matteo salvini enrico letta damiano tommasi elezioni amministrative ballottaggio

DOPO CONTE, I GIORNI SONO CONTATI ANCHE PER SALVINI: DISFATTA ALLE AMMINISTRATIVE! IL CENTROSINISTRA VINCE QUASI TUTTI I BALLOTTAGGI E NELLA LEGA È PRONTA LA RESA DEI CONTI: IL CASO PIÙ ECLATANTE È VERONA, STORICO FEUDO LEGHISTA, DOVE L’EX CALCIATORE DAMIANO TOMMASI HA BATTUTO CON IL 53,34% L’USCENTE SBOARINA (MELONIANO), CHE NON HA VOLUTO L’APPARENTAMENTO CON TOSI. BATOSTA PER IL CARROCCIO ANCHE AD ALESSANDRIA, ALTRA ROCCAFORTE PASSATA AL PD – DEM E ALLEATI VINCONO 7 DEI 13 COMUNI PIÙ GRANDI AL VOTO: A VALANGA ANCHE A CATANZARO, MONZA E ALESSANDRIA. IL CENTRODESTRA VINCE SOLTANTO A GORIZIA, LUCCA, FROSINONE E BARLETTA

1 - COMUNALI: TOMMASI SINDACO DI VERONA, IL CENTROSINISTRA VINCE NELLE PRINCIPALI CITTÀ. IL CENTRODESTRA DIVISO NON SFONDA

Da www.ansa.it

 

damiano tommasi eletto sindaco di verona

Il centrosinistra vince ai ballottaggi nelle principali città capoluogo, il centrodestra diviso non sfonda. Questa è la fotografia che viene fuori dai primi scrutini. Tanto da far azzardare ad alcuni esponenti del Pd un vero e proprio cappotto.

 

LETTA: VINCE IL CAMPO LARGO - "Il commento è che alla fine paga la linearità e la serietà: vinciamo perchè la responsabilità è più importante di tutto, in questo momento difficile serve una politica che sia seria e lineare. Il campo largo è stato preso in giro ma questa strategia paga. Perde male il centrodestra per scelte incredibili, scegliendo fuoriusciti del centrosinistra, penso a Catanzaro". Lo ha detto il leader del Pd, Enrico Letta al Nazareno.

damiano tommasi eletto sindaco di verona

 

VERONA - Damiano Tommasi, del centrosinistra, è il nuovo sindaco di Verona. Alla chiusura dello scrutinio ha conquistato il 53,34% dei consensi nel ballottaggio, contro Federico Sboarina (centrodestra) fermatosi al 46,66%. o si apprende dal sito del Comune di Verona. Il centrosinistra non conquistava la maggioranza e la poltrona di sindaco a Verona da 15 anni. Sboarina ha già telefonato a Damiano Tommasi, congratulandosi per la sua vittoria al ballottaggio.

ballottaggio amministrative

 

CATANZARO - Nicola Fiorita, sovvertendo ogni pronostico, è il nuovo sindaco di Catanzaro. Il candidato del Pd, del Movimento 5 stelle e di alcune liste civiche ha vinto con una percentuale del 58,24% superando con ampio margine il suo competitor, Valerio Donato, espressione di un'aggregazione politica e civica che ha visto insieme rappresentanti del centrodestra e del centrosinistra, che si è fermato al 41,41%.

risultati ballottaggio amministrative

 

MONZA - Paolo Pilotto è il nuovo sindaco di Monza. Il candidato del centrosinistra ha sconfitto al ballottaggio il candidato del centrodestra, e primo cittadino uscente, Dario Allevi. "Immagino si debba aspettare la conferma ufficiale - dice Pilotto contattato telefonicamente dall'ANSA - ma da quello che sembra si sta delineando un risultato abbastanza netto, frutto di una campagna basata su idee e proposti". Pilotto ha recuperato 7 punti percentuali di svantaggio in due settimane.

 

ENRICO LETTA

LUCCA - E' Mario Pardini, candidato unitario del centrodestra, il nuovo sindaco di Lucca dopo un lungo testa a testa contro il candidato del centrosinistra Francesco Raspini. Pardini, imprenditore, ex presidente di Lucca Crea (la società partecipata che organizza il Lucca Comics and games), si è imposto con il 50, % davanti al suo avversario, assessore comunale uscente che aveva chiuso in testa il primo turno con il 42,65%. Inizialmente Pardini era avanti anche al ballottaggio per poi subire il 'sorpasso' di Pardini.

 

PIACENZA - Il Pd e il centrosinistra riconquistano Piacenza: la consigliera regionale Katia Tarasconi ha vinto infatti il ballottaggio contro la sindaca uscente, Patrizia Barbieri del centrodestra. Tarasconi era già in vantaggio, di due punti, dopo il primo turno: vantaggio consolidato e ampliato al ballottaggio che l'ha eletta. A scrutinio ancora da ultimare Tarasconi è attorno al 53%.

 

tommasi sindaco di verona vignetta by giannelli

PARMA - Michele Guerra è il nuovo sindaco di Parma: il candidato del centrosinistra, con lo scrutinio quasi ultimato, è infatti saldamente in testa (attorno al 65%) rispetto al suo sfidante, l'ex sindaco Pietro Vignali, sostenuto dal centrodestra. Guerra è in continuità col suo predecessore Federico Pizzarotti, di cui era assessore alla cultura. Nella coalizione di Guerra c'è anche il Pd: il principale partito di centrosinistra torna a far parte della maggioranza che governa Parma dopo 24 anni di opposizione. "E' un grande risultato di un progetto coeso che non deluderà la città", ha detto.

 

ALESSANDRIA - Alessandria cambia colore e torna al centrosinistra dopo i 5 anni del mandato di Gianfranco Cuttica di Revigliasco, sindaco di centrodestra. Al ballottaggio ha prevalso Giorgio Abonante, esponente del Pd che al primo turno si è presentato con il sostegno anche del Movimento 5 stelle, raccogliendo il 42,04% delle preferenze. Nel voto decisivo ha allungato il suo vantaggio, andando oltre il 54%, conquistando probabilmente anche i consensi di una parte dell'elettorato del terzo incomodo, Giovani Barosini (Azione con Calenda), 14,6% di preferenze il 12 giugno, che, pur non facendo un apparentamento, ha stretto un accordo con Abonante.

ballottaggio amministrative 1

 

COMO - E' Alessandro Rapinese il nuovo sindaco di Como. Il candidato civico, al terzo tentativo in 15 anni e per la prima volta al ballottaggio, ha sconfitto in rimonta la candidata del centrosinistra Barbara Minghetti, che non ha atteso la conclusione dello scrutinio per ammettere la sconfitta. "Continuerò a impegnarmi per la città. In bocca al lupo ad Alessandro", afferma mentre al comitato elettorale dello sfidante inizia la festa.

 

GORIZIA - Rodolfo Ziberna, sostenuto dal centrodestra unito in tutte le sue componenti, si conferma sindaco di Gorizia e va al suo secondo mandato riscuotendo un rotondo 52,23% delle preferenze. Non è, dunque, riuscita la rimonta all'ex senatrice Pd, Laura Fasiolo, che poteva contare sull'appoggio del centrosinistra e del MoVimento 5 stelle: si è fermata al 47,77% (6.372 voti a favore di Ziberna contro i 5.827 per la Fasiolo). Non ha pagato la scelta di non fare alcun apparentamento con uno degli altri cinque candidati sconfitti del primo turno. Almeno un paio avevano fatto degli abboccamenti, ma Fasiolo ha preferito tirare dritta, non volendo contrattare posti e incarichi, ma restando fedele alla coalizione iniziale.

MICHELE GUERRA - CANDIDATO SINDACO PARMA

 

CUNEO - Patrizia Manassero è il primo sindaco donna nella storia di Cuneo. Al ballottaggio ha vinto agevolmente il confronto con lo sfidante Franco Civallero che per la prima volta in vent'anni ha portato il centrodestra al secondo turno: i 28 punti percentuali del solco scavato il 12 giugno sono ancora aumentati in una giornata caratterizzata anche da un tonfo nell'affluenza - precipitata al 36,73% al 54,51% del 12 giugno.

 

CROLLO DELL'AFFLUENZA - Il dato definitivo dell'affluenza per il voto dei 59 comuni al ballottaggio seguiti dal sito del Viminale (mancano quelli delle regioni a statuto speciale), è del 42,16%, in netto calo rispetto al 54,11% del primo turno.

 

2 - ELEZIONI COMUNALI, I VERDETTI DEI BALLOTTAGGI: ECCO CHI HA VINTO E CHI HA PERSO

Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”

 

Una vittoria storica a Verona, strappata dopo 15 anni alla destra. A Catanzaro, dove il centrosinistra non governava da 11 anni. Perfino nella Monza di Berlusconi. E poi la riconquista di Piacenza e di Parma, dopo la stagione grillina e post-grillina di Federico Pizzarotti.

 

Il match dei ballottaggi di ieri - un voto per pochi, l’affluenza di media si è attestata al 40% - sorride al Pd e al campo largo, che ha tenuto insieme dem e 5 Stelle quasi ovunque, con i primi a fare nettamente da traino alla coalizione. «Abbiamo superato le aspettative», gongola il dem Francesco Boccia.

 

Sorpresa Verona: Damiano Tommasi nuovo sindaco

Il successo più clamoroso è quello di Verona. Sulle ceneri di un centrodestra diviso fino all’ultimo, il miracolo lo fa Damiano Tommasi, ex stella pallonara della Roma e dell’Hellas, candidato dal centrosinistra formato maxi (con l’appoggio sia del M5S, senza simbolo, che di Azione). Tommasi la spunta sul sindaco uscente Federico Sboarina, ex leghista passato con Giorgia Meloni, ma sostenuto anche dal Carroccio. Il centrodestra ne esce a pezzi: Sboarina aveva rifiutato l’apparentamento con l’ex sindaco Flavio Tosi, spalleggiato da Forza Italia, che al primo turno aveva sfiorato il 24%.

 

Elezioni in Emilia, doppio colpo del Partito Democratico

Parma va al centrosinistra con percentuali bulgare: il nuovo sindaco, con oltre il 66%, è Michele Guerra, ex assessore pizzarottiano, che stavolta ha corso in asse col Pd, senza il Movimento 5 Stelle, polverizzato e sprovvisto di simbolo in quella che fula Stalingrado dei grillini. Altri tempi. Anche Piacenza va al centrosinistra, con Katia Tarasconi che batte la sindaca uscente di centrodestra Patrizia Barbieri.

 

Catanzaro, Alessandria, Cuneo, Monza al centrosinistra

Il centrosinistra espugna Catanzaro con Nicola Fiorita, altra vittoria epocale. Battuto Valerio Donato, candidato civico, ex dem, appoggiato da FI e Lega al primo turno e al ballottaggio (inutilmente) anche da FdI.

Cambia segno pure Alessandria, dove si afferma il candidato di Pd e 5 Stelle, Giorgio Abonante, che sfila la fascia tricolore a Gianfranco Cuttica del centrodestra. Resta al centrosinistra Cuneo, con Patrizia Manassero. E nella notte arriva anche la vittoria di Monza, con Paolo Pilotto in vantaggio sull’uscente del centrodestra, Dario Allevi.

 

Mentre è stata sul filo la partita di Lucca, dove però la spunta il candidato del centrodestra Mario Pardini contro lo sfidante del centrosinistra Francesco Raspini.

 

Ballottaggi: dove tiene il centrodestra e dove vincono i civici

Il centrodestra tiene Gorizia feudo del governatore leghista Fedriga, col sindaco uscente di Forza Italia, Rodolfo Ziberna - e Barletta, con Cosimo Cannito. Nel Lazio, conserva la bandierina su Frosinone, con Riccardo Mastrangeli, ma perde Viterbo, che va a una candidata civica, Chiara Frontini, che ha battutola sfidante del centrosinistra Alessandra Troncarelli, assessora di Zingaretti.

 

Anche Como dal centrodestra passa a un sindaco civico, Alessandro Rapinese, che ha battuto la candidata del centrosinistra Barbara Minghetti.

 

Elezioni comunali, il verdetto: debacle della destra

Per capire la portata della disfatta, per il centrodestra, basta ricordare che ai blocchi di partenza di questa tornata, sui 13 capoluogo al ballottaggio, 10 erano nel pallottoliere del centrodestra (Verona, Catanzaro, Piacenza, Monza, Alessandria, Gorizia, Frosinone, Viterbo, Barletta, Como), due città erano a guida centrosinistra (Cuneo e Lucca) più Parma in quota civica, con l’ormai ex sindaco Pizzarotti che stavolta si è alleato col Pd. Ora invece il centrosinistra si ritrova con 7 capoluoghi, solo 4 vanno al centrodestra, 2 ai civici.

 

Per consolarsi, il centrodestra può guardare solo al primo turno di due settimane fa, quando riuscì a espugnare al primo colpo le due grandi piazze in palio, Palermo e Genova. Non mancano le spine, anche dove si è vinto: proprio a Genova già si sono registrate le prime bizze tra il sindaco riconfermato Marco Bucci e FdI sugli assessori. E anche le due vittorie, visto il quadro generale, restano una magra consolazione.

 

ballottaggio amministrative

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…