luigi di maio dario franceschini

''ALLEANZA CON I 5 STELLE ANCHE ALLE REGIONALI. E IN FUTURO ALLE POLITICHE''. FRANCESCHINI SGANCIA SUL PD IL PROGETTO DEI PROSSIMI ANNI. E AMMETTE L'UNICO COLLANTE DELLA NUOVA ALLEANZA: ''PER PRIMA COSA DOVEVAMO FERMARE SALVINI, IL PIÙ GRANDE PERICOLO DEMOCRATICO DI QUESTA EPOCA. ORA POSSIAMO PENSARE A UNA PIATTAFORMA POLITICA COMUNE'' - MA SUI SOLDI PER LA MANOVRA, LE CONCESSIONI AUTOSTRADALI, LA TAV, SU-DARIO SBRODOLA IL SOLITO POLITICHESE SENZA DARE MEZZA RISPOSTA

Estratti dall'intervista di Claudio Tito per ''la Repubblica''

 

Questo governo può essere l'incubatore di una nuova alleanza formata dal centrosinistra e dal Movimento 5Stelle. "Se lavoreremo bene, potremo presentarci insieme già alle regionali. E' difficile, ma dobbiamo provarci. Per battere questa destra, ne vale la pena". Ecco l'orizzonte che Dario Franceschini, neo ministro dei Beni Culturali (…)

 

DARIO FRANCESCHINI PAOLA DE MICHELI

La prima domanda però che tutti si pongono parlando del nuovo governo è: dureranno?

"Sarà difficile, non c'è dubbio. Soprattutto se si limiterà ad essere il mero prodotto di forze politiche contrapposte. Però io penso che arriveremo fino alla fine della legislatura" (…) Cosa sarebbe stato dell'Italia senza questa operazione? Cosa sarebbe successo alla nostra economia? E' bastato un solo giorno in cui si è rischiato di non siglare l'accordo e lo spread è di nuovo schizzato. Saremmo nel disastro".

 

Nella sostanza lei dice che il patto Pd-M5S starebbe salvando l'Italia da Salvini?

"Non c'è dubbio. Senza questo governo, saremmo in campagna elettorale. Avremmo Salvini al Papeete ma all'ennesima potenza, magari a torso nudo a mietere il grano. Solo odio e paura. Ci troveremmo alla vigilia della vittoria della Lega. Da celebrare magari proprio il 28 ottobre".

 

Il 28 ottobre, la marcia su Roma, la mietitura del grano. Insomma il fascismo?

giuseppe conte dario franceschini

"Il fascismo fortunatamente non tornerà. Ma Salvini è il massimo di pericolosità democratica che si può avere nel 2019. E quel pericolo non è finito. Rimane finché qualcuno soffia sulla paura. E noi non potevamo replicare l'errore che quasi 100 anni fa hanno commesso socialisti, popolari e liberali facendo fallire gli esecutivi Bonomi e Facta".

 

(…)

 

Scusi, ma fino a venti giorni voi e i grillini vi odiavate. E poco dopo invece parlavate di posti. E' sufficiente Salvini a cancellare quell'odio?

"Era ed è una motivazione più che sufficiente. In tutto il mondo i governi di coalizione nascono così. (…) "Io definisco il discorso di Conte in Parlamento riformista.(…)

 

luigi di maio dario franceschini

Lei parla di un'alleanza politica con i grillini?

"Si, politica ed elettorale. Che parta dalle prossime elezioni regionali, passi per le comunali e arrivi alle politiche".

 

(…) nessuno può pensare che le battaglie della sinistra siano ancora quelle del '900. Noi continueremo a difendere i deboli e il lavoro ma c'è anche - per fare un solo esempio - l'emergenza ambientale".

 

Lei sostiene che il Pd è unito. Dopo questa intervista non lo sarà più?

"Perché mai? Ho visto che tutti hanno remato dalla stessa parte. Da Zingaretti a Renzi a Orlando".

 

Renzi in realtà sembra a un passo dalla scissione.

"Retroscena autoalimentati. Perché dovrebbe andare via? Tutto è stato concordato anche con lui".

 

giuseppe conte luigi di maio dario franceschini

(…)

 

L'equilibrio si ottiene solo con il proporzionale. Prodi e Veltroni non la pensano così.

"Sicuramente quel modello evita il rischio che venga cancellato il principio della rappresentanza. Contestualmente dobbiamo mettere mano ad alcune riforme costituzionali che il suo giornale ha già anticipato".

 

Se l'esecutivo si giudicherà dai fatti, c'è subito un primo test. Gli immigrati.

"Certo, è un'emergenza. Confidiamo nella Ue. Ma per avere risultati non servono le urla di Salvini. E state sicuri che ce ne saranno presto. Il punto è far capire che chi viene in Italia, non viene per rimanerci ma per entrare in Europa. (…)

 

roberto gualtieri dario franceschini

E cambierete i decreti sicurezza?

"Recepiremo tutti i rilievi del presidente Mattarella. Salvini ha usato la sicurezza come arma di distrazione di massa. Doveva alimentare la paura e quindi non faceva nulla per la sicurezza nelle città. Romperemo questa spirale perversa".

 

Per rompere certe spirali, c'è anche la legge di Bilancio. Sarà di sinistra?

"La prima esigenza è non far scattare l'aumento dell'Iva. Il secondo è intervenire sul cuneo fiscale".

 

Quanti miliardi servono?

"Faremo tutto il possibile nell'ambito delle risorse disponibili. Di certo, anche le scelte obbligate le assumeremo senza impatto sociale".

 

Però, qualche problema con i grillini lo avete già. Ad esempio la Tav.

"Come in tutte le coalizioni ci saranno temi che metteranno in difficoltà noi e altri loro. Quella mi sembra una decisione già presa prima di questo governo".

 

paolo gentiloni dario franceschini

E le concessioni autostradali saranno revocate?

"Valgono l'accordo di governo e le parole del premier in aula".

 

E' vero che ha già bloccato la riforma del suo predecessore Bonisoli?

"Ho apprezzato che lui non abbia stravolto la mia. Nella sua ci sono cose che non mi convincono e cautelativamente abbiamo fermato i decreti emessi ad agosto. Li correggeremo. Ma non sarà la riforma della controriforma".

 

Dica la verità, avendone parlato a luglio, lei si sente il vero vincitore di questa nuova fase giallorossa?

"Assolutamente no"

nicola zingaretti dario franceschiniFRANCESCHINI RENZIRENZI FRANCESCHINI

 

Ultimi Dagoreport

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")