bolsonaro lula

BOLSONARO VUOLE FARE FUORI LULA CON LE BUONE O CON LE CATTIVE – IN BRASILE LA CAMPAGNA ELETTORE PER LE PRESIDENZIALI È INFUOCATA: L'EX PRESIDENTE LULA, SALDAMENTE IN TESTA NEI SONDAGGI, GIRA CON IL GIUBBOTTO ANTIPROIETTILE DOPO CHE UN ESPONENTE DEL SUO PARTITO È STATO UCCISO DA UN ESTREMITA DI DESTRA – BOLSONARO DENUNCIA LE FALLE DEL SISTEMA DI VOTO ELETTRONICO E PARLA DI ESERCITO ALLE URNE: IL SOSPETTO È CHE VOGLIA BLOCCARE LE ELEZIONI O CHE NON RISCONOSCA LA SCONFITTA, SULLE ORME DELL'AMICO TRUMP…

Sara Gandolfi per il “Corriere della Sera”

 

jair bolsonaro

Chi ucciderà il presidente del Brasile? Potrebbe essere il titolo di un giallo, di quelli che si divorano sulla spiaggia. È uno dei temi più caldi - e il più improbabile - sui giornali e nei talk show del grande Stato sudamericano.

 

La campagna elettorale è già incandescente, a due mesi e mezzo dal duello autunnale fra il presidente uscente Jair Bolsonaro, paladino della destra populista, e l'ex presidente Luis Inácio «Lula» da Silva, leader risorto del Partito dei lavoratori (Pt). Il primo si ispira a Trump, il secondo a se stesso.

 

Risultato: fra accuse di killeraggio - un esponente del Pt è stato ucciso da un estremista di destra nei giorni scorsi - e preventive accuse di frode lanciate da Bolsonaro, non è scontato né l'esito del voto né cosa avverrà alla proclamazione del vincitore.

 

LULA TIME

Lula - che gira con il giubbotto antiproiettile - è saldamente in testa nei sondaggi, ma è ancora difficile prevedere se la battaglia si fermerà alle urne il 2 ottobre o i due candidati di punta continueranno a incrociare le lame fino al ballottaggio del 30 ottobre (per gli altri pretendenti non c'è alcuna chance, se non quella di far pesare i propri voti).

 

È in quel «tempo morto» fra primo e secondo turno, secondo alcuni analisti, che Bolsonaro potrebbe bloccare il processo elettorale.

 

Le avvisaglie si sono intraviste lunedì quando ha convocato nella residenza presidenziale a Brasilia una cinquantina di ambasciatori stranieri, tra cui i rappresentanti di Stati Uniti, Unione Europea, Francia, Spagna e Portogallo, per denunciare le falle del sistema di voto elettronico. «È totalmente vulnerabile», ha detto, senza portare alcuna prova.

 

brasile, fan di bolsonaro uccide supporter di lula 1

Accuse simili a quelle lanciate alle elezioni del 2018, poi da lui vinte al ballottaggio. Ciò che più allarma i diplomatici è stata l'allusione a un intervento dell'esercito per un conteggio parallelo dei voti. Come già accaduto in passato, i vertici delle forze armate non sembrano però avere alcuna intenzione di essere coinvolti nelle polemiche elettorali.

 

Il presidente del Tribunale elettorale, il giudice Edson Fachin (che Bolsonaro considera un avversario politico), ha biasimato l'«inaccettabile negazionismo elettorale: è ora di dire basta alla disinformazione e al populismo autoritario che mette in pericolo la Costituzione del 1988», ossia tre anni dopo la fine del regime militare.

 

Il rischio paventato è che l'attuale presidente, sulle orme di Donald Trump, non riconosca l'eventuale sconfitta alle urne e tenti un golpe, con azioni simili all'assalto al Campidoglio Usa nel gennaio 2021. Anche per questo, ha svelato l'agenzia Folhaexpress , alcuni congressisti statunitensi hanno esortato a indagare eventuali interferenze o manipolazioni delle forze armate brasiliane nel voto.

 

brasile, fan di bolsonaro uccide supporter di lula 2

Il tentativo di screditare il sistema elettorale non ferma la «macchina» di Lula che è tornato a riunire le folle nelle principali piazze del Paese.

 

L'ex sindacalista che ha guidato il Brasile negli anni del boom si appella ai nostalgici, ai poveri, agli indigeni, ma pure agli imprenditori e ai banchieri. È perfino riuscito a trasformare i suoi guai con la giustizia - le condanne per corruzione e riciclaggio poi annullate dalla Corte Suprema, fino al proscioglimento lo scorso anno - in un successo letterario: nelle librerie va a ruba Querido Lula - Cartas a um presidente na prisão che raccoglie 46 delle oltre 25.000 lettere ricevute durante i 580 giorni trascorsi in carcere.

 

Lula ne emerge come un martire, gli editori ricordano che i «fan» gli inviarono dietro le sbarre «libri, riviste sul calcio, poesie, Bibbie, fotografie, disegni, vestiti e coperte contro il freddo, alcune tessute a mano, e statue di varie divinità».

 

Negli ultimi giorni è in cima alle vendite anche il giallo O Assassinato do Presidente scritto dal giudice in pensione ed ex deputato Régis de Oliveira. Racconta la storia di una società polarizzata in cui i gruppi politici diventano sempre più ostili, fino all'ipotesi di assassinare il capo di Stato (di destra) per risolvere i problemi del Paese. Il romanzo è subito entrato nel mirino dei sostenitori di Bolsonaro, che gridano al complotto.

brasile, fan di bolsonaro uccide supporter di lula 7brasile, fan di bolsonaro uccide supporter di lula 6lulalula parla in pubblicoLULA BOLSONAROJair Bolsonaro 1bolsonaro brasileLula con i sostenitori nel 2019

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO