giuseppe conte

DOV’È FINITO GIUSEPPE CONTE? – L’AVVOCATO DI PADRE PIO (TUTTO) È SCOMPARSO DAI RADAR E CERCA DI TENERSI LONTANO DALLE BEGHE DELLA SUA MAGGIORANZA – NON È UN CASO CHE NON SI ESPRIMA SU REFERENDUM, LEGGE ELETTORALE E REGIONALI. ANCHE PERCHÉ LO HA FATTO NON È ANDATA BENISSIMO (NELLA ‘SUA’ PUGLIA PD E 5 STELLE NON SI SONO ALLEATI) – CE LA FARÀ A SALVARE IL CIUFFO DOPO IL 21 SETTEMBRE?

 

 

Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

 

giuseppe conte olivia paladino in spiaggia

È vicino a Roma, a due passi dalla Capitale, ma non è in albergo. Con la compagna, forse ospite di amici, a godersi gli ultimi scampoli di una vacanza agostana che è comunque quotidianamente anche di lavoro.

 

Giuseppe Conte sembra in apparenza scomparso dai radar, la puntata dei giorni scorsi ad Amatrice ha confermato la scarsa propensione alle dichiarazioni pubbliche, ha abbracciato da alcune settimane un day by day fatto di molte riunioni con i ministri, decine di telefonate ma anche tanto riserbo e relax.

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

 

L'ultima volta che è stato visto a Palazzo Chigi è lunedì scorso, poi è entrato in modalità smart working. La riapertura delle scuole, i contatti costanti con il ministro Azzolina, sono e restano in cima all'agenda del presidente del Consiglio, insieme all'immigrazione e al canale quotidiano con il prefetto e ministro Lamorgese.

 

roberto speranza francesco boccia

Sono due argomenti, immigrazione e scuola, a cui il premier sta dedicando il massimo della concentrazione, e ieri il passo in avanti sulle modalità del rientro in classe, in Conferenza unificata con Regioni e Comuni, ha fatto tirare un sospiro di sollievo a mezzo governo, compreso Giuseppe Conte, che al termine della riunione si è collegato in videoconferenza con i ministri Boccia e Speranza per un bilancio della situazione e dei passi ancora da fare.

lucia azzolina 2

 

Sicuramente il capo del governo, anche se a distanza, è più concentrato sull'attività di governo che su quella della maggioranza, e per questo scivolano via le critiche di essere troppo distaccato sia dal dibattito sul referendum che da quello sulla legge elettorale, così come dal dialogo fra i partiti sulle Regionali.

 

GIUSEPPE CONTE E MICHELE EMILIANO

Su questi punti Conte non ha voglia di intervenire più di tanto, sono in parte temi parlamentari, in parte decisioni che spettano all'interlocuzione fra Pd, Cinque stelle e Italia Viva e in questo caso la voglia del premier è quella di restare fuori dalle contese.

 

matteo renzi foto di bacco (16)

Esprimere un auspicio, caldeggiare un accordo sulle norme elettorali che fra Pd e Cinque stelle sembra ormai cristallizzato, nonostante le resistenze e i distinguo del partito di Matteo Renzi, ma nulla più di questo, non un passo di troppo entro i confini del dibattito interno alla maggioranza, quasi a preservare una terzietà che sicuramente gli può fare scudo, anche se l'altra faccia è il rischio dell'immobilismo.

 

roberto gualtieri si congratula con giuseppe conte per l'informativa sul mes

Un'accusa che in tanti gli rivolgono ad esempio sul Mes e forse con qualche ragione visto che proprio il ministro Speranza ha presentato un piano sanitario da 70 miliardi di euro in sei anni cui farebbero molto comodo sia i fondi che del Recovery plan che quelli del Meccanismo di stabilità, ancora un tabù per i Cinque Stelle.

 

Eppure anche se sottotraccia alcuni passi decisivi in avanti vengono fatti: due ore e mezza di riunione in videoconferenza due giorni fa hanno posto la prima pietra della rete telefonica unica. Il frutto di un contatto costante e di un lavoro congiunto con Cdp e con il ministro Roberto Gualtieri.

 

giuseppe conte luigi di maio enzo amendola

Altro filo diretto e quotidiano è con il ministro degli Affari europei, Enzo Amendola, sul tavolo di entrambi ci sono ormai più di 300 progetti che aspirano a passare la selezione di Conte e ad essere inviati a Bruxelles entro il 15 ottobre, l'ultima scadenza entro la quale l'Italia dovrà fare le sue scelte per accedere alle decine di miliardi messi a disposizione dalla Ue per la ripresa economica e per progetti strategici per il Paese.

 

olivia paladino giuseppe conteconte casalinoolivia paladino giuseppe contegiuseppe conte e olivia paladino 1giuseppe conte e olivia paladino arrivano a ceglie messapica 3olivia paladino e giuseppe conte al cinema americaolivia paladino e giuseppe conte 5olivia paladino e giuseppe conte 4

 

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…