da potere operaio a potere fascio - meme by macondo giorgia meloni ducetta

EIA EIA ALALÀ, LE LISTE DI PROSCRIZIONE ECCOLE QUA! – “IL GIORNALE” DI SALLUSTI-ANGELUCCI, MANGANELLO DI CARTA DELLA FIAMMA TRAGICA DI PALAZZO CHIGI, ‘’DENUNCIA’’ AL PUBBLICO OBBROBRIO 6 GIORNALISTI, ‘’COLPEVOLI’’ DI ANTI-MELONISMO (CRIMINALE?) PER AVER PARTECIPATO AL REPORT SULLA LIBERTÀ DI STAMPA DEL MEDIA FREEDOM RAPID RESPONSE – IN ATTESA DEL CONFINO A VENTOTENE, OLIO DI RICINO PER ILARIO LOMBARDO (LA STAMPA), MATTEO PUCCIARELLI (LA REPUBBLICA), MARTINA CASTIGLIANI (IL FATTO), ANNA BREDICE (RADIO POPOLARE), FRANCESCA DE BENEDETTI E NELLO TROCCHIA (DOMANI) – IL CDR DE “LA STAMPA”: “L’ARTICOLO È USCITO NELLA NOTTE IN CUI LA PREMIER GIORGIA MELONI, DALLA CINA, HA ATTACCATO UN ALTRO REPORT, QUELLO DELLA COMMISSIONE EUROPEA, MOLTO CRITICO NEI CONFRONTI DELLA LIBERTÀ DI STAMPA IN ITALIA. E LO HA FATTO UTILIZZANDO LE STESSE ARGOMENTAZIONI CHE S’INTRAVVEDONO NEL TRAFILETTO DE IL GIORNALE: ANCHE IL REPORT DELLA COMMISSIONE SAREBBE INFLUENZATO DA GIORNALISTI OSTILI AL GOVERNO” – I BERLUSCONI, PROPRIETARI DEL 30% DE “IL GIORNALE”, NON HANNO NULLA DA DIRE DI TALE VERGOGNA?

IL CDR DE LA STAMPA

 

DA POTERE OPERAIO A POTERE FASCIO - MEME BY MACONDO

Questa mattina, su Il Giornale, è comparso un articolo che ha, per noi Cdr de La Stampa, dell’incredibile. Prendendo spunto dall’ultimo report sulla libertà di stampa del Media Freedom Rapid Response un giornalista del detto quotidiano ha pensato bene di attaccare pubblicamente il nostro collega Ilario Lombardo infilandolo in una lista di proscrizione denunciata come tale fin dal titolo: “I giornalisti anti-Meloni dietro il report europeo”.

 

IO SO GIORGIA E VOI NON SIETE UN CAZZO - MEME BY MACONDO

L’operazione è vergognosa quanto sbilenca. L’idea sottintesa, ricavata attraverso allusioni e non detti, è che il quadro emerso dal rapporto dipenderebbe da alcuni giornalisti, sei quelli citati, con particolare evidenza per il nostro Ilario, “reo” secondo Il Giornale di aver avuto “alcuni battibecchi” con la premier durante conferenze e punti stampa.

 

FASCIO TUTTO IO - VIGNETTA BY MACONDO

Perché questo attacco? E perché proprio Ilario?

Partiamo col dire che Il Giornale è il quotidiano della famiglia Angelucci, direttamente tirata in ballo dal report che individua tre criticità rispetto alla libertà di stampa in Italia: il caso Rai, il caso querele temerarie e il caso Agi, l’agenzia oggetto di trattativa da parte proprio di Angelucci, editore e parlamentare della maggioranza. Ilario è il giornalista che per noi ha seguito tutta la vicenda.

 

giorgia meloni alessandro sallusti 50 anni del giornale

Il secondo punto è che il giornalista de Il Giornale cita sei colleghi a fronte di una lista di stakeholders, in chiaro nel report, di 36 persone tra attori istituzionali, esponenti della società civile e giornalisti. Tra gli stakeholders erano invitati anche giornalisti di testate vicine al centrodestra ed esponenti della maggioranza, che però si sono rifiutati di partecipare al report. La denuncia di faziosità a posteriori è a dir poco sfacciata.

LA VERSIONE DI GIORGIA - ALESSANDRO SALLUSTI INTERVISTA GIORGIA MELONI - ED RIZZOLI

 

Terzo: sembra quasi banale dirlo visto che fa parte dell’Abc di questo mestiere, ma il giornalista de Il Giornale non cita mai quale sarebbe stato il contributo di Ilario al report. Non lo conosce. Allude solo alla sua appartenenza alla testata e scambia per battibecchi quelle che sono semplici domande, un giornalista dovrebbe conoscere la differenza, a cui la premier ha risposto sollevando polemiche.

 

Infine, ed è cosa che ci preoccupa parecchio, l’articolo è uscito nella notte in cui la premier Giorgia Meloni, dalla Cina, ha attaccato un altro report, quello della Commissione europea, molto critico nei confronti della libertà di stampa in Italia. E lo ha fatto utilizzando le stesse argomentazioni che s’intravvedono nel trafiletto de Il Giornale: anche il report della Commissione sarebbe influenzato da giornalisti ostili al governo.

ilario lombardo

 

Se Il Giornale voleva corroborare i risultati del report del Media Freedom Rapid Response e dimostrare che la libertà di stampa in Italia zoppica, possiamo dire che ci è riuscito in pieno. Nell’esprimere la nostra vicinanza e solidarietà a Ilario e agli altri giornalisti citati, invitiamo gli organi preposti della nostra categoria a valutare la correttezza dell’operato del giornalista de Il Giornale.

 

Domenico Di Sanzo, de "Il Giornale"

L'ARTICOLO: I GIORNALISTI ANTI-MELONI DIETRO IL REPORT EUROPEO

Domenico Di Sanzo per Il Giornale

 

Nuovo giro, altro report. Stavolta a bacchettare l'Italia sotto il profilo della libertà di informazione è un documento firmato dal consorzio Media Freedom Rapid Response, cofinanziato dall'Unione Europea. Con la partnership, tra gli altri, della Federazione Europea dei giornalisti (Efj). La stessa organizzazione guidata da quel Ricardo Gutierrez che, dopo la pubblicazione del rapporto europeo sullo Stato di diritto, aveva gridato alla deriva illiberale dell'Italia, chiedendo a Bruxelles di avviare una procedura di infrazione contro Roma.

 

matteo pucciarelli

Nella «missione» del consorzio europeo, realizzata tra il 16 e il 17 maggio scorsi, si ripercorrono gli stessi rilievi del recente rapporto Ue. Dalle querele temerarie ai presunti tentativi di «censurare» la Rai. Solo che stavolta c'è di più. Alla stesura dell'atto di accusa di 26 pagine hanno collaborato, in qualità di stakeholders, alcuni giornalisti italiani. E fin qui nulla di troppo di strano.

 

nello trocchia piazzapulita

Se non fosse che tra i cronisti che hanno partecipato al lavoro che dipinge una svolta autoritaria del governo italiano nel rapporto con i media, ci sono una serie di firme note per l'ostilità contro l'esecutivo di Giorgia Meloni. Giornalisti che lavorano per testate vicine all'opposizione come La Repubblica, La Stampa, Radio Popolare, Il Fatto Quotidiano, Domani di Carlo De Benedetti.

 

ANTONIO ANGELUCCI

Ma, tornando ai giornalisti, spicca Ilario Lombardo de La Stampa, protagonista di più di un battibecco con Meloni durante conferenze stampa e punti stampa della premier con i cronisti al suo seguito. Lo stesso quotidiano torinese del Gruppo Gedi che prontamente ha pubblicato un articolo in cui si dà conto del report europeo. «Il rapporto di Media Freedom: con il governo Meloni la libertà di stampa è a rischio», il titolo del pezzo pubblicato ieri sulla versione online de La Stampa.

 

Ma fanno di più La Repubblica e Il Fatto Quotidiano. I due giornali, infatti, affidano il resoconto sul rapporto che parla di libertà di stampa a rischio agli stessi giornalisti che hanno collaborato al lavoro di Media Freedom Rapid Response. «Il report europeo sulla libertà di stampa boccia ancora l'Italia», il titolo del sito di Repubblica.

 

Francesca De Benedetti

A curare il pezzo è Matteo Pucciarelli. Nome che appare anche in calce al report in qualità di stakeholder. Identica operazione fa Il Fatto. Martina Castigliani scrive l'articolo sul documento anti-Meloni e compare anche tra chi ha collaborato al report-denuncia. Uguale Domani.

 

Francesca De Benedetti si occupa per il suo giornale della missione del Media Freedom Rapid Response e figura tra i giornalisti coinvolti nell'iniziativa. Cognome evocativo, il suo, ma nulla più. A completare il quadro Anna Bredice di Radio Popolare e Nello Trocchia, inviato di Domani. Casa e bottega.

martina castigliani gomez

 

Ilario Lombardo si permette di fare domande alla Ducetta

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…