fulvio abbate alessandro di battista

UN ABBATE IN TESTA A DIBBA – “QUAL È IL SUO TALENTO? A QUESTA DOMANDA NON C’È RISPOSTA, L’UOMO NON SI È MAI MISURATO CON ALTRO CHE NON FOSSE UN’ORDINARIA ATTIVITÀ DA SCANZONATO AGIT-PROP PER TALE MOVIMENTO 5 STELLE” – “CIRCA LA SUA VOCAZIONE DA GIOVANE ESPLORATORE TOBIA, IN VIAGGIO CON COMPAGNA E PARGOLO, ANCHE LÌ NON SEMBRA CHE I SUOI REPORTAGE…”

 

 

 

Fulvio Abbate per www.huffingtonpost.it

 

fulvio abbate

Niente è più crudele del semplicemente provare a ragionare sulle qualità tout court di Alessandro Di Battista. Perfino l’incipit, l’attacco, i “dunque”, i “praticamente”, i “bene”, gli “insomma”, gli stessi che presidiavano i temi dei vicini di banco al liceo, risultano scivolosi, rischiano di farci precipitare nell’ovvio. Ritenendo che l’argomento debba escludere il supporto di un Merleau-Ponty su senso e non senso, ogni possibile discorso sul nostro oggetto di riflessione deve riguardare innanzitutto un “a priori”, riferito alla categoria del Talento.

 

di battista di maio

Esatto, cercare di comprendere le qualità che rendono possibile l’esserci di Alessandro Di Battista nel presente nelle cose della politica, se non della vita pubblica stessa. Domanda assoluta cui non sfuggiremo con una boutade sull’impoverimento ontologico. 

 

ALESSANDRO DI BATTISTA CON SAHRA E IL FIGLIO ANDREA

Qual è, insomma, il talento di Alessandro Di Battista? A questa domanda effettivamente non c’è risposta, l’uomo non si è mai misurato concretamente con altro che non fosse un’ordinaria attività da scanzonato agit-prop per tale Movimento 5 Stelle, quanto all’attività di parlamentare, sebbene interrotta dalla chiamata sudamericana, non sembra abbia finora lasciato tracce sensibili, perfino sotto la voce della vivacità antisistema, né verso il dominio né verso il sabotaggio, volendo citare Toni Negri. 

 

alessandro di battista con sahra e il figlio 2

Circa invece la sua vocazione da Giovane Esploratore Tobia, in viaggio con compagna e pargolo, nei luoghi che già furono del “guerrillero heroico”, turista della vita in cerca forse di se stesso, anche lì non sembra che i suoi reportage, committente “Il Fatto Quotidiano” di Marco Travaglio, possano  competere con un Claude Lévi Strauss, l’antropologo, non i jeans. Precisazione d’obbligo, non tanto per preservare la credibilità del nostro, laureato in discipline arte e spettacolo, piuttosto per i suoi fan, coetanei pronti a riconoscergli la qualifica di “fenomeno” su Facebook, sebbene brilli il dubbio che non sia un complimento. 

alessandro di battista l'altro mondo 3

 

Precisazioni doverose poiché non sembra che Di Battista possa vantare, accanto a pensieri sporadicamente ordinari, un background rimarchevole, e tuttavia queste sue non-qualità sembrano comunque farne un volto empatico presso l’ampio comune sentire del “… cioè? In che senso? Dai...” di ampie masse giovanili, pronte a prestare attenzione alle sue parole, alle sue avventure, al suo zaino, quasi come nella leggendaria barzelletta del cacciatore e del leone.

ALESSANDRO DI BATTISTA E IL DOCUMENTARIO L ALTRO MONDO

 

Alla fine, per non precipitare nella prosa canzonatoria alla Scanzi, resta solo da soffermarsi sull’unica notizia che lo abbia davvero riguardato di recente. Non la sua opposizione all’ipotetico governo giallorosso, sia chiaro. I suoi propositi da editor, semmai. La promessa di una collana di testi, da lui stesso curata presso l’editore Fazi, che si aprirà con un titolo opportunamente decisivo se non militante, comunque definitivo, dedicato alla vicenda di Bibbiano, topos fisso della spettrale propaganda sovranista.

andrea scanzi alessandro di battistaLUIGI DI MAIO E ALESSANDRO DI BATTISTA INCONTRANO I VERTICI DEI GILET GIALLI

 

Qui la domanda sul talento torna nuovamente utile, nel senso che dovrebbe coniugarsi con pensiero originale, se non con il pensiero stesso. Sarà pure un pamphlet, un libro bianco, così almeno immaginiamo, il lavoro definitivo che doverosamente Di Battista condurrà sul caso degli affidi nella cittadina emiliana, con gli uomini del Pd indicati come i malefici “Compagni di Baal” dell’omonimo sceneggiato. Tuttavia, sempre Bibbiano, spettacolarmente evocata come testa bifronte di Renzi-Zingaretti da mozzare e infine mostrata come trofeo in cima alla picca dell’inesorabile giustizia populista, proprio Bibbiano, sul piano concreto dei credit, è piuttosto argomento della Lega, senza nulla togliere al bisogno quasi erotico che il M5S nutre nell’accreditarsi come volto ulteriore della destra endemica nazionale.

fulvio abbatealessandro di battista intervistato foto di bacco (2)

 

Non si tratta di smentire l’improbabile voce che Di Battista possa essere assimilato a un ipotetico mood “di sinistra”, ammesso che ne esistano termini e concetti visibili osservando il diretto interessato. Alla fine, come un paracarro, per lui vale ciò che lo scorso 21 luglio dichiarava su Facebook, prosa da gran ciambellano di se stesso: “In tal senso vi annuncio che presto (vi terrò aggiornati) uscirà un libro sullo scandalo di Bibbiano e sarà il primo libro frutto della mia collaborazione con Fazi. Ci è sembrato doveroso approfondire questo scandalo anche perché abbiamo registrato un silenzio assordante da parte del 90% del sistema mediatico nazionale”.

alessandro di battista con ndongo samba sylla foto di bacco

 

 A supporto, le parole dell’allora ministro Alfonso Bonafede, un tripudio di mani da emoticon a fare da applauso: “Quanto emerso nell’inchiesta ‘Angeli e demoni’ su Bibbiano non deve accadere mai più. Domattina firmerò l’atto con cui istituirò al Ministero una ‘Squadra speciale di giustizia per la protezione dei bambini’. Mai più”.

 

FULVIO ABBATE alessandro di battista 1

Nelle ore scorse Di Battista, in collegamento telefonico durante la riunione dello stato maggiore del Movimento 5 Stelle che ha ceduto sulla trattativa con il Partito democratico, nonostante la contrarietà di Di Maio e Casaleggio junior all’alleanza, si è detto anche lui sul fronte opposto alla collaborazione. Sembrerà un dettaglio, ma i puntigliosi fanno notare che adesso diventerà un problema dare seguito alle sue ambizioni editoriali: che ne sarà del libro sui crimini dei “pidioti”, rimasti ai suoi occhi tali?

FULVIO ABBATE

 

Nella situazione data, soltanto Maria Elena Boschi sembra confortarne il narcisismo, nutrendo timori su un potenziale bellico ancora in atto, accorata scrive: “Spero Di Battista non lavori per far saltare una nuova maggioranza che sarebbe utile al Paese”.  Al momento l’arma di distruzione di fine mondo di governo resta chiusa in un hangar di cui solo Dibba custodisce le chiavi. Tutto il mondo non è più Bibbiano. 

ALESSANDRO DI BATTISTA MEMEalessandro di battista intervistato foto di bacco (3)roberto fico alessandro di battistaalessandro di battista in spiaggia con giulia sarti nel 2016 2ALESSANDRO DI BATTISTAalessandro di battista foto di bacco (2)alessandro di battista in spiaggia con giulia sarti nel 2016 1alessandro di battista intervistato foto di bacco (7)

 

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…