darroch

L'AMBASCIATORE INGLESE NEGLI USA SI È DIMESSO - KIM DARROCH AVEVA IL SOSTEGNO DELLA MAY MA NON DI BORIS, CHE SARà QUASI SICURAMENTE IL NUOVO PREMIER INGLESE, TANTO CHE IL ''DAILY MIRROR'' GLI HA DATO DEL TRADITORE PERCHé NON HA DIFESO IL DIPLOMATICO CHE DEFINì TRUMP ''INCOMPETENTE VANESIO E BUGIARDO'' - DONALD HA REPLICATO: ''È MOLTO STUPIDO, UN CRETINO POMPOSO'', PRIMA DI ATTACCARE LA MAY E IL SUO PIANO PER LA BREXIT ''UN DISASTRO, LE AVEVO DETTO COME FARE, MA LEI È ANDATA PER LA SUA STRADA E ORA…''

 

il traditore boris difende trump e non il regno unito

GB: SI DIMETTE L'AMBASCIATORE NEGLI USA

 (ANSA) - L'ambasciatore britannico negli Usa, Kim Darroch, ha annunciato le dimissioni dall'incarico e dalla carriera diplomatica, sullo sfondo della polemica innescata dalla rivelazione sui media di alcune sue note private indirizzate al governo di Londra critiche nei confronti del presidente Donald Trump e della sua amministrazione. Il passo indietro è stato confermato dal Foreign Office.

 

 

GB: MAY, SOSTEGNO AD AMBASCIATORE, ENORME DEBITO CON LUI

 (ANSA) - Theresa May ha rivendicato nel Question Time del mercoledì alla Camera dei Comuni "il pieno sostegno" dato dal suo governo all'ambasciatore britannico a Washington, dimessosi oggi dopo la querelle con Donald Trump. "Sir Kim ha servito il Regno Unito per tutta la vita e abbiamo un enorme debito" di riconoscenza con lui, ha detto la premier Tory uscente, insistendo che i governi dipendono anche dal "consiglio franco" degli alti funzionari. Il leader dell'opposizione laburista Jeremy Corbyn ha da parte sua definito "ingiuste" le dimissioni di Darroch, che secondo gli indipendentisti scozzesi dell'Snp è stato di fatto "forzato" a lasciare sotto gli attacchi di Trump anche dalla mancata difesa del probabile futuro premier Boris Johnson.

 

 

Antonello Guerrera per www.repubblica.it

 

boris johnson kim darroch

La crisi diplomatica tra Stati Uniti e Regno Unito pare sempre più profonda. Lo scontro sorto dopo la pubblicazione sul Daily Mail degli scottanti memo dell'ambasciatore britannico a Washington, Sir Kim Darroch, non sembra avere fine. L'ultimo episodio è stata una "rissa" su Twitter tra Donald Trump e il ministro degli Esteri britannico Jeremy Hunt. Oggi, appena sveglio, il presidente americano ha twittato tutta la sua rabbia dopo aver letto nel weekend i report di Darroch - che erano confidenziali, diretti al governo britannico e che in teoria sarebbero dovuti rimanere segreti - che lo definivano "inetto", "incompetente, "vanesio", "bugiardo" e tante altre "amenità". Trump, dopo altri tweet al vetriolo di ieri sera, oggi ha bollato l'ambasciatore come "molto stupido", "un cretino pomposo", per poi tornare alla carica contro la premier britannica May, definendo il suo piano sulla Brexit "sciocco", un "disastro".

 

donald trump

Insomma, insulti senza fine da parte del presidente degli Stati Uniti, ai quali Hunt ha risposto per le rime citandolo, pur senza improperi: "Questi tuoi commenti contro il mio primo ministro e il mio Paese sono sbagliati e irrispettosi. Theresa May ti ha sempre rispettato. Dovessi diventare primo ministro" (Hunt è in lizza con il favorito Boris Johnson), "io l'ambasciatore non lo cambierò sia chiaro". Parole chiare. May invece, attraverso il suo portavoce, esprime "piena fiducia nell'ambasciatore Darroch e non sono previste conversazioni telefoniche tra la premier e il presidente Trump nel prossimo futuro".

 

kim darroch 9

Dunque, lo scontro è totale. Perché Trump - che in genere difficilmente si ferma finché non l'ha spuntata - vuole a tutti i costi defenestrare Darroch, uno che non gli è mai stato simpatico, a maggior ragione adesso. Londra invece, almeno per ora, tiene il punto, perché cedere al ricatto di Trump - e "licenziare" il proprio ambasciatore per aver fatto semplicemente il proprio lavoro - sarebbe un'umiliazione tremenda agli occhi del mondo e della Storia. Ma allo stesso tempo, ed è così che Trump ha messo all'angolo il governo May, il Regno Unito non può permettersi di rovinare le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti, soprattutto in questo delicatissimo momento, con una Brexit che si avvia sempre di più verso il rovinoso "No Deal" (l'uscita senza accordo dall'Ue) e la necessità di tenere quanti più sbocchi aperti dopo l'addio all'Europa.

 

 

boris johnson e theresa may

Il problema è che Trump, anche per il suo smisurato ego ferito, non sembra fermarsi fino a quando non avrà consumato la sua vendetta nei confronti di Darroch. E oltre alle parole durissime ("gli Stati Uniti non negozieranno più con lui") è passato anche ai fatti. Ieri sera a Darroch è stato revocato l'invito a Washington per una cena molto importante i cui commensali erano lo stesso Trump, il segretario al Tesoro Mnuchin e l'emiro del Qatar.

 

Oggi, mentre il segretario al Commercio Internazionale britannico Liam Fox era in visita a Washington per incontrare, tra gli altri, Ivanka Trump, a Darroch è stato praticamente vietato di seguire in missione il ministro del suo Paese e unirsi ai meeting. Successivamente in serata, secondo l’Independent, sarebbe stato persino annullato l’incontro di Fox con il suo omologo americano Wilbur Ross, in un’escalation continua. Insomma, Darroch si avvia ad essere sempre più "persona non grata" negli Stati Uniti, se Trump non lo avesse già fatto capire informalmente con i suoi tweet esplosivi. E la situazione potrebbe degenerare sempre di più.

boris johnson e theresa may

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