giorgia meloni berlusconi salvini

DAGONEWS – COM’È ANDATO DAVVERO IL VERTICE DI ARCORE? GIORGIA MELONI È STATA MOLTO GENEROSA: CONCEDERÀ AI DUE ALLEATI LE PRESIDENZE DI CAMERA E SENATO. LA “DUCETTA” SI ACCOLLERÀ DUE MINISTRI TECNICI, E POI HA DECISO DI USARE LA STRATEGIA DEL DIVIDE ET IMPERA, INTIMANDO AL TRUCE E AL CAV: “QUESTO È IL VOSTRO PACCHETTO DI MINISTERI, SCEGLIETE VOI”. COSÌ SI SCANNERANNO TRA LORO, E I TEMPI SI ALLUNGHERANNO (ANCORA). COME SE NON CI FOSSE UNA GUERRA E L’EMERGENZA SOCIO-ECONOMICA PIÙ GRAVE DEGLI ULTIMI ANNI…

DAGONEWS

SALVINI BERLUSCONI MELONI LUPI

Com’è andato il vertice del centrodestra ad Arcore tra Meloni, Salvini e Berlusconi? I tre hanno fatto trapelare ottimismo dopo l’incontro, arrivando ad affermare che “sono stati fatti passi avanti per il governo”, ma è davvero così? Nì. Di sicuro Matteo Salvini si è mostrato conciliante e non ha puntato per niente i piedoni, né sul Viminale, né su altro. E Giorgia Meloni, da par suo, è stata molto generosa: sono stati fatti tremila nomi per riempire le molte caselle che mancano, ma la “Draghetta”, che è furba, ha concesso ai due riottosi alleati le presidenze di Camera e Senato.

 

licia ronzulli antonio tajani

C’è un tale stato litigioso che la premier in pectore ha scelto la strategia del “Divide et impera”. Il ragionamento portato avanti da “Donna Giorgia” è stato: “Questo è il pacchetto dei ministeri che vanno ai vostri partiti, scegliete voi”. Così da far scannare il “Truce” e il fu “Sire di Hard-Core”. Non solo: la leader di Fratelli d’Italia si accollerà anche un paio di ministri tecnici, che saranno sottratti alla sua quota (se lo può permettere).

 

GIORGIA MELONI - MARIO DRAGHI - VIGNETTA BY ALTAN

E così, il cerino ora passa in mano a Salvini e Berlusconi, che si scanneranno per le poltrone più ambite. Il Cav. vuole Salute e Esteri, che ha promesso ai suoi badanti Ronzulli e Tajani, il leghista le infrastrutture: e di litigio in litigio, i tempi si allungheranno ancora, mentre il Paese si appresta ad affrontare l’inverno più difficile degli ultimi anni, con la guerra in corso, il caro bollette e i venti di rivolta sociale che soffiano forti. Se iniziano così, senza aver ancora fatto manco il governo, che succederà con la Finanziaria o i progetti del Pnrr? Auguri a tutti…

 

 

VERTICE MELONI, SALVINI E BERLUSCONI AD ARCORE: “FATTI PASSI AVANTI PER IL GOVERNO”

Elena Del Mastro per www.ilriformista.it

 

SALVINI BERLUSCONI MELONI

Si è conclusa la riunione tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. I leader si sono confrontati sulle prossime scadenze istituzionali e sulla necessità di avere un governo forte e capace di rispondere alle urgenze del Paese, a partire dall’emergenza dovuta ai costi dell’energia. “Sono stati fatti importanti passi avanti in questa direzione ed è volontà comune del centrodestra procedere più speditamente possibile lungo la strada per la formazione dell’esecutivo”, recita una nota del centrodestra al termine del vertice dei leader ad Arcore. Intanto a Roma si è svolta la manifestazione Cgil a un anno dall’assalto alla sede nazionale.

 

salvini meloni berlusconi piazza del popolo 3

Dopo l’incontro ad Arcore la Lega ha fatto sapere di aver chiara la propria squadra di governo e di essere pronta, ai massimi livelli. “Le priorità del partito di Matteo Salvini sono la difesa degli stipendi, delle pensioni e del lavoro degli italiani, partendo da un Decreto ferma-bollette che, visti i ritardi europei, non può più essere rinviato”. Così fonti della Lega dopo il vertice di Arcore.

 

Poco prima delle 14 a Roma è partita la manifestazione della Cgil. “Un anno fa da questa piazza ci fu chi invitò ad assaltare la Cgil, sfruttando il malessere sociale e la rabbia pensando che la risposta fosse attaccare la Cgil e il lavoro. Questo si chiama in un solo modo: quando si fa della politica si assume la violenza e si assume come obiettivo l’attacco ai lavoratori questi si chiama fascismo ed è quello che dobbiamo combattere”. Così il leader della Cgil Maurizio Landini, dal palco di piazza del Popolo a Roma.

 

MURALE SALVINI MELONI BERLUSCONI CENTRO DI ROMA

“Il fascismo 100 anni fa nel nostro Paese partì proprio assaltando e bruciando le camere del lavoro fino a mettere in discussione il diritto sciopero e poi il diritto di voto. Quello che sta succedendo in Italia, in Europa e nel mondo è proprio il risorgere di questa cultura violenza”, afferma il segretario generale. “Non abbiamo bisogno di uomini soli al comando. Abbiamo già pagato abbastanza in questi anni, sia da chi diceva di essere di destra sia da chi diceva di essere di sinistra”, ha aggiunto Landini in piazza del Popolo a Roma. Il segretario generale Maurizio Landini, si è detto preoccupato per la “sottovalutazione dei rischi della guerra nucleare”.

 

SALVINI - MELONI - BERLUSCONI BY GIANNELLI

Intorno alle 17 fa capolino in piazza anche Giuseppe Conte. “Nel rispetto dei ruoli e delle diverse funzioni la nostra agenda sociale ha molti temi in comune con quelli della Cgil. Quando si tratta di condurre battaglie contro le buste paga da fame, il precariato selvaggio, quindi restituire dignita’ al lavoro, noi siamo in prima fila. Il M5S c’e’ e ci sara’ sempre”. Cosi’ Giuseppe Conte, dalla piazza della Cgil al termine delle conclusioni di Maurizio Landini. Il leader e’ arrivato a piazza del Popolo durante l’intervento del segretario della Cgil, accompagnato dai deputati M5S Ricciardi, Baldino, Silvestri e Sportiello. Decine i militanti che lo hanno avvicinato per chiedere un selfie o scambiare una battuta. Anche Fratoianni, leader di Avs, lo ha raggiunto per un rapido saluto. A fine comizio, il presidente M5S ha rilasciato le dichiarazioni ai cronisti prima di stringere la mano al segretario della Cgil.

salvini meloni berlusconi piazza del popolo 2

 

Nelle ore prima della manifestazione un post su Instagram di Giorgia Meloni ha acceso la polemica. “Stiamo vivendo un paradosso in cui la sinistra – attualmente al Governo – scende in piazza contro ‘le politiche del Governo Meloni’ non ancora formato. Comprendo la voglia di protestare dopo anni di Esecutivi inconcludenti che ci hanno condotto nell’attuale disastrosa situazione, ma il nostro obiettivo sarà restituire futuro, visione e grandezza all’Italia. A breve volteremo finalmente pagina”, ha scritto.

 

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...