1. È INEBRIANTE SGRANARE IL ROSARIO DEI TRADIMENTI, VERI, VEROSIMILI E FASULLI CHE IN QUESTE ORE SI CONSUMANO AI PIEDI DI PALAZZO CHIGI. TANTO SI SA CHE GLI ITALIANI DISPREZZANO I TRADITI. AI QUALI TALVOLTA GRIDANO: CORNUTO. E GLORIFICANO I TRADITORI 2. E COSÌ DICONO CHE IL BULLO RENZI HA TRADITO LETTAGONIA, MA CHE LETTA HA TRADITO SE STESSO E PER QUESTO ALFANO E FRANCESCHINI HANNO TRADITO LE LARGHE INTESE 3. MA DALLE LARGHE INTESE SI SENTONO TRADITI IL CAPO DI CONFINDUSTRIA GIORGIO SQUINZI E IL CAPO DELLA CGIL SUSANNA CAMUSSO, I QUALI, A LORO VOLTA, DI CONSEGUENZA HANNO TRADITO IL GOVERNO. E MENTRE RENZI È TENTATO DI TRADIRE I TRADITORI, E DI PROPORRE UN MONOCOLORE PD, ADESSO A MONTECITORIO DICONO CHE ANCHE GENNARO MIGLIORE STA PER TRADIRE NICHI VENDOLA E CHE PURE GIANROBERTO CASALEGGIO SI STIA PRECIPITANDO A ROMA PER ARGINARE IL TRADIMENTO DEI CINQUE STELLE

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Salvatore Merlo per ‘Il Foglio'

Tutti i politici fedeli sono simili fra loro, ogni politico infedele è infedele a modo suo. Ed è inebriante sgranare il rosario dei tradimenti, veri, verosimili e fasulli che in queste ore si consumano ai piedi di Palazzo Chigi. E così dicono che Renzi ha tradito Letta, ma che Letta ha tradito se stesso e per questo Alfano e Franceschini hanno tradito le larghe intese.

RENZI FUORI DALLHOTEL ROMANO IN CUI HA SOGGIORNATORENZI FUORI DALLHOTEL ROMANO IN CUI HA SOGGIORNATO

Ma dalle larghe intese si sentono traditi il capo di Confindustria Giorgio Squinzi e il capo della Cgil Susanna Camusso, i quali, a loro volta, di conseguenza hanno tradito il governo. E mentre Renzi è tentato di tradire i traditori, e di proporre un monocolore Pd, adesso a Montecitorio dicono che anche Gennaro Migliore sta per tradire Nichi Vendola ("non ci provino nemmeno", dice il leader di Sel) e che pure Gianroberto Casaleggio si stia precipitando a Roma per arginare il tradimento dei Cinque stelle. E sembra che in Italia le persone tutte d'un pezzo siano monotone e rarissime e che la capacità di tradimento sia plurima, inappagata, permanente.

matteo renzi arriva in smart all incontro con lettamatteo renzi arriva in smart all incontro con letta

Diceva Renzi di Letta: "Ogni volta che gli parlo lo convinco che non deve diffidare di me. Enrico, stai sereno. Poi però legge i giornali e ricomincia". E tutto questo tradire lascia alla fine un sentimento di catastrofe confusa e di universale ma trasparente e quasi onesto inganno. Mirabile e sfacciato, per esempio, Marco Meloni, che in un illuminatissimo corridoio della Camera ha recuperato i lettiani che volevano tradire se stessi: cosa c'è di più probo?

RENZI E LETTA ALL ASSEMBLEA NAZIONALE PDRENZI E LETTA ALL ASSEMBLEA NAZIONALE PD

Nell'Italia politica il tradimento ha un'eternità di foresta, da sempre si stringono falsi patti per poi romperli al momento giusto. Dunque Alfano e Franceschini fino a mercoledì mattina accarezzavano con la mano destra il loro presidente del Consiglio ammaccato, mentre con la sinistra compilavano la lista del nuovo governo con Renzi.

LETTA ALFANO LUPILETTA ALFANO LUPI

E Alfano trattava per sé e per Maurizio Lupi ("Quagliariello lo mettiamo al partito"), mentre Franceschini garantiva sé stesso, e ogni tanto provava ad aggiungere di soppiatto nella lista anche Debora Serracchiani. Non c'è dramma, non c'è solennità, è come ascoltare l'Eroica in una trascrizione per armonica da bocca. Piuttosto nei rapporti fra traditi e traditori c'è qualcosa di complice, negli occhi, nei gesti, che li rivelano avversari eppure alleati in un medesimo codice, legati a identici segreti di trucco, a paralleli sortilegi di civetteria politica.

E dunque il tradito Letta assolve il traditore Franceschini, "non abbiamo litigato", e mentre si accoltellano si ringraziano: "Letta ha fatto un grande lavoro", dice Renzi. Alfano lo va a trovare al capezzale di Palazzo Chigi, e tutti sono pronti a recuperarlo, Letta, nel nuovo governo, in Europa, in un futuro prossimo anche al Quirinale: gli danno il ben servito con una pacca sulle spalle. E non è certo un dettaglio che la parola tradire derivi dal latino "tradere", cioè "offrire".

berlusconi alfano santanche verdini lupiberlusconi alfano santanche verdini lupi

E insomma il tradimento, il voltafaccia, in politica non ha valore sinistro, in sé. Piuttosto, nello zampettare di Alfano, e nel minuetto di Franceschini, come nei silenzi di Camusso e nei mezzi passi di Squinzi - che da Gianni Minoli ha detto: "Napolitano dovrebbe liberarci di Letta" - c'è qualcosa di naturale, persino di modesto. La politica tende a un'ambiguità suggestiva, all'irrealtà di un gioco paradossale d'amori oscuri e bugiardi. E' l'Italia di sempre.

NICKI VENDOLA GENNARO MIGLIORENICKI VENDOLA GENNARO MIGLIORE

E dunque mai Alfano è stato davvero il "partner", il "socio", il "fratellino" di Letta, e mai questi due uomini politici sono stati davvero "Cip e Ciop", come hanno scritto i giornali. Così come Franceschini non è mai stato il Richelieu di Letta, il suo garante parlamentare, l'uomo che gli sussurrava, con uno studiato giro di frase: "Io vado con Renzi alle primarie, così io e te mettiamo un chip anche lì". La menzogna fluisce nei rapporti politici come un dono, un'incongrua benedizione. E comunque sia, è probabile che i traditori non impressionino poi così tanto gli italiani. Che, se mai, disprezzano i traditi. Ai quali talvolta gridano: cornuto.

beppe grillo v day genovabeppe grillo v day genova

 

 

 

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