luigi di maio virginia raggi gerarda pantalone matteo salvini

GAME OF ROME - SALVINI VUOLE GERARDA PANTALONE COME NUOVO PREFETTO DI ROMA, MA I GRILLINI FRENANO SULLA NOMINA DEL CAPO DIPARTIMENTO IMMIGRAZIONE DEL VIMINALE, PERCHÉ TEMONO CHE SI TRASFORMI IN UNA SORTA DI COMMISSARIAMENTO DELLA RAGGI – NON SI SA ANCORA SE L’ARGOMENTO SARÀ DISCUSSO NEL CDM DI OGGI. I GRILLINI DICONO DI NO, I LEGHISTI DI SÌ – L’UNICA COSA CERTA È LO SCONTRO SULLA CAPITALE, SU CUI SALVINI HA MESSO GLI OCCHI DA TEMPO…

Lorenzo De Cicco per “il Messaggero”

 

gerarda pantalone 5

I leghisti assicurano: in pole c' è sempre lei, Gerarda Pantalone, classe 1955, capo del dipartimento Immigrazione del Viminale, apprezzatissima da Matteo Salvini per avere gestito la questione migranti, pronta a traslocare a Palazzo Valentini, sede della Prefettura di Roma.

 

Nomina pronta da giorni, da portare subito, già oggi, al vaglio del Consiglio dei ministri.

virginia raggi luigi di maio

L' altra sponda del governo gialloverde, quella grillina, la racconta in modo diverso: nessun «blitz» del leader del Carroccio in Cdm, tocca ancora «ragionare» sulla designazione. Questione «di merito e di metodo». Alla riunione di oggi, quindi, l' argomento «non dovrebbe essere in discussione», dicono ai vertici del Movimento, anche se secondo fonti del Viminale la nomina di Pantalone sarebbe già stata inserita all' ordine del giorno. Si vedrà chi ha ragione, questione di ore.

LUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGI

 

I DUBBI

Certo è che nello scontro Capitale tra alleati di governo, dopo la disputa sul Salva-Roma, tutt' altro che conclusa, rischia di finire pure la poltrona del prefetto. Il timore degli stellati è che un profilo troppo «pro-Salvini» possa mettere in difficoltà Virginia Raggi. «Non possiamo dare l' idea di un commissariamento del Campidoglio, per questo tutti gli scenari vanno vagliati con calma.

 

gerarda pantalone 3

Serve un metodo condiviso, altrimenti non si decide nulla», si ragiona ai piani alti del M5S. Dove forse qualcuno ricorda come un prefetto dal carattere forte possa mettere in ombra chi indossa la fascia tricolore; quando a Palazzo Valentini c' era Franco Gabrielli, nel 2015, si parlò di una «diarchia» con Ignazio Marino al timone di Roma (ma l' attuale capo della Polizia ha sempre smentito).

 

L' INCONTRO CON LA SINDACA

MARINO GABRIELLI

Raggi per il momento non si esprime. Ha ben chiara, la sindaca, l'«Opa» lanciata dalla Lega sul Colle capitolino. Ma si tiene lontana dalla partita prefettizia, perché in un modo o nell' altro, quando la designazione sarà ratificata, dovrà convivere con il nuovo inquilino di Palazzo Valentini. Meglio tirarsi fuori dalle polemiche preventive, allora, per evitare imbarazzi nei prossimi anni.

matteo salvini e virginia raggi 9

 

Pantalone e Raggi si conoscono già, si sono incrociate due volte. La prima nel 2017, altro governo, la dirigente del Viminale era appena stata designata al dipartimento Immigrazione dall' ex ministro Minniti. Tema del vertice: la circolare sui migranti firmata dall' esponente Pd, di cui la sindaca di Roma ha sempre detto di condividere la filosofia, anche in chiave anti-Salvini.

 

gerarda pantalone 4

L' ultimo incontro, pochi giorni fa, al ricevimento di congedo offerto dal prefetto uscente, Paola Basilone, fresca di nomina alla Corte dei Conti, il cui rapporto con Raggi, in tre anni di coabitazione, è stato a tratti spigoloso - dalla gestione dei rom, ai migranti alle occupazioni - anche se negli ultimi mesi gli attriti si sono smorzati. «Il rapporto con Pantalone è buono, non saremo certo noi a ostacolarne la nomina», gettavano acqua sul fuoco, ieri sera, a Palazzo Senatorio. Ma il timore per le mosse del Carroccio su Roma resta. La Lega, da settimane, prepara l' offensiva; non solo con gli attacchi di Salvini sul degrado della Capitale. I luogotenenti del vicepremier nell' Urbe stanno mettendo a punto un programma elettorale: «Sarà lanciato prima delle europee», dicono. Anche se per la corsa a sindaco, in teoria, mancano ancora due anni.

gerarda pantalone 1PREFETTO GERARDA PANTALONE gerarda pantalonegerarda pantalone 2

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."