infertilita

UOMINI, LE CARTUCCE STANNO FINENDO - GABANELLI: “NEL 1973 GLI UOMINI POTEVANO CONTARE SU 99 MILIONI DI SPERMATOZOI PER MILLILITRO, NEL 2011 SONO SCESI A 47,1 MILIONI. IL NUMERO SI È RIDOTTO DEL 59,3% IN MENO DI 40 ANNI - AD INFLUIRE PERICOLOSAMENTE SULLA FERTILITÀ DELL'ESSERE UMANO CI SONO I FATTORI AMBIENTALI…”

Milena Gabanelli per il “Corriere della Sera”

 

GABANELLI

The Handmaid's Tale è il titolo della fortunata serie Netflix che racconta di un futuro non lontano in cui, a causa dell'inquinamento e di fattori ambientali, crolla negli Stati Uniti il tasso di fertilità. La storia ruota intorno alla figura delle ancelle vestite in rosso, ma si capisce in fretta che il problema coinvolge anche i maschi. Passando dalla fiction alla realtà, i dati sono questi: nel 1973 gli uomini potevano contare su 99 milioni di spermatozoi per millilitro, nel 2011 sono scesi a 47,1 milioni.

 

Il numero si è ridotto del 59,3% in meno di 40 anni. A dimostrarlo è lo studio pubblicato sulla rivista scientifica internazionale «Human reproduction update», dove il team del professor Hagai Levine, dell'Università Ebraica di Gerusalemme, mettendo insieme 185 ricerche di diversi Paesi, prodotte nell' arco di 38 anni, su un campione di quasi quarantatremila uomini in Europa, America del Nord, Australia e Nuova Zelanda, è riuscito a compiere questo preziosissimo calcolo.

spermatozoo

 

Anche la Cina non è messa bene: recentemente è stato messo al microscopio il liquido seminale di 30.000 donatori alla «Human Sperm Bank of China», di età compresa fra i 22 e i 44 anni. Un po' pochi, considerata la vastità della popolazione cinese, tuttavia lo studio è indicativo: nel periodo di osservazione tra il 2001 e il 2015 è stata riscontrata una diminuzione della concentrazione spermatica del 40%, del numero totale, motilità dello sperma e peggioramento della morfologia.

 

L'Organizzazione mondiale della sanità sostiene che il numero minimo per la normalità nella conta spermatica è di quindici milioni per millilitro, quindi siamo abbondantemente sopra il limite, ma il dato è comunque preoccupante perché indica una tendenza alla rapida diminuzione. Secondo il professore Vincenzo Mirone della Società italiana di urologia, più è alto il numero di spermatozoi, maggiore è la possibilità di fecondare con successo, ma la capacità di procreazione maschile dipende anche dallo stato di salute dello spermatozoo.

CELLULARE SPERMATOZOI

 

Già diversi anni fa l' Università di Copenaghen, mettendo insieme le analisi pubblicate tra il 1938 e il 1991, era arrivata a concludere che in 50 anni c' era stato un progressivo calo della qualità degli spermatozoi in concomitanza di un aumento di anomalie genito-urinarie.

Ad influire pericolosamente sulla fertilità dell' essere umano ci sono i fattori ambientali.

 

L'università Federico II di Napoli con il team del professor Michele De Rosa, tra il 2000 e il 2002 ha tenuto sotto osservazione 85 uomini giovani e di mezza età che lavorano ai caselli autostradali, e che sono dunque esposti quotidianamente ad alti livello di inquinamento da traffico.

 

Contemporaneamente lo studio ha raccolto i dati di riscontro su un altro gruppo altrettanto numeroso di maschi residenti nella stessa area geografica. Alla fine i ricercatori sono riusciti a dimostrare che la motilità degli spermatozoi era significativamente inferiore tra i casellanti.

SPERMATOZOI IN VITRO

 

Per gli uomini, è comodo tenere il cellulare nelle tasche anteriori dei pantaloni, ma è utile sapere che la forte vicinanza dello smartphone allo scroto può in qualche modo influire sullo stato di salute dei gameti. Sebbene ad oggi non ci sia una letteratura abbastanza ampia da poterlo dimostrare in maniera univoca, grazie all' analisi «The influence of direct mobile phone radiation on sperm quality», pubblicato dal Giornale Europeo di Urologia, sappiamo che esiste l' esposizione alle radiazioni dei telefoni cellulari, influisce sul livello di frammentazione del Dna e provoca una diminuzione della motilità degli spermatozoi.

 

A questa conclusione è giunto un team di ricercatori che ha sottoposto per cinque ore il seme di 32 maschi agli effetti delle onde del cellulare in modalità standby o telefonata.

È noto che dopo i 30 anni per la donna, e i 40 per l' uomo, la qualità genetica di ovociti e spermatozoi peggiora; ma per ragioni dovute sempre più spesso ad incertezza economica, si rimanda in là negli anni il momento della gravidanza, correndo il rischio di essere meno fertili.

 

SPERMATOZOI

Secondo il Registro nazionale sulla procreazione medicalmente assistita dell' Istituto superiore di Sanità, tra le coppie che si rivolgono ai centri specializzati per avere un figlio, la percentuale di uomini infertili è del 29,3%. Però l' età non è l' unica responsabile.

Il ministero della Salute riporta che una coppia su cinque ha difficoltà a procreare per vie naturali, il doppio rispetto a 20 anni fa, e le cause di infertilità riguardano in egual misura al 40% sia gli uomini che le donne.

 

Solo per il 20% si tratta di una condizione legata alla coppia. Anche in Italia viene riportato che il numero dei gameti è diminuito del 50%; ma la conta spermatica - dice l' istituto Superiore di Sanità - non è il solo indice dimostrato di fertilità. A nuocere sulla qualità degli spermatozoi (aumentando quindi il rischio infertilità) ci sono le condizioni lavorative: quelle che espongono a radiazioni, a sostanze tossiche o a microtraumi. Influiscono negativamente anche gli inquinanti prodotti dal traffico urbano e il fumo di sigaretta.

sperm diet

 

Il 27 maggio del 2015 il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, preoccupata per il futuro del Paese, ha annunciato il Piano nazionale per la natalità, con campagna di sensibilizzazione e investimenti nella diagnosi precoce delle malattie legate alla riproduzione. Nel 2016 viene istituito il «Fertility Day». Tra le numerose proposte è previsto il coinvolgimento delle università e delle istituzioni, viene annunciata l' istituzione di un master post specialistico di alta formazione in Medicina della fertilità.

 

Qualcuno certamente ricorda lo scivolone della campagna di comunicazione con i poster colpevolizzanti nei confronti delle donne non ancora mamme e la rappresentazione di un gruppo di ragazzi di colore definiti «I cattivi compagni da abbandonare». Oggi del «Fertility day» si sono perse le tracce. Il problema però rimane, quindi ricordiamo ai giovani maschi: evitate di tenere il telefonino nella tasca dei pantaloni, e fatevi visitare dall' andrologo, esattamente come fanno le ragazze, che ogni tanto dal ginecologo ci vanno.

 

gravidanza

Le cause dell' infertilità, che dipendono in ugual misura dall' uomo e dalla donna, oltre ad essere legate allo stile di vita, sono spesso patologie prevenibili e facilmente curabili se affrontate tempestivamente. Considerazione finale: non risulta siano stati fatti studi analoghi in Africa, India, o America Latina. Questo buco di conoscenza potrebbe incidere sulle allarmanti previsioni di crescita demografica del pianeta?

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...