prezzo concorrenziale, ben inferiore rispetto a quello concordato nel contratto di fornitura della Ecotech di Sergio Mondin, poi rivelatasi inadempiente. La Protezione civile aveva deliberato infatti l'acquisto di mascherine Ffp2 a 3,6 euro ciascuna e di Ffp3 a 3,9 euro cadauna, scartando un'offerta per gli stessi Dpi a 2,53 euro. La differenza costa ai cittadini del Lazio 13 milioni di euro.

 

Moroni non riusciva a mettersi in contatto né con la struttura commissariale del governo guidata da Domenico Arcuri, né con la Regione. Così si è rivolto a un suo amico, di professione istruttore di pilates. Non un coach qualsiasi: Fabio De Luca secondo quanto ricostruito da «Le Iene» è il personal trainer di pilates di Angela Zingaretti, sorella del presidente. A dirlo, in una conversazione su Zoom con i segugi delle «Iene» è lo stesso Moroni, che a un certo punto, vedendo che nessuno dalla Regione lo chiamava, si è accorto che un suo amico era l'istruttore di pilates della sorella di Zingaretti.

 

le iene inchiesta mascherine regione lazio

Moroni riferisce di aver ricevuto istruzioni di inviare una e-mail con l'offerta di vendita all'indirizzo della Protezione civile, mettendo la lettera all'attenzione di tale Rita, alla quale viene aggiunto anche il nome di Fabio De Luca, entrambi soggetti estranei all'amministrazione. Chi sia Rita è un mistero. Moroni a precisa domanda risponde: «Come fa di cognome? Spalanca le porte, perché quando un cittadino normale vuole aiutare lo Stato, lo Stato non ti risponde, se però chiedi a qualcuno che conosce qualcuno che tifa spalancare le porte, lo Stato almeno ti risponde a una telefonata. Funziona così in Italia, questa è la verità...».

 

le iene inchiesta mascherine regione lazio 9

Fabio De Luca, raggiunto dalle «Iene» si trincera nel silenzio: «Perché mi viene a domandare questa cosa? Ancora co sta storia...». Mentre Angela Zingaretti, rintracciata da «Non è l'Arena» di Massimo Giletti spiega di aver messo solo in contatto due persone. Ma - secondo la Procura della Corte dei conti- la donna «pur non essendo dipendente della Regione e priva di qualsiasi ruolo ufficiale, svolgeva un ruolo attivo di canalizzazione di possibili fornitori di mascherine, facendo così intendere un coinvolgimento talmente diretto del Presidente della Regione nella gestione delle forniture di mascherine da arrivare a comprendere anche i suoi familiari».

 

le iene inchiesta mascherine regione lazio 8

Per questo i magistrati contabili ritengono provata l'ingerenza di Zingaretti nella gestione delle forniture, nonostante la Regione abbia spiegato che, all'epoca dei fatti, il governatore era assente perché malato di Covid. La trattativa tra la Regione e Moroni va comunque in fumo. In compenso la Regione acquisterà le stesse mascherine da altre società con prezzi ben più alti. Ma questa non è l'unica stranezza nella gestione dell'acquisto di mascherine da parte della Protezione civile.

 

le iene inchiesta mascherine regione lazio 7

Il contratto con la Ecotech avviene tramite alcuni intermediari. Ecotech è un'azienda che fornisce materiali elettrici con capitale da 10mila euro. È su questo che la Corte dei conti ha indagati Zingaretti e Tulumello. L'azienda si rivela inadempiente. La Protezione civile prima annulla i contratti, poi opta per la novazione dopo alcune dichiarazioni del governatore. Alla fine, vedendo che l'azienda - che aveva prodotto una polizza assicurativa fasulla - era ancora inadempiente ed essendo venuto meno lo «scudo» del decreto 28/2020 del governo Conte, Tulumello opta per l'annullamento definitivo della commessa, con l'azienda che aveva consegnato solo due milioni di mascherine.

 

le iene inchiesta mascherine regione lazio 6

A fare da tramite tra la Protezione civile ed Ecotech era stato Ivan Gilardi. Suo padre Bruno era stato l'istruttore di karate del vicecapo di gabinetto di Zingaretti, Andrea Cocco. Dopo il colloquio con Cocco, Gilardi viene chiamato il giorno stesso dal vicepresidente della Regione, Daniele Leodori, che in commissione alla Pisana mostra un preventivo firmato proprio da Ivan Gilardi.

 

«Le Iene» ricordano poi il caso della Worlwide Luxury Corner di Patrizia Colbertaldo, di professione holistic life coach. Nel 2008 era candidato nella lista a sostegno di Paolo Orneli (oggi assessore regionale e fedelissimo di Zingaretti con cui ha lavorato anche in Provincia di Roma), all'epoca candidato dal Pd a presidente del X Municipio.

 

le iene inchiesta mascherine regione lazio 5

E lo stesso Tulumello, scelto da Zingaretti per guidare la Protezione civile del Lazio ricorda «Le Iene» - ha a che fare con il Pd: è stato candidato sindaco al Comune di Fara Sabina e sostenuto dal governatore. Dopo essere stato sconfitto alle elezioni comunali, qualche mese dopo è diventato direttore della Protezione civile, alla quale Zingaretti ha affidato la gestione dell'emergenza Covid, togliendola alla Direzione acquisti, come osserva la Procura della Corte dei conti.

nicola zingaretti mascherinacarmelo tulumellonicola zingaretti mascherinale iene inchiesta mascherine regione lazio 2

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…