vladimir putin mario draghi grano

IL GRANO È MIO E VE LO RAZIONO IO – DURANTE LA CHIAMATA CON DRAGHI, PUTIN HA DETTATO LE SUE CONDIZIONI PER SBLOCCARE LA MERCE FERMA NEL PORTO DI ODESSA: “MAD VLAD” È DISPOSTO AD APRIRE CORRIDOI ALIMENTARI, MA VUOLE CONTROLLARE LE ROTTE SUL MAR NERO E “SAPERE IN ANTICIPO I PORTI DI DESTINAZIONE”. COSÌ PUÒ SCEGLIERE A CHI MANDARE IL GRANO E A CHI NO…

1 - DRAGHI SENTE PUTIN «CRISI ALIMENTARE, MOSCA APRA I PORTI»

Estratto dell’articolo di Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

 

MARIO DRAGHI

È stato Mario Draghi a chiamare Vladimir Putin: «Ne ho sentito la responsabilità, l'ho chiamato per un preciso motivo, per la crisi alimentare in atto, perché c'è in gioco la vita di milioni di persone».

 

È stato Draghi a chiedere, ma a chiedere una cosa soltanto, «non lasciare marcire le merci» bloccate nel porto di Odessa, per il resto «ha parlato quasi sempre Putin, sul gas ha parlato da solo», e lui, il presidente del Consiglio, si è limitato ad ascoltare.

 

VLADIMIR PUTIN

Lo racconta lo stesso premier, poco dopo aver chiuso la telefonata con il Cremlino, nel corso di una rapida conferenza stampa a due passi da Palazzo Chigi. Qualcuno gli chiede se dopo il colloquio vede spiragli di pace, spazi utili per il negoziato. La risposta di Draghi, che non si è nemmeno fermato sull'argomento, è secca: «No, non ne vedo».

 

Insomma l'unico spiraglio utile che si è aperto è quello sulle derrate alimentari, il comunicato di Palazzo Chigi parla degli «sforzi per una soluzione condivisa» alla crisi alimentare, il presidente russo ha assicurato che Mosca «è pronta a dare un contributo significativo al superamento della crisi alimentare attraverso l'esportazione di cereali e fertilizzanti», ma «a condizione che le restrizioni politicamente motivate siano revocate dall'Occidente», è il contenuto di una nota del Cremlino.

draghi putin

 

[…] Alla fine lo stesso presidente del Consiglio riconosce che «può essere un tentativo che non avrà seguito, non ho alcuna certezza, può finire tutto nel nulla, ma bisogna anche rischiare e ne discuterò anche con Zelensky, sicuramente farò un'informativa al prossimo Consiglio europeo» della settimana prossima.

VLADIMIR PUTIN BY CARLI

 

[…] Nella versione di Putin la colpa è […] tutta dalla parte ucraina: «Noi stiamo facendo tutti gli sforzi per una navigazione sicura nel Mar Nero, sono gli ucraini che ostacolano» l'apertura di corridoi umanitari per la partenza «di navi civili».

 

[…] Sul fronte della sicurezza energetica viene ribadito, sia nella nota del Cremlino sia nel racconto in conferenza stampa da parte di Draghi, che Mosca ha dato garanzie sul flusso di gas verso il nostro Paese: «È stata confermata l'intenzione della parte russa di continuare a garantire forniture ininterrotte di gas naturale all'Italia ai prezzi fissati nei contratti».  […]

 

dopo la guerra crisi del grano ucraino 4

2 - MERCI E GRANO, LE CONDIZIONI RUSSE «A NOI IL CONTROLLO SULLE ROTTE DELLE NAVI»

Estratto dell’articolo di Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

 

Non è chiaro se Putin abbia direttamente detto al telefono, a Draghi, le sue condizioni per sbloccare la crisi alimentare legata al porto di Odessa, ma nei debriefing successivi alla telefonata fra i nostri diplomatici, nelle valutazioni fatte a caldo dopo il colloquio, il concetto viene indicato in modo chiaro.

mario draghi alla bocconi all evento in memoria di alesina 4

 

Nel corso della conversazione, o poco prima nelle fasi di preparazione dello stessa fra gli staff dei due presidenti, una mozione di Mosca è stata passata in modo chiaro ed esplicito al nostro governo: se mai quello che il premier ha definito «uno spiraglio» dovesse allargarsi sino ad aprire realmente dei corridoi alimentari il Cremlino metterebbe sul tavolo una condizione precisa, la volontà di «controllare le rotte» delle navi di grano e altre sementi, la volontà di «sapere in anticipo i porti di destinazione» e di avere una voce in capitolo. Non è poco, ma rafforza la sensazione che uno spiraglio sia davvero aperto.

 

dopo la guerra crisi del grano ucraino 5

[…] C'è poi una costante fra la telefonata del 30 marzo scorso, quella in cui Putin aveva opposto un muro a tutte le richieste di pace avanzate dal presidente del Consiglio, e quella di ieri pomeriggio. Il debriefing che viene conservato dal nostro governo della prima telefonata attribuisce a Putin una frase precisa: «Non vogliamo creare problemi di forniture ai nostri partner sul gas».

 

Abdelmadjid Tebboune Mario Draghi

Ieri il leader del Cremlino è tornato sull'argomento in modo quasi identico, fornendo assicurazioni anche sul prezzo dei contratti già firmati, e promettendo che al nostro Paese non verrà a mancare il flusso costante di fonti di energia dalle compagnie russe.

 

Può anche essere letto come un punto di debolezza, del resto proprio nel giorno in cui a Roma è presente in visita di Stato il presidente dell'Algeria, sicuro che il suo Paese «farà tutto quello che è possibile per venire incontro alle richieste» italiane di aumentare le importazioni di gas algerino.

 

PUTIN E I RUBLINETTI - BY EMILIANO CARLI

Nelle stesse ore la nostra Eni sigla un ennesimo accordo con l'agerina Sonatrach per lo sfruttamento di nuovi giacimenti da 3 miliardi di metri cubi di gas all'anno, solo una fetta del contributo algerino al nostro processo di indipendenza al gas made in Russia. […]

UCRAINA - LA PRODUZIONE DI GRANOdopo la guerra crisi del grano ucraino 2dopo la guerra crisi del grano ucraino 3

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…