felpa casamonica

ZINGARATE DA ROMEO & GIULIETTA - CHE SUCCEDE SE UNA RAGAZZA SI INNAMORA DI UN CASAMONICA? E CHE ACCADE SE LEI FA PARTE DEL CLAN DEGLI SPINELLI? UN PAPOCCHIO DEGNO DI UN FILM! - LA FAMIGLIA DELLA RAGAZZA ASSALTA MILITARMENTE UNA VILLA DEI CASAMONICA ALLA ROMANINA PER RIPORTARLA A CASA - LO SCONTRO TRA FAMIGLIE E' PARTITO PERCHE' LEI ERA DESTINATA A UN ALTRO RAGAZZO - QUANDO È INTERVENUTA LA POLIZIA, LA RAGAZZA ERA GIÀ STATA PORTATA VIA E...

Marco De Risi e Camilla Mozzetti per “il Messaggero”

 

casamonica spinelli

Se non fosse per il contesto e i co-protagonisti che la animano, la storia, susciterebbe anche della commozione. Ma quello che ha fatto un clan degli Spinelli ieri mattina, assaltando militarmente una villa dei rivali Casamonica alla Romanina, nulla ha a che vedere, con una versione (pur rivisitata) di un contemporaneo Romeo e Giulietta. In questo spicchio di periferia in mano alla malavita, ci sono due giovani, nomadi, che si innamorano nonostante le famiglie siano avversarie e che, consapevoli di questo, decidono comunque di sfidarle restando uniti. Di più, i due decidono di andare a vivere sotto lo stesso tetto. Ecco il raid criminale e sfacciato di un clan contro l' altro clan.

 

La storia, appunto, si delinea meglio e spunta una frangia della mala romana, quella che fa affari mangiandosi le vite di poveri disgraziati piegati dai debiti dell' usura. Quella che da decenni si divide il territorio della Capitale, come fosse il padrone di Roma, decidendo quali zone prendersi per spacciare cocaina, hashish, eroina e marijuana. Quella mala che, pur crescendo in numeri e componenti - e dunque affiliati sicuri - grazie anche a matrimoni combinati, una mattina si sveglia e non sopporta lo sgarbo subito da quei due ragazzi che non sono stati capaci di restare al loro posto. Una giovane, che all' anagrafe risponde al cognome Spinelli ha deciso di fidanzarsi con un membro del clan Casamonica. Fin qui nulla di strano.

 

casamonica spinelli

Anche perché i Casamonica e gli Spinelli da anni si imparentano per rafforzare il loro asse criminale. Consuetudine rodata anche con altre famiglie come gli Spada, i Di Silvio, i Di Guglielmo. L' unico problema, però, è che la Spinelli ha scelto il Casamonica sbagliato.

 

Ed ecco allora che in pieno giorno, incuranti di tutto, va in scena la lotta (quasi armata) tra le due famiglie. La prima offesa perché la giovane era destinata ad un altro, la seconda colpevole di aver violato gli accordi e di essersi portata in casa la ragazza, proteggendo la passione del figlio.

 

LA DINAMICA Sono da poco trascorse le dieci del mattino quando alla Romanina il gruppo degli Spinelli si scaglia contro una lussuosa villa in via Domenico Baccarini abitata da altri Casamonica uno dei quali, appunto, aveva osato portare all' interno l' amata che fa parte dell' altro clan. Ecco che i nomadi si presentano a bordo di un' auto usata come fosse un ariete.

 

casamonica spinelli

È sembrato di assistere ad un film, ma non c' era nessun ciak. L' auto a tutta velocità ha raso al suolo il portone con un boato che ha preoccupato i residenti. Un' azione che dimostra come questi clan, colpiti anche dall' accusa di mafia, riescano a spadroneggiare nella zona alla periferia sud-est di Roma. La prima fase dell' attacco riesce: la pesante cancellata viene giù. Poi i protagonisti del raid fanno a pezzi ogni oggetto che si trova sul prato all' inglese: vasi ed altre strutture. Sembra che siano riusciti a riprendere la ragazza.

 

Poi il gruppo fugge. Sul posto è arrivata la polizia che ha già iniziato ad indagare. Si tratterebbe di soggetti noti alle forze dell' ordine che ora dovranno rispondere di danneggiamento e di minacce.

 

 Gli investigatori hanno già un quadro limpido sugli autori del raid. Per loro si può profilare un arresto per una lunga serie di reati. Un equipaggio della polizia è rimasto sul posto proprio per prevenire eventuali comportamenti violenti. Non è escluso che si possa procedere anche per sequestro di persona. La polizia sta cercando di capire, infatti, se la giovane abbia lasciato la villa dei Casamonica volontariamente o su costrizione. Anche se in questo caso servirebbe, paradossalmente, una denuncia che non arriverà mai.

 

il sistema casamonica

Non è la prima volta che le relazioni sentimentali aizzano le faide tra clan seduti allo stesso tavolo di affari criminali. Anche se, fino ad oggi, nessuna era stata così scenicamente cruenta.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO