COMPORTAMENTI POCO “DIPLOMATICI” – L’AMBASCIATRICE RUSSA IN BULGARIA, ELEONORA MITROFANOVA, HA OLTREPASSATO TUTTI I LIMITI: IN INCONTRO ISTITUZIONALE, HA INSULTATO APERTAMENTE IL POPOLO BULGARO: “SCAGNOZZI AMERICANI”, “METICCI TURCHI”. RISULTATO? È STATA SUBITO ESPULSA DAL PAESE, INSIEME A SETTANTA TRA DIPLOMATICI, FUNZIONARI E COMPONENTI DEL PERSONALE TECNICO DELL’AMBASCIATA…

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eleonora mitrofanova eleonora mitrofanova

DAGONOTA

I russi sono sempre meno “diplomatici”. L’ambasciatrice di Mosca in Bulgaria, Eleonora Mitrofanova, ha oltrepassato tutti i limiti: in un incontro con le istituzioni di Sofia, ha iniziato a insultare apertamente il popolo bulgaro, definendolo composto da “scagnozzi americani” e “meticci turchi”. Risultato? È stata subito espulsa dal Paese.

 

RIMPATRIATI SETTANTA DIPLOMATICI RUSSI ESPULSI DALLA BULGARIA, MOSCA MINACCIA RITORSIONI

Da www.repubblica.it

 

I settanta diplomatici,funzionari e componenti del personale tecnico dell'ambasciata russa a Sofia, espulsi come "persona non grata" nei giorni scorsi, hanno lasciato ieri pomeriggio il Paese nel termine predisposto dalle autorità bulgare.

 

russia bulgaria russia bulgaria

Secondo alcune fonti, sarebbe stata espulsa anche l'ambasciatrice russa in Bulgaria: Eleonora Mitrofanova. Gli espulsi sono saliti a bordo di due aerei russi, arrivati all'aeroporto di Sofia per trasportare verso Mosca oltre 180 persone, ovvero i diplomatici, i funzionari, i tecnici e le loro famiglie.

 

Mosca aveva chiesto di poter effettuare i due voli dopo che il traffico aereo da e per la Bulgaria è stato sospeso come parte delle sanzioni imposte alla Russia per la guerra in Ucraina.Uno dei diplomatici russi espulsi è stato fotografato all'aeroporto di Sofia con indosso una maglietta con l'immagine di Putin e la scritta: "La Russia è un Paese che non ha paura di niente".

 

Vladimir Putin Vladimir Putin

Tra i diplomatici espulsi vi era Filip Voskresenski, ministro plenipotenziario della Federazione russa in Bulgaria. "Nessuno dei diplomatici o dei funzionari russi, espulsi illegalmente e con arroganza, ha lavorato contro gli interessi della Bulgaria", ha detto in lingua bulgara Voskresenski ai giornalisti prima di imbarcarsi.

 

"Parto con senso di gratitudine alla Bulgaria, ai bulgari con cui ho lavorato per molti anni. L'espulsione non significa crisi nei rapporti tra le persone, tra russi e bulgari. Nessuno, assolutamente nessuno, può rovinare i nostri rapporti, né Kiril Petkov né chiunque altro", ha aggiunto.

Kiril Petkov Kiril Petkov

 

Nei giorni scorsi il premier dimissionario della Bulgaria Kiril Petkov aveva espulso i settanta, un numero record, dell'ambasciata russa a Sofia, con il motivo che avrebbero "lavorato contro gli interessi della Bulgaria".

 

L'ambasciatrice della Federazione russa in Bulgaria Eleonora Mitrofanova aveva subito chiesto la revoca dell'espulsione, richiesta respinta prontamente da Petkov. E nella crisi diplomatica tra i due Paesi Mitrofanova aveva detto che avrebbe chiesto a Mosca la chiusura dell'ambasciata russa a Sofia.

 

Diversi deputati e analisti bulgari avanzano timori che un'eventuale rottura diplomatica tra Russia e Bulgaria potrebbe avere gravi conseguenze economiche. Mosca potrebbe chiudere il rubinetto del petrolio russo la cui importazione potrà continuare fino al 2024 su decisione di Bruxelles. Mosca potrebbe anche sospendere le forniture di carburante per l'unica centrale nucleare bulgara, che produce circa il 40% dell'elettricità in Bulgaria.

 

 

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha annunciato che Mosca potrebbe prendere misure contro l'Unione europea per il suo sostegno alla decisione delle autorità bulgare.

 

"La decisione politicizzata di Sofia sul taglio ingiustificato del nostro staff diplomatico in Bulgaria, naturalmente, non resterà senza risposta sotto il profilo bilaterale". Secondo Zakharova, "il Servizio europeo per l'azione esterna dovrebbe capire che il sostegno sconsiderato alle azioni anti-russe di singoli stati membri rende l'intera Unione europea responsabile delle conseguenze, incluse le contromisure da parte nostra". "Ora, dopo questo nonsense, l'ambasciata non è più in grado di funzionare normalmente", ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

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