conte tria salvini di maio

GOVERNO IN PEZZI - CONTE IRRITATO CON SALVINI CHE DISERTA IL VERTICE SULLA GIUSTIZIA – GRILLINI E LEGHISTI ALLO SCONTRO CON TRIA CHE CONFERMA L’AUMENTO DELL’IVA, IL M5S: “SE LA PENSA COSÌ SI ISCRIVA AL PD” - IL PREMIER PROVA A RICUCIRE MA I DUE PARTITI SONO SEMPRE PIÙ DIVISI: IL DECRETO CRESCITA RISCHIA DI SLITTARE DI NUOVO

Marco Conti per “il Messaggero”

 

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE

Impantanata, incapace di produrre nei tempi i decreti promessi e di tenere un vertice a palazzo Chigi sulla giustizia. La maggioranza M5S e Lega semplicemente non c' è più.

 

L' UNICO Morte presunta in attesa del 26 maggio, anche se arrivare a quella data è missione complicatissima per Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio ci prova. Ieri con Strategia Italia e la centrale unica di progettazione. Oggi con il consiglio dei ministri a Reggio Calabria che dovrebbe sbloccare il decreto cantieri fermo da un mese, mentre per dopo Pasqua è atteso il decreto crescita. Tutto a rilento, tranne la campagna elettorale che ovviamente non prevede annunci di aumenti di nuove tasse.

 

salvini di maio

E così, quando il ministro dell' Economia Giovani Tria ripete più o meno ciò che è contenuto nel Def - ovvero che l' aumento dell' Iva è confermato in attesa si trovino strade alternative - è immediata la reazione di M5S e Lega. Più duri i primi («se la pensa così si iscriva al Pd»), più soft i secondi che dicono no, ma alla fine non escludono del tutto l' aumento dell' Iva se servirà per finanziare la flat tax anche a costo - sostengono i leghisti - di non rispettare del tutto la promessa sul debito. Più che uno scontro è ormai una sfida tra il titolare del Mef e i due vicepremier. Una tenzone destinata oggi ad arrivare in Parlamento quando M5S e Lega voteranno una risoluzione al Def nella quale si chiede di bloccare l' aumento dell' Iva pur nel «rispetto dei saldi» e verrà ribadito l' impegno sulla flat tax.

matteo salvini luigi di maio

 

Suggerimenti light, ma precisi che danno anche sostanza alle candidature alle Europee di molti no-euro nelle file della Lega. Tutto ciò non sposta la sostanza dei problemi dei conti pubblici e rimanda lo scontro a dopo le elezioni quando sarà difficile uscire dalle raccomandazioni che ai primi di giugno arriveranno da Bruxelles. La scommessa del governo su una ripresa dell' economia italiana nel secondo semestre è contraddetta da tutti gli istituti di ricerca, ma è l' unico collante che permette alla maggioranza di restare unita. Sul resto si naviga invece a vista con una sempre maggiore insofferenza dello stesso premier Conte nei confronti del vicepremier leghista che si aggiunge a quella del vicepremier grillino per l' alleato. Più che «dissidi tecnici», come sostiene ufficialmente Conte, si tratta di un continuo ostacolarsi l' un l' altro.

GIOVANNI TRIA

 

Ieri Salvini ha disertato il previsto vertice sulla giustizia con il ministro Bonafede ed è stato ripagato con lo stop che ha subito il ministro Centinaio su un pacchetto di misure legate al turismo che sarebbero dovute finire nel Consiglio dei ministri di oggi. Tensioni che si scatenano ormai su ogni dichiarazione e provvedimento, come dimostra la circolare di Salvini sui prefetti o quella del giorno prima sull' uso delle forze armate, che hanno fatto irritare i grillini.

alfonso bonafede giulia bongiorno

 

Impantanato da settimane è il decreto crescita ormai diventato una sorta di decreto omnibus che dovrebbe contenere - oltre alle misure per la ripresa - anche le modalità di rimborso dei truffati, la norma che rivede i debiti di Roma e l' ennesima soluzione per Alitalia. Conte ieri ha cercato di riportare un po' di armonia tra i due vicepremier organizzando un pranzo lontano da palazzo Chigi che è però terminato con le consuete e poco credibili promesse sulla durata dell' esecutivo e della maggioranza.

GIOVANNI TRIA matteo salvini giovanni tria 1Salvini Di Maio

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARRACCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...