circolo circoli canottieri raffaele fitto

FITTO FINISCE IN UN “CIRCOLO” VIZIOSO – IL GOVERNO HA CEDUTO ALL’UE SULLE CONCESSIONI BALNEARI, MA ORA COMPARE UNA NUOVA GRANA: I CIRCOLI SPORTIVI LUNGO IL MARE O I FIUMI CHIEDONO DI ESSERE ESENTATI DALLA DIRETTIVA BOLKESTEIN, CON I POTENTI CIRCOLI ROMANI, DALL’“ANIENE” AI “CANOTTIERI”, A FARE PRESSIONE – LA MAGGIORANZA PREPARA UN EMENDAMENTO AL DECRETO “SALVA INFRAZIONI” – MA LA QUESTIONE PUÒ RIAPRIRE TUTTA LA PARTITA DEI BALNEARI E INGUAIARE IL NEOCOMMISSARIO FITTO NELL’AUDIZIONE CHE LO ATTENDE A BRUXELLES…   

1. LA MAGGIORANZA INGUAIA FITTO SULLE CONCESSIONI AI CIRCOLI SPORTIVI LUNGO MARE, FIUMI E LAGHI

Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “il Foglio”

 

RAFFAELE FITTO GIORGIA MELONI

C’è un ministro, Raffaele Fitto, che si prepara – studio matto e disperatissimo – a sottoporsi alla graticola di Bruxelles.  Audizione con i Socialisti agguerriti pronti a chiedergli, per esempio, dei balneari e delle concessioni, della direttiva Bolkestein e dei ritardi dell’Italia nell’applicarla.

 

Poi c’è un decreto in conversione in Parlamento, si chiama “Salva infrazioni” che rischia di essere smontato come un Lego dalla maggioranza, nonostante l’accordo trovato in Consiglio dei ministri. Il cavallo di Troia è rappresentato da quel mondo dei circoli sportivi dilettanti che si trovano nei pressi dei corsi d’acqua. Mare, laghi e fiumi. A Roma sono salotti  con vista sul Tevere dove l’unico vero sport praticato è l’esercizio imperituro delle relazioni di potere. Se non ne fai parte, non esisti.

 

circolo canottieri roma

In tutto, va detto, ci sono circa 900 realtà interessate su 2.000 esistenti, le più disparate, che da nord a sud passando per le isole sono coinvolte da questo riordino delle concessioni demaniali. […]

 

E però questo assalto del mondo dei circoli parte da Roma. E non solo da quello dell’Aniene di Giovanni Malagò, che ha una concessione lontana dallo scadere, ma un po’ tutti stanno facendo pressioni. Canottieri Roma, Canottieri Lazio, Circolo dei magistrati, Canottieri Remo: basta farsi un giro lungo le sponde del biondo Tevere. La pressione di questo mondo di sport dilettantistico, ma che come una matrioska racchiude anche altro, rischia di essere un problema per lo studioso Fitto. Che se riaprirà questa faccenda si troverà a dover dar conto anche all’inverso dei balneari, terreno di voti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.

 

circolo canottieri aniene malagò fabbricini

Intanto il ministro dello Sport Andrea Abodi, socio dell’Aniene, si muove. E in maniera non si sa quanto coordinata con Fitto ha promosso per oggi al Circolo del tennis del Foro italico la conferenza “Sport di base e Bolkestein”. Con lui ci saranno il capo di gabinetto del ministero Massimiliano Atelli (in predicato di passare alla Covisoc), Donato Marzano (Lega navale), Francesco Ettorre (Federazione vela) e Diego Nepi (ad di Sport e salute). Più giuristi e docenti universitari.

 

Questa spinta fa il paio con l’emendamento “salva circoli” preparato dal deputato capitolino di Fratelli d’Italia Luciano Ciocchetti. […]

 

In mezzo, per sineddoche, ci finisce il circolo Canottieri Aniene (anche se non interessato nell’immediato dalla scadenza della concessione): emblema della Roma eterna che si dà forza e decide. Il salva circoli sta a cuore anche all’opposizione. Debora Serracchiani del Pd chiede, per esempio, che “siano salvaguardate tutte quelle realtà che potrebbero essere scalzate” da grandi società. […]

 

 Per Fitto, il ministro indicato come commissario Ue nonché vicepresidente esecutivo, che deve presentarsi con le carte in regola è la classica gatta da pelare.

 

2. «A GARA COME LE SPIAGGE». LA CORSA DEL GOVERNO PER SALVARE I CIRCOLI

Estratto dell’articolo di Francesco Bechis per “il Messaggero”

 

RAFFAELE FITTO - MEME BY EDOARDO BARALDI

[…]  Manovra e debito, migranti, premierato e giustizia? Macché: c’è un ostacolo più ingombrante sulla strada che separa Raffaele Fitto, ministro e consigliere fidato della premier Giorgia Meloni, dall’agognata nomina a Commissario europeo. […]  La missione è salvare dalla tagliola della Bolkestein, la direttiva europea sulla concorrenza odiatissima dalla destra a Palazzo Chigi, centinaia di circoli sportivi che si trovano vicino a corsi d’acqua, spesso frequentati dall’upper-class delle grandi città italiane.

 

A cui l’Ue chiede, anzi impone, di sottoporsi alla dura legge del mercato: nuove gare e concessionari. Lo stesso diktat già imposto agli stabilimenti balneari, agli alberghi affacciati sul mare, alle società idroelettriche.

andrea abodi e giancarlo giorgetti foto mezzelani gmt029

 

Questo però è troppo. E un pezzo di governo che conosce e apprezza i prestigiosi circoli della Capitale bagnati dal Tevere, dal Canottieri Roma alla Corte dei Conti fino allo storico Circolo Aniene, è deciso a dare battaglia.

 

Guida la schiera Andrea Abodi, ministro dello Sport, volto conosciutissimo in alcuni dei più esclusivi circoli capitolini, convinto che sottoporli alla ghigliottina della Bolkestein sia pura follia. In pressing su Fitto perché metta una buona parola con Ursula von der Leyen e la Commissione: lasciate correre.

 

circolo canottieri aniene

[…]  A dire il vero la spada di Damocle delle concessioni pende su tante piccole società di volontariato che organizzano corsi di vela o canottaggio. È tra i più trasversali il “partito dei circoli”, se è vero che in queste ore pure il Pd ha iniziato a farsi sentire con Debora Serracchiani […]

 

[…]  Alla Camera, dove è all’esame il decreto salva-infrazioni, FdI ha pronto un emendamento per salvare in calcio d’angolo i circoli minacciati dalla Bolkestein: sono circa novecento. La firma è di Luciano Ciocchetti, già vicepresidente nella Regione Lazio con Polverini, cuore Dc e una vita in politica, voce assai ascoltata nei circoli romani che contano.

 

E la sostanza è questa: bisogna escluderli dall’applicazione della normativa Antitrust europea perché svolgono attività sportiva senza scopo di lucro, ma solo a fini «ricreativi». Cioè non offrono veri e propri «servizi» che sono invece il cuore della Direttiva del 2006.

 

URSULA VON DER LEYEN E I NUOVI COMMISSARI UE A BRUXELLES

Si vedrà. Ai questuanti che gli telefonano Fitto annuisce, dice che farà il possibile. Ma il tempo corre: il decreto salva-infrazioni va approvato entro la prossima settimana. E il ministro agli Affari Ue con le valige per Bruxelles, ma non solo lui, teme a ragione che la norma salva-circoli riapra uno spiraglio per il partito “balnearista” in maggioranza già pronto a battere i pugni e dire: «Perché salviamo i circoli ma non le spiagge?». […]

 

circolo canottieri anieneRAFFAELE FITTO - PARLAMENTO EUROPEOandrea abodi arriva alla cena di fdi a palazzo brancacciopatrizia scurti giorgia meloni giovanni malago silvia salis andrea abodi parigi 2024

Ultimi Dagoreport

francesco milleri gaetano caltagirone giorgia meloni giovanbattista fazzolari mediobanca nagel alberto

DAGOREPORT - IL GIORNO DEL GIUDIZIO SI AVVICINA, CAMPO DI BATTAGLIA: L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA DEL 16 GIUGNO. IN CASO DI VITTORIA DELL'INFERNALE CALTAGIRONE, SI SPALANCHEREBBERO LE PORTE DI TRE DELLE PRINCIPALI ISTITUZIONI FINANZIARIE ITALIANE (GENERALI, MEDIOBANCA E MPS) AL GOVERNO MELONI: UN FATTO POLITICO EPOCALE – SUDORI FREDDI A MILANO CHE SI CHIEDE ATTONITA: COME PUÒ VENIRE IN MENTE A CALTARICCONE DI SCALARE IL GRUPPO EDITORIALE ‘’CLASS’’ PERCHÉ A LUI CONTRARIO (DETIENE IL SECONDO QUOTIDIANO ECONOMICO, “MILANO FINANZA”)? UN’ATTITUDINE AUTORITARIA CHE DEL RESTO FA MAGNIFICAMENTE SCOPA CON IL “QUI COMANDO IO!” DEL GOVERNO MELONI – SUDORI FREDDISSIMI ANCHE A ROMA: SI ACCAVALLANO LE VOCI SUGLI EREDI DEL VECCHIO, GRANDE PARTNER CON LA HOLDING DELFIN DELLE SCALATE CALTAGIRONESCHE, CHE SPINGONO IL LORO CEO FRANCESCO MILLERI A SGANCIARSI DAL BOSS ROMANO DEL CALCESTRUZZO. CHE UNA PARTE DELLA TURBOLENTA FAMIGLIA NON SOPPORTI MILLERI, È UN FATTO. CHE CI RIESCA, È UN’ALTRA STORIA - LA DECISIONE DELLA DELFIN (HA IL 20% DI AZIONI MEDIOBANCA) È INFATTI DIRIMENTE: IN CASO DI FALLIMENTO IL 16 GIUGNO, SAREBBE LA CULATA DEFINITIVA NON SOLO ALL’OTTUAGENARIO “PADRONE DI ROMA” MA ANCHE UN SONORO "VAFFA" AI SOGNI DI MELONI E FAZZOLARI DI ESPUGNARE IL POTERE IN MANO AI “BANCHIERI DEL PD”… 

biennale di venezia antonio monda pietrangelo buttafuoco alessandro giuli alfredo mantovano

DAGOREPORT - ANTONIO MONDA, IL ''BEL AMI'' PIÙ RAMPINO DEL BEL PAESE, È AGITATISSIMO: SI È APERTA LA PARTITA PER LA DIREZIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA DEL 2026 - UNA POLTRONISSIMA, CHE DOVREBBE FAR TREMARE I POLSI (È IN CONCORRENZA CON IL FESTIVAL DI CANNES), CHE DA ANNI TRAVAGLIA LA VITA E GLI INCIUCI DEL GIORNALISTA MONDA, MAGNIFICAMENTE DOTATO DI UNA CHIAPPA A SINISTRA (“REPUBBLICA” IN QUOTA ELKANN); MENTRE LA NATICA DI DESTRA, BEN SUPPORTATA DAL FRATELLO ANDREA, DIRETTORE DELL’”OSSERVATORE ROMANO”, GODE DEI BUONI RAPPORTI CON IL PIO ALFREDO MANTOVANO - ALL’ANNUNCIO FATALE DI GIULI, SU INPUT DI MANTOVANO, DI CONSEGNARE LA MOSTRA DEL 2026 NELLE MANINE FATATE DI MONDA, IL PRESIDENTE DELLA BIENNALE BUTTAFUOCO, CHE NON HA MAI STIMATO (EUFEMISMO) L’AEDO DELLA FUFFA ESOTERICA DI DESTRA, AVREBBE ASSUNTO UN’ESPRESSIONE ATTONITA, SAPENDO BENE COSA COMPORTEREBBE PER LUI UN FALLIMENTO NELLA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA, MEDIATICAMENTE PIÙ POPOLARE E INTERNAZIONALE (DELLE BIENNALI VENEZIANE SU ARCHITETTURA, TEATRO, BALLETTO, MUSICA, NON FREGA NIENTE A NESSUNO)

marina berlusconi silvio vanadia greta jasmin el moktadi in arte grelmoss - 3

DAGOREPORT - BUNGA BUNGA FOREVER! IL VERO ''EREDE ORMONALE" DI SILVIO BERLUSCONI È IL NIPOTE SILVIO, RAMPOLLO PRODOTTO DEL MATRIMONIO DI MARINA CON MAURIZIO VANADIA - SE IL CAVALIER POMPETTA PROVOCAVA INQUINAMENTO ACUSTICO E DANNI ALL'UDITO GORGHEGGIANDO CANZONI FRANCESI E NAPOLETANE, IL VENTENNE EREDE BERLUSCHINO NON E' DA MENO: E' BEN NOTO ALLE SPERICOLATE NOTTI MILANESI LA SUA AMBIZIONE DI DIVENTARE UN MITO DEL RAP, TENDENZA SFERA EBBASTA E TONY EFFE - SUBITO SPEDITO DA MAMMA MARINA A LONDRA, IL DISCOLO NON HA PERSO IL VIZIO DI FOLLEGGIARE: DA MESI FA COPPIA FISSA CON LA CURVACEA GRETA JASMIN EL MOKTADI, IN "ARTE" GRELMOS. PROFESSIONE? CANTANTE, MODELLA E INFLUENCER, NATA A NOVARA MA DI ORIGINI MAROCCHINE (COME LA RUBY DEL NONNO) - IL RAMPOLLO SU INSTAGRAM POSTA FOTO CON LE MANINE SULLE CHIAPPE DELLA RAGAZZA E VIDEO CON SOTTOFONDO DI CANZONI CON RIME TIPO: "GIRO A SANTA COME FA PIER SILVIO, MANCA UN MILIARDINO. ENTRO IN BANCA, MI FANNO L'INCHINO". MA PIER SILVIO È LO ZIO E MARINA E' FURIBONDA... - VIDEO

francesca fialdini mario orfeo

DAGOREPORT: MAI DIRE RAI! – COME MAI “REPUBBLICA” HA INGAGGIATO UNA BATTAGLIA CONTRO L’ARRIVO DI NUNZIA DE GIROLAMO AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI NELLA DOMENICA POMERIGGIO DI RAI1? NON È UN MISTERO CHE IL DIRETTORE, MARIO ORFEO, ANCORA MOLTO INFLUENTE A VIALE MAZZINI, STIMA MOLTO LA FIALDINI (FU LUI A FAVORIRNE L’ASCESA DA DIRETTORE GENERALE) - PER EVITARE IL SILURAMENTO DEL PROGRAMMA DELLA CONDUTTRICE, A LARGO FOCHETTI HANNO MESSO NEL MIRINO PRIMA IL TRASH-SEX SCODELLATO DA NUNZIA COL SUO "CIAO MASCHIO", E POI IL PRESIDENTE RAI AD INTERIM, IL LEGHISTA ANTONIO MARANO, PER UN PRESUNTO CONFLITTO DI INTERESSI - MA L'ORGANIGRAMMA RAI VUOLE CHE IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL DAY-TIME, DA CUI DIPENDE IL PROGRAMMA DELLA FIALDINI, SIA ANGELO MELLONE...

elly schlein friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - ELLY HA FINALMENTE CAPITO DA CHE PARTE STARE? – IN POCHI HANNO NOTATO UNA IMPORTANTE DICHIARAZIONE DI SCHLEIN SULL’UCRAINA: “SUL TRENO PER KIEV, CON I LEADER DI FRANCIA E GERMANIA, CI SAREI ASSOLUTAMENTE STATA” – LA SEGRETARIA CON UNA FIDANZATA E TRE PASSAPORTI E' PRONTA AD  ABBANDONARE IL PACIFISMO PIÙ OTTUSO PER ADERIRE A UNA LINEA PIÙ REALISTA E PRAGMATICA? – IN CAMPANIA ELLY È VICINA A UN ACCORDO CON DE LUCA SULLE REGIONALI (MEDIATORE IL SINDACO MANFREDI) – OTTIME NOTIZIE DAI SONDAGGI DELLE MARCHE: IL PIDDINO MATTEO RICCI È DATO AL 51%, CONTRO IL 48 DEL MELONIANO ACQUAROLI…

chiocci vespa rossi

FLASH! – IN RAI STA NASCENDO UNA COALIZIONE CONTRARIA AL DINAMISMO POLITICO DI GIANMARCO CHIOCCI, CHE PARLA SPESSO CON ARIANNA E GIORGIA MELONI, DISPENSANDO MOLTI CONSIGLI DELLA GOVERNANCE RAI – IL MOVIMENTISMO DEL DIRETTORE DEL TG1 E DI BRUNO VESPA HANNO GRANDE INFLUENZA SU PALAZZO CHIGI, E I LORO ''SUSSURRI'' FINISCONO PER RIMBALZARE SULL’AD GIAMPAOLO ROSSI, CHE SI TROVA ISOLATO DAI DUE DIOSCURI – E FAZZOLARI? PREFERISCE RESTARE IN DISPARTE E ESERCITARE LA SUA INFLUENZA SUI GIORNALISTI NON ALLINEATI AL GOVERNO MELONI...