''NON VUOLE ESSERE UNA PRINCIPESSA CON LO SCONTO'' - LA FIGLIA SEGRETA DELL'EX RE DEL BELGIO, DELPHINE BOEL, VUOLE TITOLI, PRIVILEGI E PREROGATIVE DEI FRATELLI. DOPO AVER OTTENUTO IL RICONOSCIMENTO SOLO GRAZIE A UNA DURISSIMA BATTAGLIA GIUDIZIARIA (E AL DNA), ORA SERVE CHE L'ATTUALE RE, SUO FRATELLASTRO, DECRETI IL SUO STATUS ARISTOCRATICO - LA STORIA DI COME IL SEGRETO ESPLOSE A CORTE QUANDO UN'AUTOBIOGRAFIA DELLA REGINA PAOLA RUFFO DI CALABRIA…

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Irene Soave per www.corriere.it

delphine boel 7 delphine boel 7

 

A Delphine Boël, 52 anni, ci sono voluti vent’anni di dichiarazioni stampa e sei di tribunale culminati in un test del Dna (cui il re ha accettato di sottoporsi, l’autunno scorso, solo perché il giudice gli aveva imposto una multa di 5 mila euro per ogni giorno in cui avesse perseverato nel rifiuto). Ma alla fine Alberto II del Belgio — 85 anni, 4 bypass — ha dovuto riconoscerlo: la gentildonna, e sedicente «artista d’avanguardia», è sua figlia, frutto di una relazione extraconiugale durata 18 anni con la baronessa Sybille de Selys Longchamps. Come tale, ha diritto a un ottavo della sua eredità.

 

«Non lo faccio per i soldi», ha detto Delphine Boël a ogni udienza (e c’era da crederle, il gentiluomo Jacques Boël che le ha fatto da padre è un industriale ben più ricco del re). «Né per i titoli nobiliari. Ma solo perché la verità non si perda». Ieri però ha alzato la posta. L’avvocato che la segue da anni, Marc Uyttendaele, ha chiesto ieri in tribunale per lei un posto nella linea di successione accanto ai fratelli Philippe, Astrid, Laurent. E, naturalmente, il titolo: principessa.

 

alberto ii di belgio 2 alberto ii di belgio 2

«Non è che li voglia o non li voglia. Delphine non vuol essere una figlia a prezzo ridotto, ma desidera gli stessi privilegi, titoli e prerogative dei fratelli». I legali di Alberto rispondono che solo un decreto reale, mai un giudice, può investire una principessa. Il clima gelido fra Delphine e il padre autorizza a disperarne. La loro telenovela giudiziaria va avanti in tribunale dal 2013, e per alcuni ha avuto un peso nell’abdicazione di lui, che per «salute malferma» ha lasciato la corona al figlio Filippo proprio quell’anno. Ma i pettegolezzi sono iniziati ben prima.

 

alberto ii del belgio alberto ii del belgio

Quando nel 1993 Alberto fu costretto a succedere al fratello Baldovino, morto a 63 anni senza eredi, dovette porre fine a una vita dorata a base di feste, yacht e modelle. Di questo periodo gli era rimasta Delphine, nata nel 1968, quando lui già da 9 anni era sposato con Paola Ruffo di Calabria e avevano già i loro tre figli. Privatamente, raccontano gli avvocati di Delphine, l’aveva riconosciuta. Ma se per un principe scapigliato una figlia extra-moenia era un’intemperanza, per un re era inaccettabile, e Alberto tagliò i ponti. Per i pettegoli di corte il casus belli dell’ostilità di Delphine (e Sybille) fu allora, e fu da Bella Addormentata: all’incoronazione lui nemmeno le invitò.

 

alberto ii del belgio e la moglie paola alberto ii del belgio e la moglie paola

Poi nel 1999 un diciottenne, Mario Danneels, scrisse una biografia della regina, Paola dalla dolce vita al trono. Intervistò parenti, dignitari e nemici, e il segreto di Pulcinella deflagrò. Da Alberto II nessun commento. Nel discorso di Natale, quell’anno, accenna solo a un’antica «crisi fra me e la Regina».

 

Nel 2005 Delphine racconta a una tv francese di essere «certamente» figlia del re belga. A giugno 2013 lei lo cita in giudizio: lui ha l’immunità reale, lei spera di rivalersi sugli altri figli. Ma a luglio Alberto abdica e parte un processo. Anche mediatico: il giorno stesso dell’abdicazione la baronessa Sybille va in tv e vuota il sacco. Una liaison durata dal 1966 al 1984 (il re ha sempre negato); la gravidanza inattesa — «Mi credevo sterile» — nel 1969; le promesse del re di divorziare, rimangiate per ragion di Stato.

 

Sembra un romanzo d’appendice, però è cronaca giudiziaria: la pronuncia della Corte d’Appello sulle pretese avanzate oggi dalla gentildonna è attesa per il 29 ottobre.

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