arianna giorgia meloni fabio tagliaferri gennaro sangiuliano maria rosaria boccia

ALE' ALES! 'IL COLLEGAMENTO CON IL CASO BOCCIA SAREBBE TUTTO IN UNA PRESUNTA REGISTRAZIONE, IN CUI PROPRIO MELONI E SANGIULIANO PARLEREBBERO DELLA NOMINA AL VERTICE DI ALES DI FABIO TAGLIAFERRI, ANCHE SE, SECONDO I RACCONTI DEI DUE, A FEBBRAIO NON AVEVANO ANCORA INIZIATO LA LORO RELAZIONE'' - IL CASO DELLA SOCIETÀ DEI MUSEI, BRACCIO OPERATIVO DEL MINISTERO DELLA CULTURA ACCUSATA DI ESSERE "L’ASSUMIFICIO DELLA DESTRA” - L’EX VICE SINDACO DI FROSINONE, DOPO UNA ESPERIENZA IN TRE PICCOLE AZIENDE DI NOLEGGIO AUTO, SI E’ RITROVATO A GESTIRE UNA SOCIETA’ CON 88 MILIONI DI EURO ANNUI DI RICAVI E OLTRE SETTE MILIONI DI UTILI…

Gabriella Cerami per repubblica.it - Estratti

 

FABIO TAGLIAFERRI GIORGIA MELONI

Lo chiamano «l’assumificio della destra». E il caso Ales — Arte lavoro e servizi spa, la società in house del ministero della Cultura che offre servizi a musei, Scuderie del Quirinale, parchi archeologici come quello di Pompei, gallerie d’arte come la Galleria borghese e la Galleria nazionale, arriverà in Parlamento.

 

Il primo febbraio scorso Fabio Tagliaferri, esponente di Fratelli d’Italia a Frosinone e amico della capo della segreteria politica Arianna Meloni è stato nominato, dall’ormai ex ministro Gennaro Sangiuliano, amministratore delegato e presidente con una retribuzione di 120 mila euro annui per il primo incarico e 26 mila per il secondo.

 

(...)

 

POST FACEBOOK DI FABIO TAGLIAFERRI PER ARIANNA MELONI

«Possiamo sapere quante persone ha assunto l’Ales di Tagliaferri, amico delle sorelle d’Italia? Presenterò un’interrogazione in merito», annuncia il deputato renziano Francesco Bonifazi, che per primo ha sollevato il caso su questa società pubblica che ha 88 milioni di euro annui di ricavi, oltre sette milioni di utili annui e secondo i dati della Cgil i dipendenti nel marzo del 2022 erano oltre 1600. Giusto per fare un esempio esistono 213 uffici del MiC sparsi in 57 città e 17 regioni, che hanno come missione quella di rafforzare la capacità tecnico amministrativa nell’ambito dei progetti per il Pnrr.

 

Ma prima di tutto, per i renziani, va approfondita la nomina del fedelissimo Tagliaferri, che nel settembre 2023 Arianna Meloni ha voluto come commissario per rilanciare il partito a Cassino. Nel suo curriculum scrive di essere laureato in economia e commercio, dal 1998 consigliere comunale di Frosinone, dal 2012 assessore ai Lavori pubblici e dal 2017 vicesindaco. Una vita dedicata al partito e a ruoli amministrativi a Frosinone, comune di 43 mila abitanti. «Certo che sono amico di Arianna, facciamo politica insieme da sempre», si è difeso Tagliaferri di fronte alle accuse di «amichettismo» avanzate da Italia viva.

 

MARIA ROSARIA BOCCIA GENNARO SANGIULIANO

Dal 2005 è anche dipendente della Regione Lazio, ora in aspettativa, con incarichi negli uffici dell’assessorato all’Ambiante come responsabile del procedimento rurale e anche presso il consiglio regionale come consulente della comunicazione.

 

Non vi è traccia di ruoli nell’ambito del mondo dei beni culturali, piuttosto lavori in piccole aziende. Ha fondato tre società tra cui Greylease srl di Frosinone, una società di noleggio auto con un capitale sociale di 106 mila euro, di cui è ancora azionista.

 

Le altre due, una di autonoleggio in Sardegna e l’altra nel campo delle assicurazioni, hanno un volume d’affari scarso e nel momento della nomina a presidente e amministratore di Ales, Tagliaferri ha lasciato le quote. Greylease invece nel 2022 — come riporta un articolo dell’Espresso — ha registrato ricavi per 705 mila euro, con un utile netto di 10 mila circa.

 

E poco più di 10 mila euro lordi, esattamente 10.484, è il reddito dichiarato da Tagliaferri nel 2022, come è possibile verificare nella sezione trasparenza del comune di Frosinone. Il balzo, con la doppia nomina in Ales, è evidente. Non solo economico ma anche sul piano delle responsabilità se si pensa alla mole di lavoro che ruota attorno ad Ales.

FABIO TAGLIAFERRI

 

TAGLIAFERRI

Da frosinonetoday.it

 

(…) Il deputato Francesco Bonifazi, sempre di Italia Viva, che aveva sollevato la questione: "A proposito di amichettismo, qualcuno potrebbe farci capire con quale criterio sono state fatte le nomine nella società Ales, che è il braccio operativo del ministero della cultura? Sangiuliano vuole chiarire? O forse direttamente Meloni?"

 

Ora, il collegamento con il caso Boccia sarebbe tutto in una presunta registrazione, in cui proprio Meloni e Sangiuliano parlerebbero di tale nomina, anche se, secondo i racconti dei due, a febbraio non avevano ancora iniziato la loro relazione.

giorgia arianna meloni

 

Fabio Tagliaferri si difende e, tramite il quotidiano La Repubblica, fa sapere che "Non è reato essere amico di Arianna Meloni. Vengo tirato in ballo a orologeria.

 

La sorella della premier è una persona specchiata. Non trovo un nesso tra la mia nomina di febbraio e ciò che sta succedendo oggi. Ho fatto politica in FdI insieme ad Arianna per anni...

 

Sono nel partito, come faccio a dire che non conosco Arianna Meloni? Ma questo che c’entra? Faccio fatica a immaginare come si possa prendere la mia nomina e buttarla in questo calderone..."

Fabio Tagliaferrifabio tagliaferri

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…