ABBASSA LA CRESTA! HAMAS RASA A ZERO I GIOVANI PALESTINESI

Davide Frattini per "Il Corriere della Sera"

Proibiti i capelli troppo lunghi, le creste alla Cristiano Ronaldo, le code di cavallo, le acconciature modellate con il gel. I poliziotti barbuti di Hamas sono diventati barbieri e hanno imposto un solo taglio ai giovani palestinesi di Gaza: rapati a zero, marchiati per aver infranto quella che i fondamentalisti considerano la decenza islamica.

Ayman al-Sayed, imbianchino di 19 anni, racconta di essere stato prelevato da una pattuglia mentre aspettava di tornare a casa giovedì scorso. «Mi hanno preso e infilato in una camionetta assieme ad altri dieci ragazzi - dice all'agenzia Associated Press -. Ci hanno portato in caserma e ci hanno messo in fila contro al muro.

Un agente ha cominciato a rasarci i capelli con la macchinetta, due linee a croce: da un orecchio all'altro e dalla fronte alla nuca. A quel punto ci ha detto di andare dal parrucchiere per finire l'operazione. Voglio lasciare questa terra, non posso vivere in un posto dove ti arrestano così senza motivo».

Chi ha protestato è stato picchiato, tutti sono stati insultati. Un giovane è entrato per cercare il cugino ed è finito al reparto tosatura perché portava i capelli a cresta. Anche Tariq Naqib, studente di 17 anni, è stato fermato e portato via dalla «buoncostume» di Hamas. «Sulla jeep ci hanno minacciato, ci hanno detto: "Dovete rispettare la nostra tradizione, Gaza è islamica"».


Ziad al-Zaza, vice primo ministro nella Striscia, ha cercato di sminuire i raid anti-capigliature: «Sono stati episodi isolati che non si ripeteranno». Ahmed Yousef, che nel movimento rappresenta l'ala più pragmatica, considera la campagna della polizia «totalmente sbagliata».

Il Centro palestinese per i diritti umani condanna gli arresti arbitrari e chiede un'inchiesta del procuratore generale: «Prima di essere rilasciati, i ragazzi sono stati costretti a firmare un documento in cui garantiscono che non lasceranno ricrescere i capelli».


Nel 2007 Hamas ha tolto con le armi il controllo della Striscia di Gaza al Fatah del presidente Abu Mazen, che risiede in Cisgiordania. Da allora l'organizzazione e il governo hanno intensificato le pressioni per imporre le regole di comportamento accettabili per gli islamisti.

Sempre pochi giorni fa, le forze di sicurezza hanno bastonato tre giovani che indossavano pantaloni a vita bassa. Il parlamento ha appena approvato una legge che impone classi separate a scuola per bambini e bambine dopo i nove anni.

Il mese scorso le Nazioni Unite sono state costrette a cancellare la maratona organizzata nella Striscia perché Hamas aveva impedito alle donne di partecipare, anche se avevano corso nelle precedenti edizioni.


Il movimento fondamentalista ha eletto da poco i nuovi capi del suo ufficio politico. Khaled Meshaal è stato rinominato al vertice, oltranzisti come Mahmoud Zahar sono stati estromessi, il primo ministro Ismail Haniyeh, considerato un moderato, sembra uscirne rafforzato. Eppure il gruppo risponde con la repressione dei costumi alla concorrenza di fazioni più estremiste come i salafiti.
Mohammed Hanouna ha deciso di alzare la cresta per dimostrare solidarietà ai suoi amici che sono stati arrestati. Prima non ha mai portato la chioma così, tirata su con il gel. «Non ho paura della polizia. Che cos'ho da perdere? Solo i miei capelli».

 

POLIZIA HAMAS jpegHAMAS TRITOLO PER UN BAMBINO HAMAS FA RASARE I PALESTINES LA POLIZIA DI HAMAS COSTRINGE I PALESTINESI A RASARSI HAMAS

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?