turisti russi

VA BENE IL TURISMO AUTARCHICO, MA MANDATECI PURE I MILIARDARI RUSSI! - QUEST’ANNO LE CITTÀ D’ARTE E LE SPIAGGE ITALIANE RISCHIANO DI AFFOLLARSI SOLO DI TURISTI MORDI E FUGGI CON POCHI SOLDI DA SPENDERE - MA UNA SPONDA POTREBBE ARRIVARE DAL GOVERNO RUSSO CHE AUTORIZZA GLI OLIGARCHI A LASCIARE IL PROPRIO PAESE - L’ALTRA FACCIA DELLA ‘GUERRA DEI TURISTI’ RACCONTATA DAL PROF. IGOR PELLICCIARI

 

Igor Pellicciari per www.formiche.net

 

TURISTA RUSSA AL MARE

Che la paura di un virus sconosciuto abbia lasciato spazio all’angoscia per una crisi economica che si preannuncia sempre più grave, lo dimostra la copertura nei media nostrani dei primi weekend della Fase 2.

 

turisti russi in italia

Più che di giornalismo informativo, si è trattato di lancio promozionale volto a stimolare la voglia di svago accumulata durante il lockdown e di indirizzarla verso un messaggio subliminale: fate le vacanze in Italia (per carità). È mantra così forte da ricadere in retoriche autarchiche di altri tempi, ricorrenti di recente tutt’al più nel settore alimentare (con richiami sovranisti al “brindisi con italianissimo spumante” o alla un po’ buffa “pizza patrimonio dell’Unesco”).

 

Abbiamo scritto su Formiche.net della “Guerra dei Turisti” in atto tra Stati intenti a competere per accaparrarsi quote della prima industria a ripartire nella Fase 2, complice anche il contestuale inizio della stagione estiva. Ne è conferma la gestione dei confini nazionali da parte di singoli Stati dove, nonostante i richiami di Bruxelles a reintrodurre omogeneamente Schengen, le cancellerie europee si muovono ancora per conto loro, senza nemmeno giustificarsi.

 

italia russia

Nei decenni sono nati complessi sistemi di governo economico europeo che al primo stress test (geo)politico sono risultati fuori contesto, come attori di film muti con l’introduzione del sonoro. La Troika può imporre come vuole alla Grecia brutali spending review; ma la Commissione Europea nulla può se Atene decide di limitare l’accesso agli italiani.

 

TURISTI RUSSI

Troppo potere (economico) nel primo caso; troppo poco (politico) nel secondo. Registrata l’evanescenza della Ue (con questi tempi di reazione, ci diranno come gestire i turisti dei mercatini di Natale), il governo italiano sta correndo ai ripari lavorando sul doppio binario di trattenere in patria il turismo domestico e di attirare quello straniero.

 

TURISTI RUSSI A VENEZIA

Sul primo, la strategia è semplice e gioca su due aspetti chiave: da un lato gli italiani sono un popolo da grandi numeri; dall’altro, hanno ora (per indigenza o timore) poca attitudine a spendere e soprattutto quest’anno è probabile che la tradizionale gita fuori porta passi direttamente da Pasquetta a Ferragosto. Il turismo domestico oramai da tempo si muove in autonomia trainato dai tanti e piccoli consumi e dalle attività interne che il governo considera capace di cavarsela da solo nel post-pandemia (a tal punto da stanziare pochi fondi a sostegno del settore, a fronte, ad esempio, dei 18 miliardi di euro allocati dalla Francia).

 

turisti russi aspettano putin a roma

In effetti la folla di turisti mordi-e-fuggi registrata negli scorsi weekend nelle classiche destinazioni del nostro turismo nazional-popolare (con in testa la Romagna) fa ben sperare per l’estate. È probabile che questa massa low budget produrrà alti numeri, utili per salvare per il rotto della cuffia il settore, seppure non senza importanti perdite. Più complesso è il discorso sull’incoming straniero, che in questi anni ha per primo contribuito a cambiare la morfologia del turismo in Italia.  Se Venezia, Roma, il lago di Como, Capri etc. erano già note ai tempi di Goethe e Lenin, è stato l’afflusso recente di visitatori stranieri su alcuni territori a obbligarli a reinventarsi come mete di un turismo tematico dove il più delle volte è stata la domanda a creare l’offerta.

 

vladimir putin mikhail mishustin

È l’esempio di Milano, diventata mecca dello shopping del lusso e della moda, o di Bologna, destinazione per percorsi culinari o storico moto-sportivi, o ancora del Salento, meta dell’ agriturismo da masseria. Campioni di questo rilancio sono stati incoming russi, cinesi, arabi, americani, brasiliani etc. iniziati inizialmente da ceti alto-spendenti; cui sono seguiti via via visitatori delle classi medie e medio-basse; risultanti della massificazione che ha vissuto il comparto turistico su scala globale.

 

turista

Obiettivamente, con poche eccezioni, gli Enti turistici nazionali-regionali-comunali hanno rincorso questi trend piuttosto che crearli; con iniziative il più delle volte arrivate in ritardo. Spesso inutili (convegnistica risultato di consulenze da sottobosco politico). A volte dannose (progetti di “internazionalizzazione” con spreco di risorse e senza risultati concreti). Quindi, per capire se e quando i turisti stranieri torneranno da noi non serve chiedere alla nostra politica ma osservare come si stanno predisponendo a riguardo i Paesi da cui essi provengono.

russe spendaccione in italia

 

Sul versante russo (forse il turismo straniero che maggiormente ha impattato per volumi da singolo Paese in Italia negli ultimi dieci anni) i segnali che stanno arrivando sono piuttosto contraddittori e fanno ipotizzare come quasi certo un ritorno a breve solo della fascia turistica alto-spendente.

 

Nel decreto del premier Mishustin del 6 giugno 2020, che elenca i casi eccezionali e urgenti (sanitari, emergenze familiari etc.) di cittadini russi che sono autorizzati a lasciare la Federazione, la parte finale introduce quella che sembra a tutti gli effetti una norma “ad personam” per venire incontro al gruppo di pressione dei benestanti russi (si calcola che solo a Mosca vi siano più di 650.000 residenti con una disponibilità finanziaria superiore al milione di dollari anche se i censiti superano di poco i 100.000).

turisti russi

 

Viene infatti estesa la possibilità di uscire dalla Russia anche per tutti coloro che possono mostrare un contratto di lavoro all’estero (anche da eventuali società di comodo) oppure che vi si rechino per studio. Se si considera la possibilità ininterrotta data ai jet privati durante la Fase 1 di volare (pare che un “biglietto” Mosca-Nizza solo andata vada sui 6.000 dollari) e la alta diffusione tra i benestanti russi di un secondo passaporto “utile” per ingressi senza visti in altri paesi – ne esce un quadro di quasi assoluta libertà di movimento per gli alto-spendenti e per il loro staff al seguito (hostess, accompagnatori, cuochi, assistenti, skipper, maestri di tennis, etc.)

Igor Pellicciari

 

Discorso diverso riguarda la classe medio-bassa che per ora ancora non intravvede reali possibilità di vacanze all’estero; scoraggiate peraltro dalla svalutazione di un ulteriore 10% del rublo in seguito alla guerra del greggio (ora sui 78 rubli per un euro). Ma è anche probabile che lo stesso governo russo sia tentato dal limitare i danni di una recessione economica durissima per una crisi combinata energetica e post-Covid, facendo convogliare le proprie classi popolari verso il suo turismo interno (l’industria domestica che insieme all’agro-alimentare maggiormente è stata rilanciata dal 2014 in seguito alle sanzioni per l’Ucraina).

 

turisti russi in italia

L’ingessata agenzia federale russa per il turismo (Rosturism) ha scoperto un nuovo attivismo e, su diretto invito del Cremlino, ha lanciato massicce campagne di promozione di mete come Sochi, la Siberia, il lago Baykal, la Crimea. Mentre i tour operator, sensibili agli orientamenti governativi, stanno commercializzando pacchetti di vacanze a prezzi “politici” competitivi. A soffrirne potrebbero essere nell’immediato quelle che negli anni passati sono state le principali destinazioni italiane delle classi medio-basse russe.

 

In testa vi sarebbe ancora la Romagna che per inciso proprio in questi giorni ha concluso un accordo importante per voli di linea iraniani su Rimini, finalizzando un lavoro iniziato già a Settembre 2019 dall’amministratore delegato Leonardo Corbucci su un percorso facilitato da canali diplomatici tracciati da Roma e Mosca (a sua volta, peraltro, tra le mete turistiche preferite dalla borghesia iraniana).

igor pellicciari

 

Questo non vuol dire che i progetti russi di aumentare l’arrivo del proprio turismo popolare in Italia siano cancellati; ma semmai solo temporaneamente rimandati. A crisi mitigata (si spera già da agosto) è probabile che vengano attuati i piani previsti già prima del Covid di aumento sull’Italia delle tratte giornaliere coperte da Aeroflot e anche dalla sua low cost controllata Pobeda, in un progressivo sostituirsi dei voli di linea ai tradizionali ed imprevedibili charter. Come ancora resta sul tavolo (anche se a livello di mero studio di fattibilità) l’ipotesi di trasformare Fiumicino nel principale hub europeo di voli da e per la Russia.

 

turista russa a venezia

Che – più che a logiche di mercato – risponderebbe alla tradizionale attitudine della politica estera russa di compiere gesti di aiuto e sostegno concreto a strategici Paesi alleati o amici. Senza badare ai costi.

TURISTI RUSSI TURISTI RUSSITURISTE RUSSE A MILANO TURISTI RUSSI A MILANO

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DELLA PROCURATRICE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, PROTETTA DA UNA MAXISCORTA DA PAURA, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA IL MINISTRO CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE STATUNITENSE IN ITALIA TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELLA PRIMA ITALOAMERICANA DIVENTATA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOATRI - BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DEI FRATELLINI DI GIORGIA MELONI…

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE...