big la via bertone

LA VIA ETRURIA - ARRESTATO MARIO LA VIA, AD DELLA PRIVILEGE, LA SOCIETA’ FALLITA NEL 2015 CHE OTTENNE 125 MILIONI DA UN POOL DI BANCHE CAPITANATO DA ETRURIA PER COSTRUIRE UN MEGA YACHT MAI REALIZZATO. I SOLDI SONO STATI SPESI PER VILLE, AUTO DI LUSSO E ANCHE PER UNA SUPERBENEFICENZA A BERTONE

Fabio Tonacci per “la Repubblica

 

MARIO LA VIAMARIO LA VIA

Se mai qualcuno avrà il coraggio di varare quella carcassa di yacht arrugginito, adagiato nel cantiere abbandonato della Privilege Yard al porto di Civitavecchia, un azzeccato nome di battesimo potrebbe essere “Mangiatoia”. Quel progetto, infatti, nato col preciso obiettivo di succhiare denaro a un pool di banche (Etruria, Banca Marche, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Bpm e Mps) ha sfamato l’appetito di tanti: dell’ex segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone, degli ex parlamentari Mario Baldassarri e Vincenzo Scotti, del presidente dell’Autorità portuale Pasqualino Monti.

 

E naturalmente quelli dell’imprenditore 76enne Mario La Via. L’uomo che diceva di voler costruire uno yacht, e invece regalava soldi non suoi. Mario La Via, amministratore delegato della Privilege Yard fallita nel 2015, e Antonio Battista, componente del cda e unico delegato a operare sui conti bancari della società, sono finiti agli arresti domiciliari su ordine della procura di Civitavecchia, per i reati ipotizzati di bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale, reati tributari e violazione della normativa antimafia.

MARIO LA VIA 2MARIO LA VIA 2

 

Con il denaro prestato dagli istituti bancari, per dire, avevano acquistato una Maserati e una Ferrari Coupé da 320mila euro. L’indagine del Nucleo tributario della finanza ricostruisce tutte le distrazioni patrimoniali attorno allo yacht mai varato. Rendendolo un corpo di reato lungo 127 metri.

 

Il maxi finanziamento concesso alla Privilege dal consorzio di banche (Etruria era la capofila) ammonta a 190 milioni di euro, di cui circa 125 milioni effettivamente erogati. Un progetto che non stava in piedi fin dall’inizio ma che ebbe sponsor di alto livello e coperture. Risulta agli atti una lettera di garanzia da parte della Barclays, ottenuta «ricorrendo a pressioni di organi amministrativi e politici ». Non solo.

 

ANTONIO BATTISTAANTONIO BATTISTA

L’ex ministro Vincenzo Scotti della Privilege era presidente onorario. Lui e l’ex parlamentare Fli Mario Baldassarri andarono di persona a una riunione con esponenti di Banca Etruria per perorare la causa di La Via. Lo ha raccontato ai finanzieri Carlo Maggiore, il responsabile della Direzione Corporate Finance di Etruria. E che c’entra Baldassarri? È il rappresentante legale della Economia Reale srl, società che ottiene da Privilege un paio di consulenze, «per attività svolta presso Unicredit e Intesa al fine di concretizzare la loro partecipazione al pool bancario».

 

CANTIERE PRIVILEGE CANTIERE PRIVILEGE

Il compenso era di 500mila euro. Quando i finanzieri vanno a perquisire la mega villa di Mario La Via a Roma in zona Quarto Annunziata — una sobria dimora di 4 piani con sala cinema, discoteca, palestra, 3 saloni di rappresentanza, parco, campo da tennis, piscina e spogliatoi, ristrutturata con 4 milioni di euro stornati dalle casse della Privilege e fatta passare come la foresteria della società — scoprono un dettaglio minimo, ma che racconta molto. «Sono stati rinvenuti segnaposti per cene eleganti con personaggi di prestigio e la corrispondenza con il cardinale Bertone».

Tarcisio Bertone Tarcisio Bertone

 

mario baldassarrimario baldassarri

Ecco che viene fuori quanto ricostruito da Repubblica e Libero nelle settimane scorse: 700mila euro di bonifici erogati a favore di associazioni italiane ed estere «su richiesta, indicazione e sollecitazione di Tarcisio Bertone, tra il febbraio 2008 e il novembre 2012». Privilege Yard pagava anche l’affitto della casa di Pasqualino Monti, il presidente dell’autorità portuale di Civitavecchia che ha concesso l’area del cantiere, per una somma complessiva di 43.200 euro, «a circa il triplo dei valori medi di mercato per gli anni 2011 e 2012». Ma per Mario La Via i soldi non erano un problema.

CANTIERE PRIVILEGE CENA CANTIERE PRIVILEGE CENA CANTIERE PRIVILEGE PARTERRE CANTIERE PRIVILEGE PARTERRE privilege closing party 1privilege closing party 1cantiere privilege03cantiere privilege03FESTA DEL CANTIERE PRIVILEGE FESTA DEL CANTIERE PRIVILEGE OSPITI PRIVILEGE OSPITI PRIVILEGE CANTIERE PRIVILEGE CANTIERE PRIVILEGE BENEDIZIONE DELLA CHIGLIA PRIVILEGE BENEDIZIONE DELLA CHIGLIA PRIVILEGE Privilege YardPrivilege YardCANTIERE PRIVILEGE PARTY CANTIERE PRIVILEGE PARTY P430P430cantiere privilege01cantiere privilege01cena privilege 14 maggio 2007 2cena privilege 14 maggio 2007 2cena privilege 14 maggio 2007 1cena privilege 14 maggio 2007 1PrivilegeYard20080909 05PrivilegeYard20080909 05cantiere privilege02cantiere privilege02salotto politico cda privilegesalotto politico cda privilegePrivilegeYard20080909 02PrivilegeYard20080909 02privilege manifesto cantiereprivilege manifesto cantierePrivilegeYard20080909 03PrivilegeYard20080909 03PrivilegeYard20080909 01PrivilegeYard20080909 01PrivilegeYard20080909 00 cardinal bertonePrivilegeYard20080909 00 cardinal bertonePrivilegeYard20080909 06PrivilegeYard20080909 06CANTIERE PRIVILEGE OSPITI CANTIERE PRIVILEGE OSPITI PrivilegeYard20080909 04PrivilegeYard20080909 04romano prodi gianni rivera cda privilegeromano prodi gianni rivera cda privilegePrivilege YardPrivilege YardPrivilege YardPrivilege YardReina_LaViaReina_LaViaScotti_RomaniScotti_RomaniP430P430privilege yardprivilege yardReina_BaldassarriReina_BaldassarriCANTIERE PRIVILEGE CANTIERE PRIVILEGE CANTIERE PRIVILEGE CANTIERE PRIVILEGE CANTIERE PRIVILEGE FESTA CANTIERE PRIVILEGE FESTA vincenzo scottivincenzo scotti

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…