xi jinping africa

LA CINA SI COMPRA L'AFRICA – 60 MILIARDI DI DOLLARI: È LA CIFRA CHE XI JINPING DARÀ AI PAESI AFRICANI TRA PRESTITI E INVESTIMENTI PER INFRASTRUTTURE – LA DIPLOMAZIA FINANZIARIA CINESE SPAVENTA L’OCCIDENTE, CHE HA DIMENTICATO IL CONTINENTE E ORA LO VEDONO ANDARSENE TRA LE AMPIE BRACCIA NEOCOLONIALISTE DEL DRAGONE – PECHINO STA INTEGRANDO L’AFRICA NEL PROGETTO DELLA NUOVA VIA DELLA SETA E…

Filippo Santelli per www.repubblica.it

 

Nella Grande sala del Popolo di Pechino c’erano tutti, oltre 50 tra capi di Stato e di governo dei Paesi africani. E dal palco il padrone di casa Xi Jinping ha riservato loro un’accoglienza che più calorosa non si può.

xi jinping

 

Il presidente cinese, nel discorso inaugurale del Forum di cooperazione Africa-Cina trasmesso oggi in diretta tv, ha promesso finanziamenti al continente per 60 miliardi di dollari, tra prestiti e investimenti per infrastrutture.

 

Di fatto una replica al centesimo della cifra che Xi aveva impegnato tre anni fa, all’ultimo incontro bilaterale, e che nel frattempo ha reso Pechino, con crescenti preoccupazioni dell’Occidente, il principale partner commerciale e uno dei principali alleati finanziari e militari del continente.

 

xi jinping winnie the pooh

Una diplomazia che parte dalla finanza, ma va ben oltre. Se c’è un luogo nel mondo dove questa strategia di Xi sta funzionando è proprio l’Africa, lo dimostra la presenza in massa dei leader africani a Pechino (manca solo eSwatini, l’ex Swaziland che ancora mantiene legami diplomatici con Taiwan).

 

Dei 60 miliardi promessi per i prossimi tre anni, 15 saranno di aiuti e prestiti a interessi zero, 20 in linee di credito, 10 per un fondo speciale per lo sviluppo, 5 per le importazioni dall’Africa e altri 10 per progetti privati delle imprese cinesi.

 

cinesi in africa

Il focus è ovviamente sulle infrastrutture: un binario e un molo dopo l’altro Pechino sta integrando il continente nel grande progetto della Nuova Via della Seta, la rotta commerciale, sia marina che terrestre, che dalla Cina viaggia verso Occidente. Piantando bandierine rosse e aprendo cantieri in tutta l’Africa, dal porto di Djibouti alla ferrovia tra Mombasa e Nairobi.

 

L’offensiva cinese ha preso in contropiede l’Occidente, con gli Stati Uniti di Trump che hanno di fatto dimenticato l’Africa e l’Europa che la vede soprattutto come una fonte di problemi (migratori).

 

XI JINPING

Alcuni commentatori denunciano la strategia di Pechino come “neocolonialismo”, il tentativo di attirare i partner in una trappola del debito rendendoli così dipendenti e ricattabili.

 

cinesi in africa 5

Senza dubbio dietro al progetto “africano” di Xi ci sono soprattutto motivazioni interne: dare lavoro alle sue imprese (a cui sono affidati gran parte delle opere) e assicurare il flusso di materie prime di cui l’Africa è ricca.

 

Ma per i partner africani alla ricerca di sviluppo i suoi miliardi sono benvenuti, per scelta o per necessità. Senza contare che la Cina non si immischia mai in questioni di politica interna.

cinesi in africa 4

 

Negli ultimi giorni i giornali di partito cinesi hanno rispedito al mittente le critiche occidentali. Nel suo discorso di oggi però Xi ha comunque sottolineato che la cooperazione tra Cina e Africa “deve dare ai due popoli benefici e successi tangibili”, evitando cattedrali nel deserto.

 

cinesi in africa 3

Il presidente ha anche annunciato che parte del debito dei Paesi più poveri verrà cancellato. L’Africa, unita, ringrazia. 

cinesi in africa 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?