Estratto dell'articolo di Andrea Galli per www.corriere.it
Sangue e una piccola vanga sulla Mercedes di Dumitru Stratan [...] Quella vanga, appunto di ridotte dimensioni e pertanto di un impatto contenuto, non avrebbe permesso di scavare una fossa per seppellire l’ex fidanzata Yana Malayko, uccisa tra le 2 e le 5 della notte di venerdì, e il cui corpo, nascosto nella periferica via Albana in un’area di campi, boschi, pozzi, torbiere e un lago, ancora non si trova, al quinto giorno ormai di ricerche [...].
Lui, Dumitru, [...] nell’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere e il legale Andrea Pongiluppi poggia sull’esclusione di premeditazione. Ma la Procura di Mantova ragiona sull’ipotesi opposta[...] .
Di tre settimane fa l’annuncio di Yana, ucraina di Cernivci, assassinata nel suo appartamento a Castiglione delle Stiviere, d’interrompere la relazione, stanca com’era delle perpetue ubriacature di Stratan, emigrato con mamma Ana e sorella Cristina dalla Moldavia, e qui noto per l’inesistente voglia di lavorare. Difatti a 33 anni lo mantenevano i familiari, i quali comunque non si fidavano altrimenti Ana e Cristina, di 52 e 31 anni, non si sarebbero tenute la totalità delle quote del bar «Event coffee» che sorge alla base del condominio dell’omicidio.
Omicidio consumato da Dumitru da solo a differenza, forse, delle azioni per liberarsi del cadavere. Con l’acquisizione di nuovi filmati delle telecamere e la stesura di una nuova ipotetica geografia percorsa in direzione di via Albana, gli investigatori esplorano la possibilità di un complice[...]. Il che non toglie l’orientamento già menzionato: che non ci sia stata sepoltura. Lo scenario non sarebbe stato «consentito» dai movimenti di Stratan attraverso le celle agganciate dal cellulare, poiché sarebbero serviti molti più minuti rispetto all’effettiva sua sosta nella zona.
[...] Il padre di Yana ripete di non aver mai sentito racconti pregressi di violenze, e al contempo di paure della ragazza. La famiglia del killer coltivava però preoccupazioni. Cristina aveva spesso ospitato Yana, anche per proteggerla; ed è stata Cristina, l’altro giorno, a consegnare subito l’assassino con una chiamata ai carabinieri, dopo aver a sua volta ricevuto al telefono da Dumitru la confessione del delitto.
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