grillo

L'ULTIMA FRESCACCIA DI GRILLO: VIETARE LA PUBBLICITÀ DELLE AUTO. MA LUI NON E’ QUELLO CHE SI È FATTO VARIE CAMPAGNE ELETTORALI SU CAMPER DIESEL E SI PRESENTAVA A ROMA SU DEI VAN? - DOPO AVER SUGGERITO DI FERTILIZZARE I CAMPI CON LA BIRRA E DI FABBRICARE WATER CHE PRODUCONO ENERGIA E DANARI, BEPPE MAO PROPONE DI METTERE AL BANDO LE SPONSORIZZAZIONI DI EVENTI DA PARTE DI CHI FABBRICA I SUV...

Lorenzo Mottola per liberoquotidiano.it

 

GRILLO

Un sintomo della crisi dei Cinquestelle è sicuramente la scarsa attenzione che ormai i quotidiani prestano alle proposte del fondatore del Movimento. Eppure Beppe Grillo continua a sparare di tutto sul suo blog.

 

Cose che nella maggior parte dei casi farebbero sorridere, se non stessimo parlando di uno dei personaggi più influenti del Paese. Dopo aver suggerito di fertilizzare i campi con la birra e di fabbricare water che producono energia e danari, il comico è tornato a discutere di automobili, accodandosi a una petizione lanciata da alcune associazioni ambientaliste. Il tema è questo: dato che le auto inquinano e fanno male, bisognerebbe vietarne la pubblicità come è stato fatto con i pacchetti di sigarette. E lo stesso bisognerebbe fare con chi opera nel trasporto aereo e nell'energia. Niente più spot in tv o manifesti per le città.

 

 

GRILLO

E allo stesso modo, dicono i promotori, bisognerebbe mettere al bando le sponsorizzazioni di eventi da parte di chi fabbrica i Suv, come è successo quando è stato proibito di fissare il marchio "Marlboro" sugli alettoni delle Ferrari in Formula Uno. Solo che stavolta dovrebbe essere la Ferrari stessa a oscurare il proprio simbolo, perché è diseducativo. Una cosa importante da dire: non stiamo parlando di una burla, ci sono dietro organizzazioni come Green peace e la questione arriverà sicuramente a Bruxelles. Sulla necessità di questo intervento si potrebbe lungamente discutere.

 

Così come sul pulpito da cui proviene la predica. Il problema di tanti ambientalisti è che trovano sempre fastidioso lo smog prodotto dal prossimo, meno il proprio. Così, per esempio, ricordiamo che Grillo adora girare in yacht quando è in vacanza, si è fatto varie campagne elettorali su camper diesel e si presentava a Roma su dei van che avrebbero potuto trasportare tutti gli elettori attualmente rimasti ai Cinquestelle nel Nord Italia. Tutti e 6. Ha fatto discutere la strana auto ibrida (una Kia) con la quale Beppe ha iniziato a spostarsi nella Capitale da qualche anno.

CAMPER GRILLO

 

 

Ma va detto che spesso si è "appoggiato" anche alle vetture di servizio dei suoi eletti. Girava in auto blu. Eva aggiunto che fino al 2015 possedeva una normalissima Mercedes classe A, oltre al suo scooter. Veicoli inquinanti come quelli di tutti i comuni mortali. Eppure nel frattempo continuava a parlare di auto a idrogeno. E diffondeva calcoli su quante persone venivano uccise ogni anno dallo smog nelle nostre città: "Morti di guerra in tempo di pace, 68mila".

BEPPE GRILLO NEL 2001

 

Se poi proprio volessimo metterci a fare le pulci, scopriremmo che anche i siti sui quali Grillo ha costruito la sua fortuna politica inquinano. Tutta colpa dei combustibili fossili usati per produrre l'energia per data center e server e delle modalità poco efficienti con cui vengono realizzati i siti web. Certo, non tutti i siti sono uguali: alcuni sporcano di più e altri di meno.

 

Il Blog delle stelle, per esempio, è una vera pattumiera: produce 2.45 grammi di Co2 ogni volta che qualcuno si collega. Fa quindi peggio dell'82% delle pagine web testate dai calcolatori "verdi" disponibili online. Un po' meglio il suo blog, che produce solo 0,9 grammi di Co2 a contatto. A voler essere maligni, infine, si potrebbe ricordare a Grillo che anche abbandonare rottami di automobile in giro per l'Italia non è un'operazione da veri ambientalisti.

beppe grillo al mare in sardegna 10

 

E che la carcassa del suv sul quale si trovava quando si schiantò a Limone Piemonte nel 1981 (tutti conoscono la storia, evitiamo quindi di riproporre i dettagli) è rimasta abbandonata per quasi quarant' anni in fondo a una valletta verde prima che il sindaco della città costringesse il leader dei pentastellati a pagarne la rimozione. Insomma, Greta non sarebbe affatto contenta di Beppe, anche se il comico fa di tutto per cercare di accreditarsi come un suo precursore. A chiacchiere.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?