emmanuel macron giorgia meloni

DAGOREPORT - DA DOVE NASCE L’ENNESIMA INCAZZATURA DI MACRON VERSO MELONI, AL PUNTO DA DISERTARE LA VIDEOCONFERENZA DEL G7 DA KIEV ORGANIZZATA DALLA DUCETTA? PERCHE’ LA SORA GIORGIA E’ ANDATA A FARE LA SUA PASSERELLA IN UCRAINA, EVITANDO DI COINVOLGERE MACRON E SCHOLZ E PORTANDOSI DIETRO IL FIDO FAZZOLARI - QUANTO AVRANNO RISO A PARIGI E BERLINO VEDENDO, ACCANTO A ZELENSKY, IL SOTTOSEGRETARIO...ALL'ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA? 

DAGOREPORT

EMMANUEL MACRON - GIORGIA MELONI - MEME BY USBERGO

Siamo all’ennesimo scambio di carinerie tra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni. La Ducetta, il 24 febbraio, ha organizzato una videoconferenza da Kiev del G7 per ricordare i due anni di attacco della Russia all’Ucraina. L’Eliseo non ha partecipato, ufficialmente per “motivi di agenda”.

 

Oggi a Parigi ospita un vertice straordinario degli alleati dell’Ucraina per dare un messaggio alla Russia e l’Italia, come ritorsione, diserterà l’evento con i suoi pesi massimi. In rappresentanza del governo andrà un peso così piuma da essere nullo, il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli.

 

emmanuel macron giorgia meloni

Un calcione dopo l’altro che non allenta la tensione tra il toyboy dell’Eliseo e la Sora Giorgia. Ma da dove nasce quest’ultimo scazzetto diplomatico? Dalla volontà di Giorgia Meloni di non coinvolgere i paesi traino dell’Ue, Francia e Germania, nel suo viaggio a Kiev da presidente di turno del G7.

 

A interloquire con Zelensky, cianciando promesse e assumendo impegni che faticherà a rispettare, la Ducetta ha portato con sé…Giovanbattista Fazzolari. Che fosse fuori luogo, in un paese in guerra, il sottosegretario con delega all'attuazione del programma era evidente a tutti. Che venisse preferito al cancelliere tedesco e al presidente francese è roba da far venire l’itterizia anche al più smaliziato dei diplomatici.

giorgia meloni volodymyr zelensky giovanbattista fazzolari a kiev

 

 

Anche perché escludere Francia e Germania significa tenere lontani dall’Ucraina i due paesi dell’Ue che più hanno contribuito alla difesa di Kiev con forniture d’armi e robuste iniezioni di denaro. L’Italia della turbo-atlantista Meloni finora ha brillato in chiacchiere e promesse ma ha elargito solo briciole, rispetto ai partner europei.

 

Mario Draghi, da presidente del Consiglio, comprese che la cronica debolezza dell’Italia poteva essere superata solo creando un’alleanza strutturale con Parigi e Berlino (da cui derivò il Trattato del Quirinale, firmato a novembre 2021 da Draghi e Macron sotto lo sguardo emozionato di Mattarella).

 

emmanuel macron giorgia meloni

Il viaggio di Mariopio a Kiev con il presidente francese e il cancelliere Scholz, il 16 giugno 2022, segnò l’inizio di un triumvirato per la guida dell’Unione. Era un posticino al sole per l’Italia, visto che l’asse franco-tedesco ha sempre guidato il continente in piena autonomia e senza il coinvolgimento italiano. L’intuizione di Draghi fu quella di mettere Roma a rimorchio di paesi più attrezzati militarmente (la Francia) e economicamente (la Germania), unica via per dare al nostro disgraziato e indebitato paese una qualche rilevanza internazionale.

giorgia meloni emmanuel macron meme by edoardo baraldi

 

L’ambasciatore Luca Ferrari, sherpa G7/G20 a Palazzo Chigi, avrebbe potuto attivarsi per coinvolgere gli omologhi franco-tedeschi per un maggiore coinvolgimento ma non è un mistero che lui e la premier non siano mai entrati in sintonia. In ogni caso lo sgarbo di Macron, con contro-pernacchia italiana, è solo l’antipasto di quel che accadrà dopo le elezioni europee del 9 giugno.

 

Blindata Ursula von der Leyen a capo della Commissione, gli euro-poteri torneranno alle antiche durezze verso sovranisti, euro-scettici e quinte colonne putiniane. Già il Ppe, per bocca del suo presidente Manfred Weber, ha precisato che non intende avere come alleato il destrissimo Zemmour, appena entrato in Ecr, l’eurogruppo guidato da Giorgia Meloni, con il suo partito “Reconquete”. Un messaggio chiarissimo alla premier italiana: se vuole essere considerata in Europa deve rispettare certi equilibri, rispettare le gerarchie e badare bene alle alleanze…

MELONI MACRON

 

I PREMIER DA MACRON: ROMA MANDA IL VICE DI TAJANI

Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

Oggi la Francia ospita a Parigi un vertice straordinario degli alleati dell’Ucraina per dare un messaggio alla Russia: non siamo stanchi, la vostra vittoria non è affatto alle porte e faremo di tutto per evitarla, per il bene dell’Ucraina e per il bene nostro. Nelle ultime settimane la Russia ha alzato il livello delle provocazioni contro l’Occidente, non solo in Ucraina, e c’è la volontà dichiarata di rispondere con qualcosa di più e di diverso.

MELONI MACRON

 

Persino discutere di inviare militari europei in Ucraina non è tabù: «Bisognerà vedere come il dibattito evolve — dice a questo proposito una fonte dell’Eliseo —, ma nel momento in cui diciamo che la stabilità e la sicurezza dell’Europa sono messe in gioco in Ucraina, dobbiamo naturalmente prendere tutte le disposizioni necessarie per sostenere meglio l’Ucraina. Secondo modalità che non possiamo predeterminare».

 

Resta il principio di aiutare l’Ucraina senza fare la guerra alla Russia perché nessuno vuole l’escalation, «ma le modalità del sostegno devono essere esplorate tenendo conto di tutte le necessità». Il presidente Macron ne parlerà oggi pomeriggio con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier spagnolo Sanchez e altri primi ministri europei, con i presidenti di Romania, Polonia, Lituania e Finlandia, il ministro britannico David Cameron, un sottosegretario americano e, per l’Italia, con il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli.

 

SERGIO MATTARELLA EMMANUEL MACRON E GIOCONDA MELONI - MEME

L’assenza della premier Meloni a Parigi arriva dopo la mancata partecipazione di Macron al G7 virtuale presieduto sabato dalla stessa Meloni da Kiev. «Il giorno inizialmente proposto era giovedì ed eravamo disponibili, poi venerdì e Macron era disponibile, ma altri non potevano e allora siamo arrivati a sabato, ma quel giorno non potevamo noi, per l’impegno previsto da tempo al Salone dell’agricoltura». Oltre ai problemi di agenda, gli alleati sono chiamati a risolvere le difficoltà di coordinamento su armi e munizioni, se puntano a un salto di qualità nell’opposizione alla Russia.

 

meloni macron

MACRON, IL GUASTAFESTE DI GIORGIA MELONI – L’ULTIMO SGARBO DEL PRESIDENTE FRANCESE ALLA DUCETTA: NON PARTECIPERÀ ALLA RIUNIONE DEL G7 DI OGGI, E ORGANIZZA UN CONTRO-VERTICE DEDICATO ALL’UCRAINA – LUNEDÌ VARI CAPI DI STATO E DI GOVERNO ANDRANNO A PARIGI PER UN SUMMIT DEDICATO ALLA RICOSTRUZIONE E LA PREMIER ITALIANA, PER RIPICCA, DISERTA – LE DUE VISIONI DELLA DIFESA UE (MACRON VUOLE MAGGIORE AUTONOMIA, LA SORA GIORGIA CONTINUA A PUNTARE SOLO SUGLI USA) E L’INCAZZATURA DI MACRON PER L’INGRESSO DI ZEMMOUR IN ECR…

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/macron-guastafeste-giorgia-meloni-ndash-rsquo-ultimo-sgarbo-386010.htm

 

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