rastrelli duce ristorante oscar milano fratelli ditalia

FASCI D’ITALIA! - IL COORDINATORE NAPOLETANO DEL PARTITO DELLA MELONI, RIUNISCE I FEDELISSIMI AL RISTORANTE “OSCAR”, A MILANO, FREQUENTATO DAI NOSTALGICI DEL FASCISMO. AL MURO CI SONO TARGHE DEL DUCE E VENGONO SERVITE BOTTIGLIE E PRODOTTI TIPICI “NOSTALGICI” - LA DIFESA: “CI HANNO INVITATI IN QUEL LOCALE, L’IDENTITÀ È UN CONTO E SONO I VALORI ALTI CHE CI PORTIAMO DENTRO, QUEI SIMBOLI SONO STUPIDAGGINI” - LA GUERRA INTERNA AL PARTITO NELLA CITTÀ PARTENOPEA

Nello Trocchia per www.editorialedomani.it

 

sergio rastrelli giorgia meloni fratelli d'italia

C’è una foto che crea imbarazza e racconta le divisioni nel partito di Giorgia Meloni a Napoli. Nello scatto c’è Sergio Rastrelli, il coordinatore partenopeo di Fdi e i suoi fedelissimi.

 

Giorgia Meloni ha riunito, a Milano, lo stato maggiore del partito in una tre giorni per consacrarsi futura leader del centrodestra, pronta a governare il paese. Finita la giornata di lavori, Rastrelli, figlio di Antonio primo ex missino presidente della Campania, è andato a cena in un ristorante milanese con dirigenti e rappresentanti del partito napoletano.

 

manifesti con sergio rastrelli e braccio teso

Assieme a lui ci sono Marco Nonno, consigliere regionale sospeso per una condanna per resistenza a pubblico ufficiale, l’imprenditore Alfonso Gifuni del direttivo cittadino del partito meloniano, Giovanni Bellerè, ex consigliere provinciale, Sergio Rastrelli. In tutto i commensali erano una decina. Gifuni ha pubblicato sui social una foto, riservata solo agli amici e che Domani ha ottenuto: l’immagine ritrae una tradizionale cotoletta milanese con tanto di elogio agli chef locali.

 

ristorante oscar milano 5

Il ristorante scelto è Oscar, il tempio della cucina tipica, ma frequentato anche dai nostalgici del fascismo.

 

Dietro Gifuni, appeso al muro, c’è una targa con il profilo di Benito Mussolini e la scritta: «L’Italia agli italiani». Il ristorante offre bottiglie con il testone del duce, il vino rosso “nero” di Predappio, ai muri ci sono calendari, omaggi alla Folgore e foto con il saluto romano.

 

I MILITANTI DI FRATELLI DITALIA AL RISTORANTE OSCAR

Sulla pagina Facebook del ristorante ci sono gli scatti degli ospiti del locale. In una c’è il titolare che fa il saluto fascista, in un’altra con una maglietta ‘Boia chi molla’ e, in un altro scatto, la frase celebrativa della Folgore: ‘Mancò la fortuna non il valore, 1/7/1942 El Alamein’. Il locale ricorda la Folgore e la prima battaglia che in Africa vedeva contrapposti soldati tedeschi e italiani contro i britannici.

ristorante oscar milano 2

 

Le vongole e il vino del duce

«Mi hanno portato la bandiera dei paracadutisti. C’era l’avvocato, si chiamava Rastrelli, una brava persona, era una bella compagnia. Hanno mangiato spaghetti con le vongole, hanno bevuto il vino del duce, un buon Sangiovese, con la faccia di Mussolini sopra», dice Oscar dell’omonimo ristorante. Lei è nostalgico? «Sì, ho le foto di Mussolini, a casa ho il busto del duce, molte cose le hanno portate i clienti, ma ci sono anche tante altre foto di altri personaggi. Io sono 40 anni che sono qua e non ho mai avuto problemi», precisa Oscar.

 

ristorante oscar milano 6

Proprio pochi giorni prima della trasferta milanese Rastrelli aveva preso una posizione netta dopo la pubblicazione di una foto di un ufficio comunale a Napoli, assegnato al gruppo Fratelli d’Italia. Nel locale erano appesi quattro calendari del duce. «Le indicazioni del partito sono di rispettare il luogo sacro delle istituzioni ed evitare qualsiasi comportamento che possa danneggiare o mortificare quei luoghi», aveva detto Rastrelli.

 

La replica dei dirigenti

In realtà dentro Fdi c’è una guerra che si gioca sul terreno dei manifesti del duce, della nostalgia del ventennio, di bottiglie, calendari che glorificano il dittatore fascista. A Napoli lo scontro è tra due blocchi, uno legato a Rastrelli e l’altro di quelli che si oppongono. Tutto è iniziato dal pasticcio delle liste per le comunali, finita con una scazzottata e una divisione insanabile.

 

saluto romano al ristorante da oscar

Uno scontro fintamente interrotto da un armistizio siglato dai pretoriani di Meloni scesi in città, ma che in realtà continua a flagellare il partito. Proprio Rastrelli, qualche settimana fa, aveva dovuto difendersi per la pubblicazione, con tanto di manifesti in città, di una sua vecchia foto mentre faceva il saluto fascista al funerale del padre.

 

«Un momento personale e doloroso. Non ho nulla di cui vergognarmi, né da rinnegare. Non era un gesto politico, ma un omaggio rivolto alla storia personale e familiare di cui vado orgoglioso», aveva detto Rastrelli.

 

Cosa dice sulla cena nel ristorante del nostalgico di Mussolini? «Sono stato ospite di un imprenditore milanese, la prossima volta chiedo il certificato di antifascismo militante», dice Rastrelli. Ma non si è accorto delle foto del duce, dei calendari, della simbologia del ventennio?

 

«Non sapevo neanche dove saremmo andati, non ho visto Mussolini alla parete, ma c’erano immagini del paracadutismo militare, mi sono inorgoglito perché io sono stato ufficiale dei carabinieri paracadutisti, non ho visto altro. Il vino? Non bevo sono astemio», conclude Rastrelli. Si è accorto, invece, di simboli e rimandi al fascismo Alfonso Gifuni.

 

ristorante oscar milano 5

«Un gruppo di amici ci ha invitati ed eravamo lì, è lontano da noi quella simbologia, i valori della destra sono un’altra cosa e io credo nei valori della destra anche quando sono stati praticati durante il ventennio. Penso ad esempio allo stato sociale praticato all’epoca. Così come ti dico che le leggi razziali erano una vergogna», dice Alfonso Gifuni che racconta del suo impegno per riformare il partito insieme a Rastrelli e della riunione milanese con Giorgia Meloni.

 

ristorante oscar milano

Ma perché andare in un ristorante con il vino di Mussolini, con il calendario del duce? «Vanno a mangiare tantissime persone in quel locale, anche personaggi famosi. Ero totalmente in buona fede visto che ho anche pubblicato la foto», dice Gifuni. E sul vino anche lui si dichiara astemio. Non hanno assaggiato il vino del capo che come locale e titolare ricordano e celebrano il ventennio fascista.

sergio rastrelli con il braccio teso ristorante oscar milano 1

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO