1. IL CUL DE SAC NEL QUALE SI È CACCIATO RENZIE È TUTTO QUI: “LASCIANDO LETTA AL GOVERNO MI GIOCO L’OSSO DEL COLLO, SE VADO AL GOVERNO IO MI GIOCO IL BUCO DEL CULO” 2. CON LO SCHERZETTO DI IERI SULLE ANTICIPAZIONI DEL LIBRO DI FRIEDMAN, L’EX CORAZZIERE DELLA SERA HA DIMOSTRATO CHE TUTTO È IN DISCUSSIONE. ED È ASSAI PROBABILE CHE QUEL CHE RESTA DEI POTERI MARCI STIA STUDIANDO COME RISPARMIARE TEMPO E AFFIDARE IL POTERE FORMALE DELLA “NUOVA” ITALIA A UNA DIARCHIA PRODI-RENZI 3. IN QUESTO SENSO, È ILLUMINANTE UN RETROSCENA ARCORIANO DEL ‘’FOGLIO’, NEL QUALE SI LEGGE CHE ANCHE PER IL CAVALIERE CONDANNATO “PRODI AL QUIRINALE SAREBBE MEGLIO DI NAPOLITANO”. E CHE I FIORENTINI DENIS VERDINI E RENZIE HANNO SICURAMENTE PARLATO ANCHE DI QUESTO NELLE LORO ULTIME CONVERSAZIONI SULLE RIFORME

a cura di colinward@autistici.org (Special Guest: Pippo il Patriota)

1 - AVVISI AI NAVIGATI
Il dilemma nel quale si è cacciato Renzie è tutto in un crudo virgolettato che gli attribuisce oggi il Cetriolo Quotidiano: "Lasciando Letta al governo mi gioco l'osso del collo, se vado al governo io mi gioco il buco del culo" (p. 5). Là fuori, mentre Re Giorgio dirige il traffico dal Quirinale e Aspenio Letta punta tutto sulla narcosi collettiva, milioni di italiani si arrangiano come al solito dimostrando una volta di più la profonda saggezza del detto inglese "there's no government like no government".

Dalla convocazione di ieri sera al Colle è lecito immaginare che Re Giorgio abbia chiesto al Rottam'attore: "Insomma, ragazzo, che vuoi fare?". Appoggi un rimpastino? Vuoi un Letta bis nuovo di zecca? Ti vuoi sporcare le mani andando a Palazzo Chigi senza passare dal voto? Intanto Lettanipote aspetta zitto e fermo, mandando in bestia un Renzie che continua a chiedersi come faccia a vivacchiare così da settimane e settimane.

Ma c'è un'altra partita che da ieri è entrata nel vivo e questa volta riguarda la poltrona più importante, quella occupata da Re Giorgio. Con lo scherzetto di ieri sulle anticipazioni del libro di Friedman, l'ex Corazziere della Sera ha dimostrato che tutto è in discussione. Ed è assai probabile che quel che resta dei poteri marci italiani stia studiando come risparmiare tempo e affidare il potere formale della "nuova" Italia a una diarchia Prodi-Renzi. In questo senso, è illuminante un retroscena arcoriano del Foglio, nel quale si legge che anche per il Cavaliere "Prodi al Quirinale sarebbe meglio di Napolitano". E che Denis Verdini e Renzie hanno sicuramente parlato anche di questo nelle loro ultime conversazioni sulle riforme.

2 - RE GIORGIO GIOCA PESANTE
"Napolitano, nessun complotto. FI e Grillo attaccano. Il Pd: agì nell'interesse del Paese". Il Corriere della Sera oggi rientra nei ranghi, pubblica con il dovuto riguardo la lettera di Re Giorgio, ma ormai la frittata è servita. Da notare solo l'approfondimento sulle ambizioni di AirOne Passera: "Quel piano segreto di Passera per l'economia. Lo scrisse per il presidente della Repubblica mesi prima della nascita del governo Monti" (p. 2). Se ne ricava che con una mano scriveva il progetto Fenice per Alitalia e sedeva al tavolo del re di Hardcore (che odiava Arrogance Profumo), mentre con l'altra accarezzava il mantello di Re Giorgio.

Sul "gomblotto" il Giornale spara una prima pagina definitiva: "Napolitano non è più il nostro presidente. Provato il tradimento. Nel 2011 Re Giorgio tramò in segreto con Monti per far fuori Berlusconi e il suo governo". E giustamente ricorda che il 25 luglio 2011, Alessandro Sallusti scriveva: "Giovanni Bazoli e Corrado Passera si sono intrattenuti con Romano Prodi, Carlo De Benedetti e Mario Monti (economista, presidente della Bocconi e per due volte ministro europeo) a disegnare un possibile dopo Berlusconi, dove il dopo, nelle speranze dei convenuti, è ormai dietro l'angolo, certamente prima della fine naturale della legislatura" (p. 3).

Tuttavia è assai difficile che le truppe del Banana si accodino realmente a quelle di Grillomao, come scrive Repubblica: "Il Cavaliere e l'asse con i Cinque Stelle. ‘Colpire duro, ma no all'impeachment'. E vuol candidarsi alle Europee: chiedo la sospensione della pena. L'ex premier vuole evitare di allineare Forza Italia al M5S: ‘I nostri elettori non capirebbero" (p. 3).

La Stampa invece ricostruisce anche l'intero contesto nel quale maturò la caduta del governo Berlusconi: "La resa del Cavaliere dopo una catena di errori. Ignorati i segnali esterni e interni per la tenuta del governo" (p. 5).

3 - QUELLI CHE ASPETTANO RENZIE
La convocazione al Colle non dev'essere stata piacevole per il bulletto fiorentino: "Napolitano a Renzi; il Pd scelga una strada. Il capo dello Stato vuole che il segretario non tenga aperte tutte le vie. Il sindaco tace. In serata erano stati molti dei suoi a spingere per la staffetta" (Stampa, p. 2).

Per il Corriere, "Il sindaco: se è rimpastino meglio le elezioni. Il segretario mantiene il riserbo sull'incontro con il capo dello Stato. I suoi: fra i temi anche la staffetta. Secondo il leader pd il premier vuole dimostrare che non ci sono alternative. ‘Ora si va sull'ottovolante'" (p. 7). Repubblica osserva che al termine delle due ore di colloquio con Re Giorgio "il segretario del pd appariva corrucciato" (p. 6)

4 - C'E' VITA A PALAZZO CHIGI?
Intanto il premier gioca a nascondino: "Per Letta ‘situazione insostenibile'. Ma rilancia: io non mi dimetto. Tolta la data a ‘Impegno 2014' per evitare una scadenza temporale. Il premier vuole garantire di poter puntare fino al 2015 e oltre" (Corriere, p. 7). Secondo la Stampa, "Letta in serata stoppa le voci: ‘Fantapolitica che io mi dimetta'" (p. 3). Per il Giornale, "Letta frena sul rimpasto e si prepara per gli Esteri. Dopo il no di Alfano all'abbandono ‘spontaneo', necessario al rinnovamento del governo, il premier potrebbe dimettersi e cedere Palazzo Chigi a Renzi. E traslocare alla Farnesina" (p. 6).

5 - ASPETTANDO LA BAD BANK
Intanto, con il discorso pronunciato sabato dal governatore di Bankitalia Visco, è iniziata una partita che vale da sola quanto un governo. La spiega Federico Fubini in un paginone su Repubblica (p. 11): "Bad bank, spunta la garanzia dello Stato. Una società per i prestiti deteriorati. Il Tesoro: non necessario l'impiego di risorse pubbliche. Il nuovo veicolo sarebbe privato ma verrebbe facilitato da una rete di protezione statale". Già pronta la giustificazione di "pubblico interesse" per questa gigantesca paraculata: "Senza i crediti inesigibili le banche italiane sarebbero utili alla ripresa".

Insomma, le varie Intesa, Unicredit, Montepacchi, Banco Popolare e Bpm ficcherebbero tutta la loro spazzatura in una grande discarica finanziaria e la venderebbero con la garanzia dello Stato. Geniale, no? Assai rivelatrici le quattro righe piazzate in fondo al pezzo: "Resta da capire se un'operazione così sia alla portata di un governo incapace per mesi di gestire una rata dell'Imu che vale appena un millesimo del bilancio dello Stato". Insomma, se non potete liberarci di Lettanipote, almeno togliete di mezzo Er Gelatina Saccomanni.

La macchina della propaganda comunque è già partita. Basta leggere questo titolo della Stampa: "Sì alla bad bank, ma niente soldi pubblici'. Il Tesoro: sostegno solo con fondi di garanzia e veicoli come la Bei e il fondo italiano d'investimento" (p. 22).

6 - LOMBROSIANI PER SEMPRE
Ritagliare e rimirare la luminosa immaginetta pubblicata dal Corriere della Sera a pagina 12. Vi si contempla il ministro della Difesa Mario Mauro, in elegante abito scuro con panciotto, nell'atto di telefonare con piglio manageriale alle più alte autorità indiane. Al suo fianco, i marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, assistono con aria grave. Nessun italiano, al posto loro, si sentirebbe tranquillo sapendo che il suo destino è nelle mani di uno così.

7 - CARCERI ORRENDE MA SEMPRE D'ORO
Mai mettere un magistrato per bene come Alfonso Sabella vicino alle stanze dove si smazzano soldi e appalti. Il minimo che ne esce, prima o poi, è un bell'esposto a Piazzale Clodio. Ecco che rivela oggi Repubblica: "Appalti sospetti e consulenze d'oro, ecco il dossier sulle carceri che imbarazza Palazzo Chigi. Il piano del braccio destro della Cancellieri nel mirino dei pm. Sotto la lente della Procura di Roma una torta da quasi 500 milioni di euro. Un esposto di Alfonso Sabella, magistrato ed ex del Dap, accusa Angelo Sinesio" (p. 17). Urge intervento "umanitario" di Nonna Pina Cancellieri

8 - GIUSTIZIA E' SFATTA
Grande successo per la procura di Bari, che aveva arrestato l'ex vicepresidente della Regione per associazione a delinquere, abuso d'ufficio e corruzione: "Assolto Frisullo: ‘Il carcere mi ha spezzato la vita'. Scagionato dall'accusa di aver preso soldi per favorire l'imprenditore Tarantini. Dopo quattro anni. ‘Ho vissuto un'esperienza terribile, la mia storia è stata completamente cancellata'. Il pubblico ministero parlò di favori e incontri con escort. Il politico del Pd si era dimesso ed era stato arrestato" (Corriere, p. 9).

9 - IL GRAN COLPO DEL BISCIONE
Una montagna di denari e la scommessa su incassi da urlo e nuove alleanze. Mentre il Banana sogna la riscossa politica grazie al Renzusconi, Mediaset piazza un colpo da 700 milioni sulla Champions: "Al gruppo Berlusconi l'esclusiva dal 2015 al 2018. Al Jazeera interessata alla pay-tv. Premium cerca un nuovo socio anche in vista della partita spagnola. Sky nell'angolo" (Repubblica, p. 20).

Sul chi vive il Cetriolo Quotidiano: "Il futuro di Mediaset passa per la Champions League. Il Biscione spende 700 milioni per l'esclusiva, pensando a un'alleanza. Il gruppo di Berlusconi in Spagna è già socio di Telefonica e ora prepara una nuova società per la pay-tv" (p. 7)

10 - SCARPATE DI RESPONSABILITA' IN RIZZOLI
Lo scarparo marchigiano carica a pallini il fucile su Rcs: "Della Valle contro Elkann-Bazoli, pronto a varare azione di responsabilità. L'imprenditore contesta aumento di capitale, cessione immobili e alleanza con Publikompass". Sulla sua stessa linea vi sarebbe anche Urbano Cairo (Repubblica, p. 21). Il vero problema, per Kaki Elkann, è quanto tempo gli ha dato Marpionne per uscire dal pantano Rcs.

 

MATTEO RENZI ROMANO PRODInapolitano letta renzi napolitano renzi letta DENIS VERDINI Passera Prodi e Mons Paglia BEPPEGRILLO alessandro sallusti daniela santanche shopping courmayeur vacanze dicembre CARLO DE BENEDETTI E CORRADO PASSERABerlusconi e Mario Monti cda dcf bfcde f ea c MARIO MAURO ANNAMARIA CANCELLIERI resize Ignazio Visco Alfonso Sabella

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO