mondragone lancia sedia dalla finestra

LA ZONA ROSSO BOLLENTE DI MONDRAGONE: FUGHE, PROTESTE E LA FURIA DEGLI ITALIANI CONTRO I BULGARI CHE VIVONO NEI PALAZZI OCCUPATI EX CIRIO. LAVORANO NEI CAMPI PER 1 EURO L'ORA (LE DONNE) O 3 (GLI UOMINI) MA PAGANO PER VIVERE NELLE CASE OCCUPATE. PER QUESTO ALCUNI DI LORO SONO ANDATI A LAVORARE LO STESSO - L'INFETTIVOLOGO BASSETTI: ''BASTA CON QUESTA GUERRA ALL'UNTORE. ESISTE LA PRIVACY PER CHI È MALATO. IL VIRUS NON È PIÙ QUELLO DI PRIMA. DEI 49 INFETTI CAMPANI NESSUNO È ANDATO IN OSPEDALE. SE IO SCRIVESSI SULLA PORTA DI UN MIO PAZIENTE 'MALATO DI TUBERCOLOSI' SUCCEDEREBBE...''

 

1. BASSETTI: ''NON SI PUÒ RIVELARE A TUTTA ITALIA L'INDIRIZZO DEI POSITIVI AL COVID COME A MONDRAGONE. POI SI CREA L'ASSALTO ALL'UNTORE, ESSATTAMENTE COM'È SUCCESSO. IL VIRUS NON È PIÙ QUELLO DI PRIMA, LO DICE L'EVIDENZA CLINICA''

 

Dagonews

 

Matteo Bassetti

L'infettivologo Matteo Bassetti ieri sera ha criticato la gestione del focoalio di Mondragone a ''Effetto Notte'' su Radio24: ''Non si può agire così con le informazioni sanitarie di ciascuno, soprattutto in caso di malattie infettive. Non si può rivelare a tutta l'Italia indirizzo e abitazione di chi è malato di Covid. Stiamo calpestando decenni di lotte per la legge sulla privacy. Immaginate cosa succederebbe se facessi scrivere sulla porta di un mio paziente ''malato di tubercolosi'' o ''positivo all'Hiv''. Cosa farebbero i vicini?

 

Così si sviluppa una guerra contro gli untori, esattamente come è successo nel paese in provincia di Caserta. Bisogna trovare un modo per tutelare la privacy di chi si trova in un focolaio, trattarli come portatori di morte è assurdo, soprattutto ora che il virus non manda più così tante persone in ospedale. Del focolaio campano, infatti, quanti sono stati ricoverati? A quanto so, nessuno. Sono persone asintomatiche o con pochi sintomi che hanno ricevuto tamponi a tappeto e dunque sono risultate positive''.

 

test ai palazzi cirio di mondragone

Bassetti, con Alberto Zangrillo e altri colleghi medici, ha firmato un documento per esortare i media, i suoi colleghi e le autorità, a non terrorizzare più la popolazione sul tema virus. ''bisogna mantenere distanze e mascherine quando non si può, ma ora il virus non è più quello di tre mesi fa. Ci sono meno di 100 persone in terapia intensiva in tutto il paese, erano più di 4mila''.

 

 

2. IN FUGA DALLA ZONA ROSSA GUERRIGLIA A MONDRAGONE

Mary Liguori per “il Messaggero

 

mondragone test in strada

Gli insulti razzisti, il lancio di sedie dai balconi, i furgoni catapultati e le targhe delle auto degli stranieri esibite come trofei. Mondragone brucia di rabbia e, per la prima volta nella sua lunghissima storia di città di mare con l'accoglienza nel dna, rischia di implodere sotto il peso delle tante, troppe assurdità sociali. Per dieci anni, i bulgari dei Palazzi Cirio sono stati un esercito di invisibili a buon mercato. Valgono, sui campi di pomodori, gli uomini tre euro l'ora, le donne uno e mezzo.

 

Pagano, a testa, anche cento euro ciascuno per vivere nei palazzi che dovevano essere il trampolino del boom turistico e invece sono diventati un ghetto senza regole che, quando le regole se l'è viste imporre col coprifuoco e la zona rossa per gli oltre cinquanta contagi registrati, ha finito per scoppiare. La lunga giornata di Mondragone è iniziata con la protesta dei bulgari che, ieri mattina, violando il nastro biancorosso e i New Jersey che sono bastati, altrove, a contenere interi paesi in quarantena, si sono riversati in viale Margherita a chiedere viveri e medicinali.

 

Il corteo è rientrato grazie alla mediazione della Digos. Ma l'azione degli stranieri è stata letta da un gruppo di italiani come una sfida e si è rivelato essere solo il primo grado di una tensione che nel pomeriggio è esplosa in tutta la sua violenza. L'«evasione» dei bulgari non è piaciuta ai mondragonesi che prima hanno assediato il Municipio, poi i Palazzi Cirio. Nelle stesse ore in cui il ministro Lamorgese annunciava rinforzi in arrivo e il governatore De Luca incontrava i vertici sanitari e delle forze dell'ordine nella locale caserma dei carabinieri.

 

LA GUERRIGLIA

mondragone proteste per zona rossa

La miccia Covid innesca la polveriera Litorale e rompe un equilibrio tanto precario quanto conveniente. Alle 16 va in scena la guerriglia urbana ai Palazzi Cirio. Due ore prima, via whatsapp e sui social, qualcuno fa circolare un messaggio che suona come una chiamata alle armi. Scrivono di «un corteo pacifico», gli organizzatori, ma è chiaro sin da subito che la situazione è destinata a degenerare. E infatti due ore dopo sono già oltre centocinquanta le persone che prendono d'assedio i Palazzi Cirio.

 

I bulgari, dopo le fughe e le «catture», sono stati rintracciati e messi in quarantena. I quattro positivi fuggiti due giorni fa, sono ormai rassegnati alla clausura e osservano i manifestanti dai balconi. Ben presto partono i cori si sfida «Uscite, uscite adesso», gridano gli italiani dalla strada, condendo gli sfottò con pesanti epiteti razzisti. È un attimo: dai piani più alti dei palazzi volano un paio di sedie.

 

mondragone lancia sedia dalla finestra

Qualcuno ne raccoglie i pezzi e ne ricava un punteruolo. Un altro gruppo di persone si avventa sui mezzi dei bulgari parcheggiati in strada. Cercano di catapultare un furgone, sfondano i finestrini, strappano le targhe delle auto degli stranieri e le esibiscono come trofei. Dal portone di uno dei cinque palazzi sgattaiola fuori un ragazzino: gli agenti in tenuta antisommossa fanno in tempo a bloccarlo prima che finisca preda della folla e vittima di un inevitabile linciaggio.

 

RINFORZI E TAMPONI

Quando la situazione è già quella di una guerriglia urbana, arrivano le rassicurazioni ministeriali: cinquanta militari dell'Esercito arriveranno a Mondragone entro oggi. La richiesta del governatore De Luca e del sindaco Pacifico ha avuto una risposta immediata sul piano comunicativo, meno tempestiva su quello pratico. Per lunghe ore le esigue risorse del posto, tra carabinieri, polizia e guardia di finanza, sono riuscite a tener testa alla rivolta non senza difficoltà.

 

Un poliziotto è rimasto ferito alla testa in maniera non grave durante uno dei tentativi di sfondamento da parte dei manifestanti. Dal punto di vista sanitario, ieri il numero di contagiati è salito a 43 su un totale di 727 tamponi eseguiti. Rintracciati nella piana del Sele 19 bulgari fuggiti per non sottoporsi ai tamponi (poi risultati negativi) e anche i quattro contagiati fuggiti dalla zona rossa due giorni fa.

mondragone proteste per zona rossa

 

Dal punto di vista epidemiologico, la situazione è tutt'altro che rassicurante. Il presidente De Luca ha tenuto un vertice presso la compagnia dei carabinieri e ha annunciato che da oggi a Mondragone ci saranno i camper dell'Asl presso i quali chiunque potrà farsi sottoporre a screening.

 

I risultati saranno determinanti per stabilire se la zona rossa va estesa a tutta la città. «Inaccettabile quanto accaduto a Mondragone, giusta la decisione del presidente De Luca di indire la zona rossa, bene anche l'invio dell'Esercito disposto dal ministro Lamorgese: le regole vanno rispettate, soprattutto in questa fase», ha commentato il viceministro dell'Interno, Matteo Mauri.

esercito a mondragone

 

L'ISOLAMENTO

La decisione di disporre l'isolamento per l'intera città finora non è stata presa per diversi motivi. La conformazione dei Palazzi Cirio, dove è concentrato il focolaio, avrebbe dovuto consentire l'isolamento senza particolari difficoltà e poi si è inteso evitare di compromettere la recente riapertura delle attività commerciali e degli stabilimenti balneari che stanno cercando di rialzarsi dopo il lockdown. È chiaro che anche gli assembramenti che si sono registrati ieri potrebbero innescare decisioni impopolari ma necessarie per tutelare la salute pubblica.

mondragonemondragonemondragone lancia sedia dalla finestra

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONA – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO