enzo bianco salvo pogliese

CATANIA È IN BANCAROTTA – HA UN DEBITO DI 1 MILIARDO E 600 MILIONI. LA PATATA BOLLENTE PASSA ORA AI COMMISSARI PREFETTIZI, CHE DOVRANNO CONVINCERE I CREDITORI A TRANSAZIONI AL RIBASSO – IL COMUNE AVRÀ INVECE UN BILANCIO LEGATO AL NUOVO CORSO, COME SE QUEI DEBITI FINISSERO IN UNA “BAD COMPANY” – ASSENTE AL VOTO L’EX SINDACO ENZO BIANCO, ADDITATO COME UNO DEGLI ARTEFICI DEL DISSESTO

Fabio Albanese per www.lastampa.it

 

COMUNE DI CATANIA

Di fatto era solo una presa d’atto, un sigillo da apporre sopra un documento già scritto da tempo. Ma il voto a maggioranza del Consiglio comunale di Catania sulla delibera che certifica il dissesto finanziario, avvenuto la notte scorsa, consegna alla città il primato di primo grande comune italiano a dichiarare bancarotta: un miliardo e 600 milioni è il debito accumulato in questi anni. Una cifra enorme che i commissari prefettizi in arrivo dovranno ridurre cercando di convincere i creditori del Comune ad accordi e transazioni al ribasso.

SALVO POGLIESE NELLO MUSUMECI

 

Il Comune, invece, avrà un bilancio legato ad un nuovo corso, come se i debiti finissero in una sorta di bad company e l’Amministrazione ripartisse da zero. Al monento del voto, in aula c’erano 29 dei 36 consiglieri, la delibera ha avuto 27 si e due astenuti. Nella seduta del Consiglio comunale di ieri sera si contavano però assenze di peso sia nella maggioranza di centrodestra (due consiglieri di Fratelli d’Italia, uno della lista Diventerà Bellissima del governatore Musumeci, uno del gruppo misto e perfino uno della lista del sindaco) sia nell’opposizione, come quella dell’ex sindaco Enzo Bianco, a capo di una amministrazione di centrosinistra fino a pochi mesi fa e che gli avversari politici indicano, assieme alle amministrazioni precedenti di centrodestra, come uno degli artefici del dissesto.

 

enzo bianco e melania trump

Toccherà adesso al nuovo sindaco di Catania, Salvo Pogliese, gestire una situazione estremamente complessa e far quadrare i conti: «Abbiamo provato in ogni modo a evitare il dissesto, coi mezzi legali e le norme previste dal decreto milleproroghe - ha detto ieri sera nel suo intervento in Consiglio - ma la decisione dei giudici contabili non lasciava spazio a interpretazioni diverse dalla presa d’atto della condizione di dissesto».

 

SALVO POGLIESE SINDACO CATANIA

L’«istanza di fallimento» di Catania era infatti partita da due deliberazioni della Corte dei Conti siciliana, nello scorso maggio, seguite da un’altra, definitiva, delle sezioni riunite della stessa Corte che nello scorso novembre hanno respinto il ricorso in appello del Comune. Il sindaco parla di «fatto traumatico» per la città ma promette: «Il mio impegno sarà totalizzante a far si che il peso di questo dissesto non ricada sulle fasce più deboli della popolazione che ci impegniamo a garantire in ogni modo. Non dobbiamo pensare che il dissesto sia l’Apocalisse».

 

enzo bianco

Per intanto, sono in arrivo 8 milioni di euro da parte della Regione Siciliana, per aiutare il Comune a pagare gli stipendi arretrati dei dipendenti. Poi si spera nell’aiuto di Roma, che dovrebbe essere ben più sostanzioso. Ma per la città saranno tempi bui, anche praticamente: inquesti giorni le uniche luninarie natalizie nello spettacolare centro storico barocco di Catania sono quelle di commercianti e sponsor privati. Soldi del Comune per addobbare la città noin ce n’erano proprio.

catania 5catania 2catania 7catania 1catania 4catania 3catania 6

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?