matteo salvini giorgia meloni italia

UN GOVERNO DI CENTRODESTRA? DURA MINGA! - SCRIVE IL FINANCIAL TIMES :"CHI È LA VERA GIORGIA MELONI? UNA SOBILLATRICE DI ESTREMA DESTRA, UNA CONSERVATRICE CHE DIFENDE I VALORI DELLA FAMIGLIA, UNA STRENUA DIFENSORA DELL'UCRAINA O UNA MINACCIA PER L'UE?" - IL QUOTIDIANO BRITANNICO THE GUARDIAN: "SE GIORGIA MELONI SALISSE AL POTERE ALLA TESTA DI UNA COALIZIONE DI ESTREMA DESTRA, LE CONSEGUENZE ECONOMICHE E SOCIALI POTREBBERO ESSERE TERRIBILI". E ANCORA. "TRA I TANTI PERSONAGGI POCO ATTRAENTI DELLA DESTRA ITALIANA, IL MEGLIO CHE SI POSSA DIRE DI MELONI È CHE NON È MATTEO SALVINI..."

ARTICOLO DEL FINANCIAL TIMES SULLA CANDIDATURA DI BERLUSCONI AL QUIRINALE

Valeria Forgnone per Repubblica.it

 

I due articoli pubblicati su due quotidiani diversi analizzano la politica di Meloni e le conseguenze qualora vincesse le elezioni il prossimo 25 settembre.

 

"Chi è la vera Giorgia Meloni?" chiede e scrive il Financial Times in un editoriale dal titolo "I tanti volti del probabile nuovo premier italiano". "La politica italiana è in difficoltà da decenni. Ora si sta dirigendo verso un nuovo minimo", commenta invece il quotidiano britannico The Guardian, aggiungendo che "se Giorgia Meloni salisse al potere alla testa di una coalizione di estrema destra, le conseguenze economiche e sociali potrebbero essere terribili".

 

BANNON MELONI 4

La stampa estera contro la leader di FdI. Gli articoli pubblicati sui due quotidiani inglesi analizzano la politica di Meloni e le conseguenze qualora vincesse le elezioni il prossimo 25 settembre.

 

"Una sobillatrice di estrema destra, una conservatrice che difende i valori della famiglia, una strenua difensora dell'Ucraina o una minaccia per l'Ue in uno dei suoi momenti più cruciali? Meloni è abile nel presentare volti diversi, in patria e all'estero, nella ricerca dell'identità di quello che sarebbe il primo premier donna in Italia se, come si prevede, le elezioni generali di domenica dovessero portare alla vittoria della coalizione di destra guidata dal suo partito Fratelli d'Italia", scrive il Financial Times in un editoriale non firmato, quindi espressione della redazione .

giorgia meloni e viktor orban

 

Ft: la differenza tra Meloni e Salvini

E ancora. "Tra i tanti personaggi poco attraenti della destra italiana, il meglio che si possa dire di Meloni è che non è Matteo Salvini della Lega. Fortunatamente per Bruxelles - che deve presentare un fronte unito contro la guerra della Russia in Ucraina e gestire l'impennata dei prezzi dell'energia - Meloni non condivide le posizioni filo-Cremlino" di Salvini, prosegue il foglio della City nell'editoriale.

 

il comizio di giorgia meloni per vox, in spagna 3

"Tuttavia - si legge nell'articolo - permangono gravi riserve su Meloni, in particolare nel momento in cui un'ondata di partiti di dura destra sta vivendo una preoccupante rinascita in tutta Europa". "Il rovescio della medaglia" della leadership di Meloni "è la sua inesperienza in un momento in cui la credibilità dell'Italia a Bruxelles e sui mercati finanziari è fondamentale".

 

ARTICOLO DEL GUARDIAN SU MARIO DRAGHI

Il quotidiano britannico, tuttavia, osserva come "nonostante la competenza di Draghi, l'Italia non potrà essere governata per sempre da tecnocrati. L'Ue dovrebbe incoraggiare questo passo democratico, per quanto sfumato. Evitare un governo Meloni, con tutte le sue posizioni illiberali, non farebbe altro che spingerlo verso gli angoli più bui del nazionalismo condiviso dall'Ungheria di Viktor Orbán". "Scopriremo presto chi è veramente Meloni. Gli italiani, e Bruxelles, devono sperare che la sua maschera relativamente più moderata non cada", è la conclusione dell'editoriale.

 

VIKTOR ORBAN MATTEO SALVINI

The Guardian

L'articolo del The Guardian inizia raccontando il video - diventato virale - di Alessio Di Giulio, il consigliere fiorentino della Lega, in cui passeggia per il centro storico del capoluogo toscano quando incontra una donna di origini rom. "Fermandosi sulle sue tracce, il candidato si sporge verso la telecamera e implora il suo pubblico di 'votare la Lega per non vederla mai più', frase che ripete tre volte per effetto retorico", si legge.

 

Un video che "segna il punto più basso di quella che è stata una delle campagne elettorali italiane più grottesche degli ultimi tempi", riporta l'articolo del quotidiano inglese.

 

MELONI - SALVINI - BERLUSCONI - FASCIOSOVRANISTI

Aggiungendo: "Se Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni vincerà le elezioni di questa settimana, come previsto, persone come lui avranno presto l'opportunità di plasmare l'agenda politica". Il discorso si sposta proprio su Meloni "abile sia nel corteggiare che nel prendere le distanze da tali estremisti ogni volta che le fa comodo".

 

E viene ricordata la visita in Spagna della leader di FdI che ha pronunciato "un discorso ai sostenitori del partito di estrema destra Vox in cui ha celebrato i "patrioti" e la "famiglia naturale" mentre attaccava "la lobby LGBT" e i "nemici della civiltà".

 

In Italia, al contrario, ha recentemente pubblicato video di gatti e selfie pesantemente aerografati per coltivare un'immagine blanda e vacua progettata per conquistare i moderati. Colpisce anche il fatto che, a differenza di alleati come Matteo Salvini, che è sinonimo del suo disegno di legge draconiano sulla sicurezza, o Silvio Berlusconi, che da anni spinge per una flat tax a favore della ricchezza, Meloni non ha una politica di punta.

PENNY L ORSO POLARE CON DUE MAMME IN PEPPA PIG

 

L'intervento più drammatico del suo partito nella campagna finora è stato un boicottaggio proposto del cartone animato per bambini Peppa Pig, sulla base del fatto che un nuovo episodio che presenta genitori dello stesso sesso costituisce 'indottrinamento di genere'", scrive The Guardian.

 

Che parla poi delle frasi di Meloni sull'aborto e la decisione presa nelle Marche dove "l'amministrazione ha limitato l'interruzione delle gravidanze alle prime sette settimane. Sebbene Meloni affermi di non avere intenzione di rendere illegale la procedura, ha stretti legami con gruppi di pressione anti-aborto come ProVita & Famiglia". E ancora: "la stretta relazione del suo partito con il primo ministro ungherese Viktor Orbán" e le divisioni tra Meloni, Salvini e Berlusconi sulla "guerra in Ucraina, la crisi energetica e come affrontare l'inflazione".

LA PREVALENZA DEL CREMLINO - VIGNETTA DI ELLEKAPPA

 

La conclusione: il governo di centrodestra potrebbe durare poco, scrive ancora il quotidiano britannico, e "questo non è certo confortante. Per quanto di breve durata, le conseguenze economiche e sociali di un'amministrazione Meloni sarebbero probabilmente terribili. E mentre i politici di centro e di sinistra possono consolarsi con la speranza che la primavera del 2023 possa ripulire il sistema politico dai ribelli populisti, questo è troppo poco, troppo tardi. Sì, la democrazia italiana si sta svuotando da decenni, ma l'imminente ascensione di un'amministrazione di estrema destra segna un nuovo minimo".

salvini putin contePUTIN E L'ITALIAPUTIN E SALVINI BY ELLEKAPPA

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...