I politici argentini dell'opposizione hanno accusato il presidente Cristina Fernández de Kirchner, di essere "completamente fuori dalla realtà". Durante un programma televisivo, la donna aveva infatti lanciato un confuso appello in cui sosteneva che gli Stati Uniti potrebbero celarsi dietro un complotto per rovesciare il governo e forse assassinarla.
"Se mi dovesse succedere qualcosa, non guardate al Medio Oriente, guardate al Nord", ha detto Fernández durante il discorso di martedì notte, in cui si alludeva ad un presunto complotto contro di lei tra banchieri e uomini d'affari locali sostenuti da "un aiutante straniero".
Precedentemente Fernández aveva affermato di aver ricevuto minacce di morte dall’Isis, a causa della sua amicizia con Papa Francesco. Nel discorso di ieri sera, però, ha parlato di minacce ricevute in tre email di funzionari della sicurezza argentini, provenienti dagli Stati Uniti.
La sua affermazione arriva sulla scia di un rapido deterioramento delle relazioni tra Argentina e gli Stati Uniti, dopo che il paese aveva dichiarato default nel mese di agosto.
Con la stagnazione economica, la moneta argentina in caduta libera e un allarmante aumento dei livelli di criminalità, Fernández sembra essere sempre più pressata.
Vi sono anche crescenti incertezze riguardo la candidatura del suo partito alle elezioni del 2015. Forse si candiderà il figlio Máximo Kirchner per sostituirla.
"Dal momento che non riesce a resistere davanti alla realtà, tra la disoccupazione, l’alta inflazione, il dollaro in aumento… Così s’inventa che non è più l’Isis a cercare di ucciderla, ma gli Stati Uniti", ha detto la politica Elisa Carrió. "'S’inventa dei complotti."
Già Hillary Clinton nel 2010 si era interrogata sul benessere mentale del presidente. “Sta assumendo farmaci? Quanto conta lo stress sui suoi comportamenti e sulle decisioni politiche che affronta?”…