BENEFICENZA O DEFICIENZA? DIMMI A CHI DAI IL 5 PER MILLE E TI DIRO’ CHI SEI

Ettore Livini per "La Repubblica"

L'Arcigay batte le camicie verdi della Guardia padana. Le bocce (come la dama e il tamburello) fanno più soldi dei pagatissimi professionisti del golf. E Gambadilegno, per una volta, se la cava meglio di Qui Quo e Qua. L'Italia del 5 per mille aggiorna il suo ritratto con i dati delle dichiarazioni fiscali 2011 e si riscopre più povera, più generosa e - nella migliore tradizione nazionale - del tutto imprevedibile.

Oltre 16,7 milioni di persone hanno deciso di devolvere un piccolo pezzo del loro reddito a fin di bene. La crisi ha sforbiciato il valore medio dei versamenti, scesi da 24 a 23 euro a testa, ma l'aumento del numero di donatori (700mila in più del 2010) ha consentito a 40mila enti di spartirsi 391 milioni. Quasi dieci in più dell'anno precedente.

La Champions League del 5 per mille vede protagonisti i "soliti noti" della beneficenza tricolore: l'Associazione nazionale per la ricerca sul cancro si è aggiudicata 55 milioni, seguita a distanza da Emergency (11) e Medici senza frontiere (8,7). Dietro i big si affolla però per la variopinta "armata Brancaleone" di Confraternite, onlus, oratori, bande civiche, associazioni ecologiste e dopolavori che disegna l'originalissima mappa dell'Italia del buon cuore.

I risultati (a modo loro) raccontano un paese diverso da quello ritratto nelle cronache quotidiane. Un esempio? La fede, anche nel paese del Vaticano, non sempre paga: l'Unione degli atei e agnostici razionalisti ha ricevuto 140mila euro, uno zero in più di evangelici, apostolici e pentecostali, 30mila euro meglio dei Testimoni di Geova e quasi cento volte la somma (1.717 euro) che si è messa in tasca grazie a 92 misteriosi affiliati la Nova Militia Christi dei Cavalieri Templari. Pochi soldi, ma sufficienti per regalare all'antico ordine religioso Hierosolymitano la leadership della beneficenza equina davanti agli outsider dei "Garibaldini a cavallo", fermi a 200 miseri euro.

Le camicie verdi della Guarda Nazionale Padana, invece, hanno dovuto mandar giù un boccone amarissimo: l'Arcigay li ha battuti di un'incollatura con 18.756 euro contro i 18.681 raccolti dai fieri esponenti dell'ordine pubblico del Nord riusciti in zona Cesarini a far meglio - chi si accontenta gode - dell'associazione Nonni Vigili. Delusa anche la Federazione Italiana della caccia gratificata di un centesimo delle donazioni (1 milione) finite al Wwf.


Tante sorprese sono arrivate anche dal mondo dello sport e dell'università. La Federazione Italiana Bocce è di gran lunga la più gettonata dai benefattori del Belpaese (19mila euro, il doppio di quella della dama) mentre resta a bocca asciutta - malgrado il pingue "740" dei suoi praticanti - la Federazione golf (0 donazioni, come il Circolo Badminton Milazzo).

Meglio dei principi del green hanno fatto persino i funamboli del Water Basket di Firenze (147 euro). Gerarchie ribaltate pure nella classifica di popolarità degli atenei tricolori: l'Università telematica Pegaso di Napoli ha fatto l'en-plein, con il 30% di offerte in più della Bocconi e il quadruplo di quelle della Normale di Pisa.

A far numero nella carica dei 40mila del 5 per mille è come al solito l'universo di Carneadi che si sono spartiti gli spiccioli della torta: 1.903 euro sono arrivati agli Sbandieratori di Gubbio, 270 agli Astrofili del cielo di Monferrato, battuti - per loro è un duro colpo - dai "cugini" speleologi piemontesi.

La Federazione Italiana del tempo libero, e non è una bella notizia, ha ricevuto un ottavo delle donazioni fatte all'Associazione "Il lavoro nobilita l'uomo" di Verona. Un po' di quattrini sono arrivati pure a Gambadilegno, Pluto, Gatto Silvestro e Qui Quo Qua, la pattuglia scelta degli enti dal sapore disneyano, mentre i poveri "Puffi" - un'altra Onlus - sono rimasti a secco di offerte. Un flop, ma meglio - in fondo - della beffa toccata all'Avis di Samatzai. Ben difficilmente il 5 per mille farà quadrare i conti dei donatori di sangue cagliaritani: l'incasso 2011 è stato
di 7 centesimi...

 

garibaldini a cavallo cinque per mille astrofili jpegLOGO EMERGENCY garibaldini a cavallo

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”