jacopone da toti - meme by emiliano carli

TOTI MOLLA LA POLTRONA? – DOPO CHE IL RIESAME HA CONFERMATO I DOMICILIARI, IL GOVERNATORE DELLA LIGURIA ACCUSATO DI CORRUZIONE FA CAPIRE CHE È PRONTO A DIMETTERSI: “L’INCARICO ORMAI È PIÙ UN PESO CHE UN ONORE” – I TOTIANI SI DICONO SICURI: “FINO A SETTEMBRE NON SUCCEDE NIENTE, NEL NOSTRO INTERESSE E IN QUELLO DEGLI ALLEATI A LIVELLO NAZIONALE”. SE CICCIO-TOTI DECIDESSE DI MOLLARE, SI ANDREBBE A VOTARE A NOVEMBRE, INSIEME A EMILIA ROMAGNA E UMBRIA, ALTRE DUE REGIONI DOVE IL CENTRODESTRA NON PARTE FAVORITO. SE LE PERDESSE TUTTE E TRE, SAREBBE UN DISASTRO PER LA MAGGIORANZA...

1 - TOTI RESTA AI DOMICILIARI, IL GOVERNATORE AVVILITO. E IL CENTRODESTRA PENSA AL VOTO IN LIGURIA: CHI GLI DIRÀ CHE È FINITA?

Estratto dell’articolo di Marco Imarisio per www.corriere.it

 

giovanni toti 2

[…] molti totiani della prima ora […] si avviano verso Palazzo Ducale per «Invecchiare bene», convegno con il ministro della Salute Orazio Schillaci, che nei molti politici liguri presenti suscita un interesse relativo, diciamo così. Infatti, la prima e unica domanda che viene rivolta a Piana riguarda la longevità, ma non quella degli umani. «La nostra giunta è destinata a durare, abbiamo intenzione di andare avanti».

 

Tra il pubblico, non si sussurra certo di problemi geriatrici. I consiglieri regionali degli altri partiti di maggioranza discutono tra loro di eventuali candidature, da pensare anche in fretta, dati i chiari di luna. Gli uomini di Toti fanno conciliabolo a parte, e si consolano come possono.

 

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA - VOTO DI SFIDUCIA A GIOVANNI TOTI

«Fino a settembre non succede niente, nel nostro interesse e in quello degli alleati a livello nazionale» sostengono, rallegrandosi di questa convergenza. A farla breve, il ragionamento-panacea è il seguente.

 

Le carte sarebbero ancora in mano a Toti, perché se decidesse di dimettersi adesso, in Liguria si terrebbero le elezioni a novembre, insieme a Emilia-Romagna e Umbria, anch’esse due regioni dove il centrodestra non parte con il favore del pronostico. Fosse uno 0-3, sarebbe Caporetto. Quindi, prendere tempo, che più tardi si vota, meglio è. Tutti al mare e dopo si vedrà, che poi non c’è molto altro da fare, e da sperare.

 

2 - TOTI: RESTARE PIÙ UN PESO CHE UN ONORE HO CAPITO BENE LE ACCUSE DEI PM

Estratto dell’articolo di Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera”

 

GIOVANNI TOTI - CONSIGLIO REGIONALE LIGURIA

Essere il governatore della Liguria in questo momento difficile è più «un peso che un onore» per Giovanni Toti che, ferito ma non sconfitto da più di due mesi di arresti domiciliari, vede come «una liberazione» lasciare l’incarico e dare la parola agli elettori convinto che premieranno ciò che di positivo ha realizzato, ma la decisione su cosa fare, se dimettersi o no, non può che prenderla dopo essersi confrontato con chi ha condiviso la sua «avventura politica».

 

È quanto scrive in una lunga e appassionata lettera al suo avvocato Stefano Savi che ha chiesto al gip che Toti sia autorizzato a incontrare il segretario della Lega Matteo Salvini che più volte gli ha espresso solidarietà. È la reazione alla dura ordinanza con il quale il Tribunale del riesame di Genova ha confermato i domiciliari perché, hanno scritto i giudici, ha dimostrato di non aver capito di cosa è accusato, non ha ammesso di aver ricevuto soldi (74 mila euro) dall’imprenditore portuale Aldo Spinelli in cambio di favori, come sostiene la Procura diretta da Nicola Piacente che lo accusa di corruzione.

 

giovanni toti aldo spinelli

[…]  il governatore e l’avvocato Savi hanno ripetuto allo sfinimento che si trattava di finanziamenti leciti slegati dall’interessamento per le pratiche di Spinelli. «Ho capito benissimo», risponde Toti che, per «tranquillizzare i giudici», rigetta le accuse e li assicura che, se dovesse rifare ciò che loro considerano un reato, Savi dovrebbe chiedere per lui «la non punibilità per infermità mentale».

 

Con una vena di sarcasmo, chiede: «Immaginate che una persona sana di mente possa ripetere la stessa azione per la quale si trova ai domiciliari?» e che, dopo tutto il clamore che c’è stato, «un imprenditore che, vedendo Toti sul ciglio della strada, possa fermarsi a chiedere anche solo una informazione?».

 

E allora rivendica che dalla «enciclopedica opera di controllo» che è stata fatta emergerebbe che i suoi comitati elettorali hanno ricevuto soldi da molti privati, ma sempre nel rispetto della legge, che si sarebbe interessato solo di pratiche legittime nell’interesse della Liguria e che chi lo ha sostenuto, anche economicamente, lo ha fatto ritenendo che «la nostra politica fosse migliore delle alternative».

 

PAGO - ALDO SPINELLI MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

Ai pm di Genova che sono convinti dell’esatto contrario, anche in base a parecchie intercettazioni in cui evidenziano che Toti chiede insistentemente soldi a Spinelli per finanziare le campagne elettorali, il governatore ribatte che ha sempre considerato «scorretto, al limite anche un reato, trattare in modo diverso le persone a seconda che ti avessero finanziato oppure no, votato o no».

 

[…]

Si rammarica di essere «ai domiciliari, confinato nel paesino di Ameglia, sospeso dalla carica per il solo fatto di poterla ancora un giorno ricoprire, ormai per poco tempo per la verità, perché potrei nuovamente interessarmi ad altre pratiche e un imprenditore potrebbe donarci dei soldi». Ed allora si fa da solo la domanda che tutti gli fanno e si fanno, e cioè se si dimetterà.

 

GIOVANNI TOTI IN AUTO IL GIORNO DELL INTERROGATORIO DAVANTI AI PM

La risposta che si dà è che «forse sarebbe stato più facile, fin da subito, sbattere la porta con indignazione al solo sospetto mosso sul mio operato» perché in Liguria si sarebbe tornati alle elezioni, alle quali i cittadini non avrebbero potuto che confermare la sua politica («Non vedo l’ora») deludendo gli sciacalli che, «dimenticato ogni principio giuridico civile, cavalcando sospetto, odio e invidia sociale», vogliono «riacquistare un ruolo, sull’onda delle carte bollate». […]

GIOVANNI TOTI RAFFAELLA PAITA GIOVANNI TOTI SULLO YACHT LEILA DI ALDO SPINELLIE IO PAGO - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…