carlo calenda gualtieri

CARLO CALENDA E’ IN RIMONTA SU GUALTIERI MA, GUARDA CASO, E’ SPARITO DALLE TV - IL BAMBACIONE DEI PARIOLI È VICINISSIMO AL CANDIDATO DEI SINISTRATI MA OLTRE AL CANNONEGGIAMENTO DEL GRUPPO GEDI (REP, STAMPA E ESPRESSO) E DEL "FATTO" SUBISCE ANCHE L’OSCURAMENTO CATODICO. NESSUNO LO INVITA IN TRASMISSIONE - SU DI LUI S'ABBATTE UN'ALTRA SFIGA: L’ENDORSEMENT DI FERRARA...

Alessandro Giuli per "Libero quotidiano"

 

calenda

Gli antipatizzanti lo accusano di guidare il partito dei Rolex, dell'agiatezza e degli interessi costituiti dell'imprenditoria italiana, fatto sta che Carlo Calenda risulta essere un leader politico poco coccolato alla grande stampa- soprattutto quella goscista - e, in regime di par condicio, Carlo Calenda ha un problema non da poco con le televisione pubblica e con quelle private.

 

Vederlo lo si vede, sul teleschermo, ma in dosi sempre più omeopatiche e decisamente irrilevanti rispetto all'interesse mobilitato sui social. Ragion per cui, secondo fonti informate, il fondatore di Azione e aspirante sindaco a Roma invierà a breve un'interrogazione all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) in cui chiederà spiegazioni circa l'anomalia che lo starebbe penalizzando.

 

carlo calenda foto di bacco (4)

Pur essendo lui sia capo di un partito sia candidato in corsa per il Campidoglio, e come tale costretto a condividere spazi millimetrati con i suoi concorrenti, si ritrova tutti i giorni l'incumbent Virginia Raggi reclamizzata da Giuseppe Conte in giro per l'Italia nel suo tour di "ascolto" del popolo pentastellato di cui è divenuto pastore per decreto dell'elevato Beppe Grillo; idem per Roberto Gualtieri, sospinto (diciamo così) dal segretario del Pd Enrico Letta in ogni incontro pubblico e per Enrico Michetti sul quale converge la potenza mediatica di centrodestra effigiata da Giorgia Meloni e Salvini con forzisti al seguito.

calenda 55

 

Di là dalle dinamiche regolatorie vigenti, sondaggi alla mano Calenda sa bene che in questo momento i suoi principali avversari sono a sinistra. La rincorsa per arrivare al ballottaggio e sfidare Michetti (con ogni probabilità sarà lui il primo piazzato) passa necessariamente per un sorpasso nei confronti di Gualtieri; posto che la Raggi arranca ancora al quarto posto.

 

TESTA A TESTA Le ultime rilevazioni demoscopiche certificano che la distanza tra i due è di circa 5 punti percentuali. Tutt' altro che irrecuperabili. Sicché la megamacchina del Pd si sta impegnando in uno sforzo corale che all'ex ministro dello Sviluppo è negato sia dalle ristrette dimensioni del suo movimento sia dall'assenza di fiancheggiatori consanguinei. Il suo diretto rivale può invece contare sul blocco del Gruppo Gedi che ha la propria artiglieria di riferimento in Repubblica, nella Stampa e nel settimanale l'Espresso che è appena uscito con una ricognizione ruvidissima sui bilanci di Azione ("bella, forte e ricca") irreprensibili dal punto di vista amministrativo eppure rappresentati come la cassaforte d'una scaltra lobby dotata di sontuose entrature e alte capacità manageriali: non il massimo per conquistare il favore delle plebi romane.

carlo calenda foto di bacco (4)

 

Quanto alla sindaca uscente, oltre alla zona grigia nella quale riesce a promuoversi con cartelloni a corredo d'iniziative istituzionali o d'installazioni pseudo artistiche, può contare sul Fatto quotidiano e sulla sostanziale non belligeranza dei progressisti nostalgici dello schema di governo giallorosso da riproporre ai ballottaggi. Ma il punto dolente, dicevamo, è sempre quello: al netto delle analogiche maratone oratorie organizzate quartiere per quartiere (e qui Calenda va molto forte), fuori dal mainstream digitale gli spazi stanno diventando pochi e marginali.

 

carlo calenda foto di bacco (2)

BOICOTTAGGIO Sembra che il candidato di Azione abbia anche provato a farsi invitare in tivù come leader di partito per discettare di questioni nazionali, promettendo di non pronunciare nemmeno una parola su Roma. Nulla da fare, almeno per il momento. Vedremo se e come l'Agcom valuterà l'interrogazione in arrivo.

 

Forse, per fare un esempio, potrebbe stabilire di conteggiare in quota Raggi gli spot ufficiosi di Conte, usare lo stesso metro per quelli pro Gualtieri dell'apparato dem e così via. Mentre battaglia per un allargamento delle rigide maglie di cui è intessuto il sistema della par condicio, Calenda farebbe bene a cercarsi qualche influente personalità che simpatizzi per lui pubblicamente.

 

carlo calenda foto di bacco (2)

Nel frattempo, però, i sondaggisti insistono su due elementi incoraggianti. Primo: la maggioranza degli interpellati continua a designarlo come il favorito assoluto nel caso in cui dovesse arrivare al ballottaggio. Secondo: in questo momento il consenso accessibile alle rilevazioni è in buona parte quello relativo al voto d'opinione collegato alle liste; quando si tratterà di far emergere il quoziente sommerso degli indecisi meno ideologizzati e ancora nascosti all'ombra dell'astensione, cui dovrebbe aggiungersi un non trascurabile flottante dal voto disgiunto, potrebbero arrivare grosse sorprese. Non proprio buone per Gualtieri, a quanto pare.

carlo calenda foto di bacco (3)carlo calenda

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO